29
aprile
2024

commenti

Matteo Pelliti
Lapis

Scrivere, intrattenere

L'ultimo tormentone social è “domando per un amico”: ormai, affogati nell'ignoranza, scriviamo non per comunicare, la solo per "intrattenere" i nostri contatti, per assicurarcene la simpatia, la benevolenza

Avrete forse notato come, nell’uso dei socialnet, alcune frasi diventino tormentoni momentanei, temporanei vezzi di accompagnamento a quasi tutte le esternazioni («E niente» in principio di frase, «Xy ne abbiamo?» per sottolineare una sovrabbondanza, ad esempio, e molti altri). Diventa difficile sottrarsi a questi usi, anche solo nella forma metacitazionista del mimare un uso, adeguarsi […]

continua »
Alessandro Macchi
In margine al cinquantenario dell'allunaggio

Inno alla Luna

«Parlare alla luna è folle, non ascoltarla è stupido», diceva Shakespeare; ma Leopardi parlava alla luna. Forse, a cinquant'anni dal 1969, è più onesto dire che volere la luna è umano, fin troppo umano…

Una luna falcata sta dando brillii argentei al mare nello splendido candore, quello di Apuleio: c’è un po’ di vento e il golfo di Salerno si esalta nelle sue sinuosità ed è facile paragonare il golfo alla luna, una falce verticale, una falce orizzontale. La luna e l’acqua, l’acqua e Silene, il golfo degli argonauti, […]

continua »
Lina Senserini
Vivere social

Il grande nonno

Perché il mondo è impazzito per Faceapp? Perché tutti hanno accettato i rischi dell'ultimo "grande fratello"? La speranza di essere vecchi belli e sani è più forte della tutela della privacy

Eccola lì l’ultima moda del web, una delle tante che ogni volta induce a invocare l’asteroide misericordioso che metta fine alle sofferenze dell’umanità e del pianeta. Si chiama FaceAppChallenge e ha rilanciato una “vecchia” app per Android e iOS, FaceApp, uscita fuori, a gennaio del 2017, dal cilindro della Wireless Lab, la società russa fondata […]

continua »
Matteo Pelliti
Lapis

Cordoglio nazionale?

Il bastiancontrario e la bestia: sono le due nuove categorie di italiani, identificate con chiarezza dopo la morte di Andrea Camilleri. Insomma, siamo fra il tramonto di qualsiasi forma di cordoglio incondizionato e la caduta del sentimento di vergogna

Le recente scomparsa dello scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e insegnante Andrea Camilleri ha mostrato una volta di più, se mai avessimo avuto bisogno di conferma, il manifestarsi drammatico di due fenomeni inediti: il tramonto di qualsiasi forma di cordoglio incondizionato (meglio, comunitario; meglio ancora: nazionale) e la caduta verticale del sentimento di vergogna. Come catalogare le manifestazioni […]

continua »
Succedeoggi
In morte di uno scrittore multiforme

Miracolo Camilleri

Encomio di Andrea Camilleri: un grande intellettuale che ha saputo mettere in relazione Samuel Beckett e Georges Simenon trovando una strada per rendere popolare la lezione dell'avanguardia degli anni Cinquanta. A differenza degli "avanguardisti" di professione

Come non dire cose banali o trite o già dette, in morte di Andrea Camilleri? Ci sovvengono ricordi personali, comuni passioni o altri strani incastri di vita, ma queste, appunto, son cose personali e tali è meglio che rimangano. Semmai – mentre il mondo piange giustamente il padre del commissario Montalbano e l’inventore di una […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Trump Parade

Stravolgendo una antica e solidissima tradizione, il presidente narciso ha trasformato l'Independence day in una autocelebrazione di casta. Al grido di "prima gli americani", Trump sta cambiando alla radice l'identità del suo popolo. A suo personale uso e consumo

Forse la più sacra delle feste nazionali per il popolo americano è il 4 luglio in cui si celebra l’Indipendenza degli Stati Uniti dalla madrepatria Gran Bretagna che li aveva fino ad allora soggiogati. I rappresentanti delle tredici colonie americane il 4 luglio 1776 scrivono la loro famosa Dichiarazione di Indipendenza che viene commemorata proprio […]

continua »
Alessandro De Vecchi
"Neon Genesis Evangelion" su Netflix

Genesi di un adattamento

Dopo le molte critiche ricevute da numerosi appassionati dell’anime ed esperti di traduzione e doppiaggio, Netflix ha deciso a sorpresa di cancellare il nuovo adattamento in lingua italiana (curato da Gualtiero Cannarsi) di "Neon Genesis Evangelion", celebre serie animata giapponese

A sorpresa Netflix ha scelto di rimuovere il nuovo adattamento di doppiaggio italiano della celebre serie animata giapponese Neon Genesis Evangelion. La decisione del colosso mondiale dello streaming video arriva dopo giorni di critiche, da parte di esperti di traduzione e soprattutto di appassionati dell’anime, al nuovo adattamento in lingua italiana. A curarlo è Gualtiero Cannarsi [nella foto […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
L'Italia di Salvini e Di Maio

La lingua immorale

L'escalation immorale e volgare del linguaggio del ministro dell'Interno tende a far credere che i problemi si possano risolvere con un urlo o uno slogan. Come nel mondo irreale dei supereroi. Così, lentamente, siamo tutti diventati protagonisti di un fumetto dell'orrore

La crisi relativa al linguaggio, di cui il nostro Paese è oggetto, andrebbe vissuta ed affrontata come una vera e propria emergenza. Gli effetti, già ora piuttosto evidenti, rischiano di diventare, con il passare del tempo, devastanti e recuperabili solo a fronte di un lungo lavoro di ricostruzione. Provo a riassumere in maniera alquanto sintetica […]

continua »
Matteo Pelliti
Lapis

Noi fuori da noi

Il vagabondare notturno della dea Insonnia ci porta alla lettura di "Fuori da noi", una raccolta di saggi autobiografici di Giovanna Zoboli (Nuova Editrice Berti, 2019) sulla "favolosità del familiare"

L’insonnia è una grande alleata della lettura. La notte, la casa buia e ferma, il rumore di fondo della città attutito, sono tutti amplificatori della capacità immaginativa che dalla lettura trae slancio. Mi è capitato di leggere di notte “Fuori da noi”, raccolta di saggi autobiografici di Giovanna Zoboli (Nuova Editrice Berti, 2019). Le pagine […]

continua »
Silvia Zoppi Garampi
Ancora su Ungaretti alla maturità

Il segreto della poesia

Quello che avrebbe più incuriosito il poeta dell’“Allegria” sarebbe stato leggere i testi elaborati dagli studenti maturandi. Perché «“Risvegli” come tutte le poesie del “Porto Sepolto” è un testo capace di sollecitare l’immaginazione, di far riflettere sui riverberi prodotti dai suoi versi striminziti». A iniziare da quella domanda su Dio

Parlare di esami di maturità significa spesso, e lo abbiamo appena visto anche quest’anno, innescare delle polemiche: da una parte sulla scelta degli argomenti, dall’altra sulle modalità indicate per svolgere la prova. Sul secondo aspetto ci tornerò indirettamente alla fine di questa considerazione sulla prima traccia proposta dal Ministero, dedicata all’analisi della poesia Risvegli della […]

continua »