La verità storica e la propaganda filorussa
In Ucraina, nel corso di due secoli, intere generazioni sono state oppresse dalla Russia imperiale e dall’Unione Sovietica. Da più di trent’anni gli ucraini chiedono al mondo di poter scegliere la loro libertà, di parlare la loro lingua, di leggere le loro poesie. Perché fingiamo di non saperlo?
“Montanelli, che futuro prevede per l’Italia?”. La domanda l’aveva posta Alain Elkann. Il giornalista si concesse tre secondi di riflessione: “Per l’Italia, nessuno! Per gli italiani si, prevedo un futuro.” Avrebbe poi spiegato che quell’avvenire i nostri concittadini l’avrebbero conquistato grazie alla loro capacità di adattarsi oltre confine a qualsiasi condizione e a qualunque regola, […]
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Cronache infedeli
Il sogno europeo della Georgia confligge sempre di più con la strategia filo-russa del governo di Tblisi. I manifestanti non mollano e Putin controlla le frontiere. Sarà una nuova Ucraina?
Cosa significa che «la Georgia non è ancora pronta ad entrare in Europa»? Significa che nelle piazze di Tbilisi gli agenti in tenuta antisommossa con scudi e manganelli pestano i manifestanti; che i getti di acqua gelata degli idranti spazzano le strade affollate della capitale strappando le bandiere con le stelle dorate dell’Unione europea; che […]
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“Memorial Italia” per l’Ucraina
A colloquio con Niccolò Pianciola, esponente del “braccio” italiano della Ong sciolta da Putin nel 2021 per la sua attività di denuncia e documentazione dei crimini russi. Con la guerra in Ucraina, è ora concentrata sulle cause e le giustificazioni addotte da Putin per scatenare l’aggressione
Memorial Italia, presieduta da Andrea Gullotta, è una associazione che ha prodotto libri e ricerche sull’invasione russa dell’Ucraina. È affiliata alla Ong russa Memorial, che ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2022 dopo essere stata sciolta da Putin nel 2021. Uno dei più attivi esponenti di Memorial Italia è il professor Niccolò […]
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Il Ceppo a Ljudmyla Djadčenko /2
«L’anima è in grado di vedere la bellezza, anche in mezzo all’oscurità e al dolore». Questo afferma la poetessa ucraina in una lettera che chiude la sua raccolta “La fobia dei numeri”. Poesia, per lei, è «l’espressione di come si viene colpiti dal dolore»
La giovane poetessa ucraina Ljudmyla Djadčenko è una presenza importante e riconosciuta nel vasto orizzonte della poesia internazionale, una poetessa dal timbro personale e forte, con alle spalle premi e inviti a numerosi eventi in tutto il mondo. La sua parola oggi è però attraversata da una afasia mortale, i suoi versi sono come seppelliti […]
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Considerazioni sulla guerra
Come ha osservato Liliana Segre, «sembra che la storia non insegni mai nulla agli esseri umani». Così dopo la Shoah e a quarant’anni dal conflitto tra Argentina e Regno Unito, la guerra in Ucraina ritorna a far piangere i morti, uomini che si combattono, volti incancellabili, vittime ignote che (citando Manzoni), Dio conosce
Nel diluvio quotidiano di informazioni della nostra tv nazionale mi ha colpito l’intervista a una donna ucraina cui la guerra ha portato via il misero campicello che era l’unica fonte di sostentamento per lei e per la vecchia madre invalida. Mi sono ricordato di Brothers in Arms, il brano di Mark Knopfler, già frontman dei Dire Straits, che apre ogni suo […]
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Itinerari per un giorno di festa
Riprendono i concerti nelle antiche dimore patrizie capitoline. Sulle note di de Falla o Debussy, tra arte e storia, si apriranno il Castello Chigi a Castel Fusano (il 12 marzo) e Palazzo Colonna a Roma (il 14 marzo e il 2 aprile). Il ricavato dei biglietti alla popolazione aggredita dalla guerra di Putin
Nell’arco di due giorni si aprono al pubblico due dimore nobiliari romane. Dietro i battenti, i rappresentanti di blasonate famiglie, che ancora vi risiedono. Daranno il la ad altrettanti concerti, in un’atmosfera rarefatta e insieme colloquiale. Sarà insomma un modo per rivivere inusitate pietre miliari della storia monumentale capitolina e di aggirarsi in sale regali […]
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Cronache infedeli
Dalla Cecenia alla Georgia fino all'Ucraina: istantanee dalle atrocità (e dalla terribile inutilità) delle guerre di Putin. Nelle pieghe della Storia si riaffaccia la vanità di un potere che non accetta limiti. E teme qualunque libertà
Passato il cancello di ferro, nella parte vecchia del cimitero di Mozdok, le tombe dei coreani immigrati da chissà dove negli anni sovietici si distinguono subito: poche lapidi di granito nero, lucide sotto la pioggia lieve del mattino. Qualche decina di metri più oltre, la geometria di vialetti e ordinate cappelle di pietra si perde […]
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Cronache infedeli
Il privilegio di un inviato di guerra è quello di essere entrato in contatto con le contraddizioni della storia. E di averle riconosciute nelle facce delle singole persone, nel cuore delle singole storie. Come queste, dalla Cecenia a Mosca al Donbass
Io i russi li ho conosciuti. L’agosto del ’91 declinava in uno scroscio di piogge fredde. Sotto il ponte e sul viale che costeggia l’acqua grigia della Moscova, la barricata era un ammasso di legno fradicio. Il ragazzo che ci ferma è disarmato e porta al braccio una fascia di stoffa bianca. Dice: «Di qui […]
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Il senso di una crisi
Il soldato che si giustifica come Eichmann o lo scrittore (assurdamente) censurato come Dostoevskij? Il "dibattito" su Putin e la sua criminale guerra in Ucraina passa dai luoghi comuni alle banalità. Come sempre, a trionfare è l'ignoranza
Non riesco a parlare dei massimi sistemi. A scriverne meno che mai. Non so niente di geopolitica, di politiche energetiche, di guerre, di confini. Non so niente di sovranismo e di populismo, di diritto all’autodeterminazione dei popoli e delle nazioni. Non perché tema (e lo temo) di scivolare nel pressapochismo conformista e qualunquista, ma perché, […]
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Il senso di una crisi
Storia di Ihor e Vasyl, due ragazzi ucraini uccisi otto anni fa, nel 2014, perché sognavano l'Europa e la libertà. Ecco perché in Ucraina si sta combattendo la guerra. Ecco qual è la posta in gioco
Зубрець (Zubrets) è sito a un’ottantina di chilometri a sud-ovest da Ternopil. In questo paesino stanno delle case contadine e una piccola cappella a pianta quadrata dove si celebrano riti molto intimi. Lì, nel 1991, era nato Ihor Ihorovyč Kostenko. Lì per decenni è rimasto un segno atroce di storia patria, di quei primi tremendi […]
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