26
luglio
2024

spettacoli

Alessandro Boschi
Visioni contromano

Buonisti anni ’70

"Anni felici", il nuovo film di Daniele Luchetti, ha una scrittura fin troppo agile e dà sempre la sensazione di rimanere in superficie. E alla fine si perde nelle contraddizioni dell'Italia del 1974. Senza mordere...

Che bel titolo sarebbe stato quello scelto da Daniele Luchetti per il suo ultimo film: Storia mitologica della mia famiglia. Invece, dopo una riflessione con la produzione (Cattleya e Rai Cinema), il regista si è dovuto arrendere, o meglio, si è trovato d’accordo con il suggerimento di usare Anni felici, meno criptico, pensa tu, e […]

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Sergio Fantoni
Dall'Odèon al Valle

L’arte del gesto

Sergio Fantoni interviene con questa lettera nel dibattito sul Valle occupato: "Questi operatori teatrali sono protagonisti inconsci di un falso ideologico grande come la loro ingenuità. Non è facile essere artisti senza esuberanza rivoluzionaria"

Caro Nicola, leggo sempre il tuo giornale online quindi so tutto. Leggo anche il Corriere della Sera, da buon milanese, perciò seguo con attenzione la meritoria polemica sul teatro Valle occupato. È dagli anni ottanta, quando iniziò il fenomeno, che persone di sinistra agiscono sotto l’ombrello delle sue idee compiendo azioni pseudo rivoluzionarie illegali. Vediamo […]

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Nicola Fano
Parla uno dei giuristi coinvolti

Le balle del Valle

Una fortuita (e fortunata) conversazione con uno dei giuristi che lavora al fianco degli occupanti sul concetto di "bene comune" svela due equivoci: che il Valle fosse chiuso da anni prima di essere espropriato e che stesse per essere trasformato in un supermarket...

Per un caso fortunato e fortuito, lo scorso finesettimana ho assistito a un convegno economico-giuridico fra i cui relatori c’era anche uno dei professori di diritto che sta aiutando gli occupanti del Valle a stilare un regolamento interno (lo Statuto della fondazione) che formalizzi il concetto di “bene pubblico”. Ho avuto una lunga conversazione privata […]

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Nicola Fano
Quello che Alemanno e Marino non sanno

Gli antenati del Valle

L'occupazione del teatro Valle ha un precedente storico illustre. Di maggiore intensità politica e di minore durata temporale. Capitò nel 1968 a Parigi, quando il Movimento prese il Théâtre de l’Odéon. Ma finì in un altro modo...

Le polemiche per l’occupazione (festosa) del teatro Valle di Roma hanno un precedente illustre: di maggiore intensità politica ma di minore durata temporale. Capitò nel 1968 a Parigi e a far da sfondo alle istanze rivoluzionarie di una generazione piena di punti interrogativi fu il Théâtre de l’Odéon. Una bella sala finesettecentesca, se la conoscete: […]

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Andrea Porcheddu
Una nuova tendenza scenica

Il teatro è dei vecchi

Dopo la nomina di Giorgio Albertazzi alla direzione del Teatro Cilea di Reggio Calabria, si prepara un Premio “Teatro e Geriatria”, destinato al miglior attore esordiente over 65, assegnato da una giuria di direttori artistici di teatro italiani rigorosamente over 75. Ossia: quasi tutti

Considerato il crescente numero di anziani non professionisti che sempre più spesso calcano le scene italiane al posto di attori e danzatori professionisti, si registrano inusitate e imprevedibili reazioni. Il centro anziani di Reggello è sotto stato d’assedio da circa 12 giorni. Quattro giovani registi cercano infatti di convincere oltre 40 anziani a partecipare ad […]

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Alessandro Boschi
Omaggio a un maestro del cinema

Monumento a Reitz

Arriva sul mercato un cofanetto di dvd che ripropone alcuni lungometraggi e una serie di cortometraggi "perduti" del grande regista tedesco. Un'iniziativa che ci consente di ripercorrere la genesi del suo capolavoro: "Heimat"

Va detta, questa cosa va detta: onore alla Ripley’s Home Video, che con un’operazione piuttosto rischiosa ci permette di recuperare alcune opere tra le meno conosciute del grande Edgar Reitz, il regista tedesco nato nel 1932, esattamente a Morbach, nella allora RFT. Arriva infatti sul mercato un cofanetto contenente alcuni suoi lungometraggi, tra i quali […]

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Beppe Navello
Nuove riflessioni sul caso-Valle/2

Il teatro delle regole

Anche Beppe Navello, regista e direttore della Fondazione teatro Piemonte Europa, ci ha scritto a proposito dei problemi sollevato dall'occupazione del Valle: "Per la sinistra è arrivato il momento di fare scelte impopolari!"

Caro Nicola, ho letto il tuo articolo e anche l’intervento di Massimo Monaci che è pacatamente interessante e sicuramente ha delle ragioni che si fanno ascoltare; è il problema complessivo della “stabilità” in Italia a essere nella confusione non solo lessicale: occorre riformare il sistema secondo regole finalmente moderne e civili ma sappiamo che la parola […]

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Benedetta Buccellato
Nuove riflessioni sul caso-Valle/1

Cos’è “bene comune”?

Una lettera dell'attrice Benedetta Buccellato, stimolata dal nostro articolo sull'occupazione del Valle e gli altri "scandali" del teatro, riflette sulla confusione (dolosa) che qualcuno fa tra "bene comune" e "bene pubblico"

Caro Nicola, ho letto con soddisfazione il tuo pezzo sul Teatro Valle. Soddisfazione nel contare quanti punti interrogativi sollevi sul tema. Allora, forse, esistono margini di sano dubbio su come è stata condotta l’occupazione e sugli esiti ultimi? Forse non deve sentirsi solo e diverso (e anche un po’ vetero) chi non riesce a unirsi agli oceanici […]

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Massimo Monaci
Continua il dibattito sul Valle occupato

Le ragioni dell’Eliseo

Massimo Monaci, il direttore del Teatro Eliseo, risponde con questa lettera al nostro articolo sugli "scandali" che si nascondono dietro al caso-Valle: "Finché si protesta va bene tutto, ma quando la protesta dura oltre due anni, si trasforma in gestione, allora bisogna rispettare le regole"

Massimo Monaci, direttore del Teatro Eliseo e Presidente dell’Agis Lazio, ci ha scritto una lunga, interessante lettera a proposito dell’articolo apparso ieri su Succedeoggi dedicato agli equivoci del dibattito intorno all’occupazione del Teatro Valle. La pubblichiamo molto volentieri. Caro Fano, ho letto con interesse e attenzione il suo pezzo. Ho apprezzato molto di quello che Lei […]

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Nicola Fano
Il rapporto tra cultura e istituzioni

Il Valle degli scandali

Non è che si parla dell'appropriazione indebita della più bella sala teatrale di Roma solo per nascondere altri problemi? Dal familismo del teatro pubblico ai privati che non pagano le compagnie ai fantasmatici "centri di drammaturgia"...

Da un po’ di tempo, tutti discutono della questione dell’occupazione del Teatro Valle. Dopo gli osanna di Repubblica che cavalca da un po’ l’appropriazione indebita di uno dei teatri più belli d’Italia (ossia del mondo), è ovviamente intervenuto anche il Corriere della Sera con un commento di segno opposto a tutela della legalità. Forse, non […]

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