Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Il fascista imperfetto

Il rapporto di Leo Longanesi col regime di Mussolini fu caratterizzato da una reciproca attrazione-repulsione. Dall’autoironica adesione nella sua opera d’esordio, oggi vera rarità antiquaria, all’abiura dopo l’8 settembre che lo spinse sulla sponda opposta

Non tutti sanno che uno degli slogan più fortunati del fascismo, «Mussolini ha sempre ragione», fu coniato da Leo Longanesi, singolare figura di scrittore, illustratore ed editore, celebre per le sue battute al fulmicotone che non risparmiavano neppure sé stesso che si definiva, a causa della bassa statura, «un carciofino sott’odio». Lo slogan apparve nel […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito de "L'orco di Mussolini"

Il primo “mostro”

Marco Di Tillio ha dedicato un libro (che sembra un romanzo) alla storia di Gino Girolimoni, il mostro “inventato” dal Duce. La violenza e la morte di alcune bambine a Roma indussero il regime a trovare un colpevole. Ma il vero responsabile era un reverendo inglese...

Lunedì 31 marzo 1924, ore 18: “I giovani avvocati, uscendo dal tribunale con i vestiti scuri un po’ sgualciti e la borsa di pelle gonfia di documenti“ si avviarono verso casa dopo aver individuato l’autobus giusto. In quegli stessi momenti dell’imbrunire “quattro robusti fascisti, divisa nera e bustina in orbace, arrivarono ai piedi del Lungotevere […]

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Angela Maria Salvatore
Futurismo e Urss: un libro di Gino Agnese

Il vero rivoluzionario

La vicenda è di per sé appassionante, ma lo diventa ancor di più attraverso l'avvincente e documentata ricostruzione dell’incontro segreto a Parigi tra Marinetti e Majakovskij nel 1925, a tutti gli effetti un “giallo politico”. L’autore è un esperto della materia, avendo anche dedicato al padre del Futurismo una corposa biografia

Il Futurismo fu un’estetica che raggiunse ogni campo. Non soltanto la pittura e la scultura, ma la poesia, il teatro, la musica, l’architettura, l’arte grafica e persino la moda, il vestiario. La stilista Laura Biagiotti confessò di ispirarsi ai quadri di Balla, il futurista fiorentino Thayath fu l’inventore della tuta. Al tempo stesso il Futurismo […]

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Marco Fiorletta
A proposito di "M"

La storia in romanzo

La realtà supera sempre la fantasia: lo dimostra il romanzo che Antonio Scurati ha dedicato a Mussolini e alla nascita del fascismo. Nulla è inventato e tutto è terribilmente attuale

Il libro di Scurati (M, il figlio del secolo, Bompiani, pp 818, 24 Euro) non dice nulla di nuovo su Mussolini a chi è avvezzo frequentare la storia nei saggi e nei documenti storiografici; ma va bene, anzi benissimo, per chi non ha questa consuetudine. In Italia si pubblica di tutto, una caterva di libri […]

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Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

Faccia a faccia sui ponteggi

Visita a Palazzo Venezia. Non solo per la X Biennale dell’Antiquariato in corso in questi giorni, ma anche per ammirare da vicino il restauro degli affreschi nella Sala delle Fatiche d’Ercole. Alla scoperta del loro autore…

Palazzo Venezia continua ad aprire le porte alla gente. Non solo nell’estate appena conclusa ha spalancato il giardino interno, di giorno per chi volesse godere il fresco sulle panchine restaurate (ce n’è pure una targata “Benito”), di sera per spettacoli. Infatti in questo fine settimana, in occasione della X Biennale dell’Antiquariato, permette di varcare il […]

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Anna Camaiti Hostert
Un nuovo saggio su una vecchia storia

Il carteggio mancato

Enzo Antonio Cicchino e Roberto Colella ricostruiscono la (pericolosa) avventura del presunto carteggio tra Mussolini e Churchill che sarebbe sparito per togliere d'imbarazzo gli inglesi. Ma, come dicono i due studiosi, la storia non si fa con i se e con i ma...

Uno dei misteri irrisolti più chiacchierati e studiati della nostra Storia più recente (e scrivo storia con la lettera maiuscola per lo stesso motivo per cui Mario Perniola, nel suo saggio Del terrorismo come una delle belle arti. Storiette, chiama le storie del dopoguerra “storiette” paragonate a quelle della guerra che possono invece rivendicare uno […]

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Leone Piccioni
Una biografia firmata dalla figlia

Bottai privato e politico

Dal futurismo al processo di Verona. Maria Grazia Bottai dedica un libro alla complessa figura del padre, ministro dell’Educazione nazionale fascista. Spirito culturalmente libero, la rivista da lui diretta, “Primato”, è stata un punto di riferimento determinante per la letteratura del Novecento

Chi voglia indagare in modo completo sulla persona di Giuseppe Bottai deve certamente rivolgersi ai suoi diari. Ma intanto ecco un libro su di lui scritto dalla figlia Maria Grazia: Giuseppe Bottai, mio padre – Una biografia privata e politica (Ugo Mursia Editore, 290 pagine, 17 euro). Ed è un altro modo per avvicinarsi a […]

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Danilo Maestosi
Riflessioni in coda a due mostre romane

Ectoplasmi d’arte

Sempre più spesso l'"evento” sovrasta il valore (e il senso) di mostre e iniziative artistiche. Come il "festival” di Nasan Tur a Villa Torlonia o il site specific di Maurizio Nannucci al Maxxi

Che cosa spinge l’arte di oggi – non tutta certo ma una sua quota considerevole – verso il baratro senza ritorno dell’inconsistenza? Accusare Duchamp e l’impulso all’autodistruzione che ha messo in circolo è spiegazione che non basta più, perché anche le ondate che ne sono seguite e le avanguardie anni ’60 e ’70 che le […]

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Pier Mario Fasanotti
Un bel libro di Neri Pozza

Malaparte mattatore

Da Mussolini a Togliatti. Osvaldo Guerrieri ricostruisce la vita istrionica, contraddittoria e piena di colpi di scena di Curzio Malaparte: un campione di italianità

Grande personalità, colto e arguto, rivolgeva la sua attenzione essenzialmente su se stesso. Ascoltava ed esaminava pochi altri, quelli che in un certo senso gli potevano servire per reggere il suo ruolo di maître à pensercon tratti da teatrante o per allargare il suo palcoscenico. Quando passeggiava sulle spiagge di Lipari (luogo di esilio), di […]

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Marco Fiorletta
Il saggio "Gli ammutinati delle trincee"

Natale di guerra

Le celebrazioni del centenario della Grande guerra spesso raschiano il fondo del barile della retorica. Eppure basta leggere il saggio di Marco Rossi sugli "ammutinati" per ristabilire il dramma della realtà

Siamo cresciuti immersi nella retorica della Grande Guerra, ci hanno fatto appigliare a quella speranza d’unità nazionale, di amor patrio sfruttando l’ingenuità della piccola età e solo in seguito avremmo capito, ma non tutti, ciò che la Prima Guerra Mondiale ha significato e da cui avremmo preso le distanze. Chi ha qualche anno in più […]

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