29
aprile
2024

commenti

Giuseppe Grattacaso
L'Italia di Salvini e Di Maio

La divisa da Capo

Guardate la foto di Moro qui accanto. Poi pensate a Mussolini che ostentava muscoli e divise. Infine pensate a Salvini e la sua propensione a identificare lo Stato con se stesso e capirete qual è davvero il suo stile...

Italia in bianco e nero dei primi anni Sessanta. Aldo Moro è sulla spiaggia di Terracina in compagnia della figlia Agnese. Lo statista e la bambina si tengono per mano. Agnese, che appare imbarazzata, sembra voglia appoggiarsi al padre, in cerca di conforto. In un’altra immagine, che risale a quella stessa giornata dell’estate del 1961, […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Trumpiana

L’America in ostaggio

Il Muro con il Messico, lo shutdown, il continuo ricorso alla violenza verbale e alla protervia politica: la realtà comincia a smentire il presidente Usa. E la sua popolarità inizia a scendere. Con questo articolo prende avvio una rubrica sulle assurdità di Trump

Chi la fa l’aspetti. Almeno ogni tanto. E Trump ne ha fatte e ne sta facendo tante. Non ascolta nessuno, non legge i rapporti dell’intelligence, non presta attenzione ai pericoli sottolineati da suoi servizi e fa di testa sua. Rivendica successi anche dove non ci sono., come nel caso della Corea del nord. Compie mosse […]

continua »
Nicola Fano
La (povera) Italia di Salvini e Di Maio

Faccetta nera?

Nelle pieghe della curiosa vicenda della canzone "Faccetta nera", tra integrazione fascista e censura ai danni di un celebre comico, c'è la rappresentazione dell'idiozia razzista del presente. E della integrazione impossibile

Nella storia della canzonetta Faccetta nera c’è il destino della nostra attuale, miserabile Italia. Se non la conoscete, ve la racconto qui. Datemi solo poca attenzione per arrivare fino in fondo. È un racconto che parte un po’ di tempo fa. Ho incontrato per la prima volta «Faccetta nera/ bell’abbissina,/ aspetta e spera che già […]

continua »
Filippo La Porta
La politica tra storia e attualità

Popolo senza populismo

Una democrazia funziona non solo e non tanto se esistono certe regole, quanto se esiste un popolo capace di rispettarle: riflessioni in margine ai cent’anni del Partito Popolare

In questo periodo mi è capitato di discorrere con vari amici e conoscenti cattolici, oggi orfani di un partito che li rappresenti, a proposito del centenario della nascita del Partito Popolare. E, conseguentemente, della opportunità di ricostituire un partito cattolico nel nostro presente, in un contesto sociale e politico profondamente modificato, con la ulteriore secolarizzazione […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Cattiva stampa

Il nuovo documentario di Michael Moore attribuisce alla crisi della democratici e alla trasformazione della stampa parte della responsabilità della vittoria di Trump. Ormai le notizie contano meno dello show

Sono ormai tre mesi che il documentario di Michael Moore Fahrenheit 11/9 è uscito. Sequel del più famoso Fahrenheit 9/11 sulle Torri Gemelle, questo film parte dall’elezione di Donald Trump il 9 novembre del 2016. Eppure non mi pare che ne siano stati compresi appieno il valore e la rilevanza in termini politici. Viceversa le […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

L’Europa di Trumputin

Chi c'è dietro il caos che sta dilaniando il Vecchio Continente? Dietro ai sovranismi e all'attacco costante alle classi dirigenti? Un nuovo spettro si aggira per l'Europa: la strana convergenza di interessi di due demagoghi

Con la morte di George H.W. Bush si conclude un’era storica che ha visto gli Stati Uniti ricoprire un ruolo di leadership mondiale per circa un secolo e che adesso sembra giunto al termine. Iniziato nel corso della prima guerra mondiale, di cui ricorre proprio quest’anno il centenario della fine, questo ruolo ha creato il […]

continua »
Filippo La Porta
Un concerto della band di Elvio Ghigliordini

Encomio del mambo

Che cosa ha da dirci, oggi, il mambo? Che cosa possono comunicarci le musiche (e le arti) inattuali? Che la contemporaneità non è univoca e parla molte più lingue di quelle (poche) che esercitano egemonia culturale

Se una notte piovosa d’autunno un appassionato di jazz decide di andare a San Lorenzo, in un locale che si chiama Felt, a sentire una big band di 20 elementi devoti a Tito Puente (nella foto), il re del mambo – un genere “antico” e   quasi anacronistico –, potrebbe ricavarne  stimoli per qualche  divagazione sulla musica pop nel […]

continua »
Alessandra Pratesi
Pillole rossiniane

Rossini, uno di noi

Da Rossini alla contemporaneità e ritorno: uno schizzo per riflettere sulla scia del tempo e sulle note di Rossini. Degustazione poliartistica e polifunzionale per una fenomenologia dell’ascolto: "Gazza ladra", "Guglielmo Tell", “Cenerentola” e “Zelmira"

Ingredienti: prosecco e purea di fragola, fresca e gustosa ironia, genuino e vibrante sentimento, espressioni multiformi e variopinte della natura umana. Chiamalo se vuoi Rossini, Gioachino Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Passy, Parigi, 13 novembre 1868). A 150 anni dalla morte del compositore pesarese la sua musica continua a parlare, il suo nome continua […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Washington nel caos

Donald Trump che licenzia il ministro della Giustizia Jeff Sessions, Melania che licenzia la vice di John Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale: neanche ai tempi del Watergate la Casa Bianca era così nel pallone

La vittoria dei democratici alle elezioni di midterm della scorsa settimana ha sancito la ripresa, dopo 8 anni, della maggioranza alla House of Representatives, nonostante il presidente Trump abbia twittato che questa tornata elettorale è stata un “enorme successo” per i repubblicani in quanto hanno vinto 3 seggi in più al Senato. Tuttavia, la vera […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina da Chicago

Oggi in America

Oggi gli Stati Uniti diranno qualcosa su Trump. Sul suo narcisismo, sulla sua politica della paura, sul suo sostegno al razzismo e alle lobby delle armi e dell'inquinamento. Un appuntamento con la storia che va ben oltre gli Usa

Che queste elezioni americane siano decisive non lo dice solo Leonardo di Caprio che insieme ad altre celebrities di Hollywood afferma che Il futuro di questo paese verrà deciso questa settimana e invita ognuno ad andare a votare. È un fatto reale. Perché? In queste elezioni che avvengono a metà mandato del presidente degli Stati […]

continua »