Periscopio (globale)
Alla riscoperta di Henry Bauchau, patriarca della letteratura belga che ha indagato i rapporti tra tempi e generazioni. Sempre cercando di ricucire della vita, una breve, fortunata parentesi fra due stati di non-essere
Mesi fa, parlando della scrittrice belga Jacqueline Harpman, (https://www.succedeoggi.it/2022/06/caso-jacqueline-harpman/) ho menzionato, per talune similitudini e coincidenze, un altro scrittore, anch’egli belga, anch’egli di espressione francese e soprattutto anch’egli psicanalista. Si tratta di Henry Bauchau, che in ragione anche della sua lunga vita (quasi cent’anni, pienissimi) possiamo considerare – accanto al fiammingo Hugo Claus, autore del […]
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A Palazzo Santa Chiara, a Roma
Una bella mostra, a Roma, ripropone l'arte visionaria di Mario Moretti, uno dei protagonisti della Nuova Figurazione tutto da riscoprire. E le sue opere lanciano un ponte verso la memorie di Marguerite Yourcenar
Devo a Mario Moretti (1937-2017) – un artista romano emerso dalla generazione che a fine anni Sessanta sventolava la bandiera ed esplorava i confini di una Nuova Figurazione, con cui ho condiviso l’avventura e la sintonia di un’amicizia di sfumature, pudori e profumi d’intesa fuori età, interrotta bruscamente della sua morte – una folgorazione visionaria […]
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Un racconto inedito
«L’Alfio che conobbi io, in Costa d’Avorio, era già un pezzo avanti in quest’impresa. Niente a che fare col ragazzino impaurito che scappò davanti al morto. Aveva messo tanto così di pelo sullo stomaco, un tipaccio spavaldo e sicurò di sé, che crede solo nei rapporti di forza, un po’ nella fortuna e non si pone limiti d’altro tipo»
Ancora qui a chiedermi perché gli ho detto sì… Non le sopporto proprio, io, le gite domenicali fuori porta. Traverso Piazza Vittorio, imbocco Santa Croce in Gerusalemme, direzione Porta Maggiore. Poco viavai in giro, negozi chiusi, ragazzi in bicicletta, gente che porta a spasso il cane. Imposto sul navigatore l’indirizzo del messaggio whatsapp. Ricevuto da […]
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A proposito di “Ballata per la sirena”
Il nuovo romanzo di Arturo Belluardo è un viaggio a ritroso nelle proprie radici. Un'odissea che mescola mito e vita quotidiana, sesso e illusioni, Medea e Monteverde vecchio; e finisce in mare, accanto ai migranti
«Sua madre era lì con lui ogni giorno, e lui le parlava, e lei comunicava con lui. Mamma, quanto sei esattamente presente? Sei soltanto qui o sei dappertutto?”…La sua mamma morta era con lui, lo osservava, lo circondava. Gliel’avevano sguinzagliata dietro. Era tornata per accompagnarlo a morire». (Philip Roth) Nell’esergo di Philip Roth, che Arturo […]
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Cronache infedeli
Domenica prossima si vota in Brasile: la malconcia sinistra globale si aggrappa a Luiz Inacio Lula da Silva. Basteranno la sua leggenda e la sua grinta da leone a cambiare le sorti di un Paese ridotto allo stremo?
Dopo una notte di passione, mi sveglio in una terra accidentata che stento a riconoscere come il mio, il nostro Paese. Alla fontana di Trevi si abbeverano le truppe dei nostalgici dell’orbace e dal sud dell’eterno Masaniello viene un vano frastuono di pentole sbattute. Intorno, il mondo conosciuto ribolle di violenze e ingiustizie trionfanti. A […]
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Gli intrecci tra vita e arte
Il senso della vita e quello della morte: lo spirito di Godard era già tutto nel suo film "Fino all'ultimo respiro". L'analisi della storica del cinema Ivelise Perniola, autrice di un saggio appena uscito in libreria
Il titolo del primo lungometraggio di Jean-Luc Godard risulta quantomai profetico: Fino all’ultimo respiro, quello che il regista ha esalato in un fresco giorno di settembre, finalmente liberato dal peso di una vita che non sopportava e che forse non aveva mai sopportato. Nel film Le petit soldat (1960) il protagonista a un certo momento […]
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A proposito di "Niente di vero"
Il (pluripremiato) romanzo di Veronica Raimo è il ritratto finto-autobiografico di una generazione di figli in cerca di se stessi. E di ragioni per essere diversi dai padri. Una storia sospesa tra Roma e Berlino
Il sottogenere dei libri autobiografici dei personaggi “televisivi” appare caratterizzato da una certa vanagloria e operazioni cosmetiche agli autori, danarosamente ravvoltolati nell’infotainment e quindi ansiosi di moralizzare la propria immagine. Tra i contenuti improbabili, come è stato osservato: lodare la specchiata virtù dei familiari, raccomandare la frugalità degli avi, somministrare mestoli di scialbi sentimentalismi da […]
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A Teatri di Vita di Bologna
Alla vigilia delle elezioni, Andrea Adriatico ha organizzato un confronto “spettacolare” tra politici e attori: un esperimento nuovo (e molto particolare) per portare in scena i conflitti e le delusioni di due generazioni diverse. Ecco il racconto di quel che è successo
Se chi fa politica generalmente si occupa poco di cultura e ancor meno di teatro, allora mettiamo i politici direttamente in scena, magari cogliendo l’occasione di una campagna elettorale anomala e fulminea, offrendo non visibilità ma alterità. La scommessa è racchiusa nella formula misteriosa del titolo dello spettacolo di Andrea Adriatico XYZ. Dialoghi leggeri tra […]
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Consigli per gli acquisti
La nuova raccolta di racconti di Georges Simenon e un romanzo dell'algerino Yasmina Khadra hanno qualcosa in comune: raccontano storie di un passato sempre drammaticamente presente
Incubo. Con quella vasta produzione di romanzi, Georges Simenon trovava tempo anche per i racconti. Nella nuova raccolta pubblicata da Adelphi, intitolata Pena la morte (155 pagine, 12 Euro), spicca per qualità e costruzione geometrica il testo che dà il titolo al libro. Il signor Labro, di Porquerolles, uomo tranquillo, ex sindaco, comincia a ricevere […]
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A proposito di "Insonnia"
Andrea Manzi esplora, tra poesia e prosa, le insidie dell’insonnia. Fino a concludere che, forse, il prolungarsi della veglia oltre il suo tempo è un’occasione di conoscenza. Tutto sta a riempire quel nuovo spazio
L’insonnia è condanna, ma in qualche modo anche strumento di conoscenza, scandaglio per indagare la realtà da un punto di osservazione diverso, in parte diametralmente opposto, rispetto a quello abituale. Può darsi, anzi, che la condanna consista proprio nell’essere costretti a penetrare e a permanere nella zona buia delle ore notturne, animata da presenze invisibili […]
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