In margine a "La zona d'interesse"
Il film di Jonathan Glazer, ci obbliga a pensare al modo terribile in cui conviviamo con l'orrore. Da Auschwitz al Mediterraneo. Come in una fiaba dalla quale è impossibile uscire
Quando ti trovi di fronte a un’enormità, mancano le parole. E l’enormità sta nel fatto che il regista Jonathan Glazer capovolge il punto di vista sullo sterminio degli Ebrei. E accade di sentirsi sotto i riflettori, nel mezzo di una villa con un giardino paradisiaco, cinta dalle mura del campo di sterminio di Auschwitz, a […]
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Su “Se solo il mio cuore fosse pietra”
La giornalista e scrittrice Titti Marrone racconte le storie terribili di quei bambini che, conosciuto l'inferno di Auschwitz e altri lager nazisti, furono lentamente recuperati alla vita grazie a un progetto voluto (e gestito dietro le quinte) da Anna Freud
Certi romanzi mettono in cammino la nostra realtà immaginativa. Ma ci pongono anche di fronte alla necessità di guardarci dentro. Osservare con coraggio il mondo oscuro nel quale la Grande Storia sommerge le piccole storie alle quali invece è fortemente connessa. Nel romanzo di Titti Marrone, Se solo il mio cuore fosse pietra (Feltrinelli, pagine […]
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Le memorie di un "tätowierer"
Ludwig “Lale” Eisenberg era costretto a tatuare i numeri sull'avambraccio dei prigionieri di Auschwitz. Per oltre mezzo secolo ha mantenuto il suo segreto. Solo prima di morire lo ha rivelato in una lunga intervista appena uscita in Gran Bretagna
Ha trascorso tre anni nell’inferno di Auschwitz, dove era stato deportato nell’aprile del 1942, all’età di 26 anni. La storia di Ludwig “Lale” Eisenberg, nato in Slovacchia nel 1916 da genitori ebrei, inizia proprio nel campo di sterminio che più di ogni altro è il simbolo dell’Olocausto. Lale era il “tätowierer”, il tatuatore di Auschwitz, […]
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Memoria e memorie/1
Il nazismo visto da Tadeusz Pankiewicz, farmacista "ariano" che scelse di restare fino alla fine nel Ghetto di Cracovia per cercare di aiutare in qualche modo gli ebrei
I nazisti non parlavano in modo normale. Urlavano. È questa una delle tante cose osservate e poi descritte dal polacco Tadeusz Pankiewicz, il farmacista ariano che volle rimanere nel ghetto di Cracovia, città che, assieme a Varsavia, fu il teatro della grande prova generale della reclusione, della deportazione degli ebrei da parte dei tedeschi invasori, […]
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Memoria e memorie/2
Antonella Ottai ha scritto “Ridere rende liberi”, una ricostruzione fedele dell'attività teatrale dentro ai lager. I reclusi "celebri" erano costretti a esibirsi per le Ss: un misto di orrore e assurdo
Oggi lo sappiamo bene ed è tutto documentato: nei lager nazisti si disegnava, si scriveva, si faceva e componeva musica, ma questo libro di Antonella Ottai, Ridere rende liberi. Comici nei campi nazisti (Quodlibet, pp. 234, 18,00 euro) ci ricorda e testimonia che vi sopravviveva anche il teatro comico, il cabaret. La comicità nei luoghi […]
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Analisi di un classico da rileggere
«Lettera alla madre» di Edith Bruck è un capolavoro sull'assenza di senso della vita. Il romanzo di una “reduce“ sull’impossibilità di vivere davvero dopo Auschwitz
Edith Bruck – scrittrice ungherese, ma italiana d’adozione – ha scritto molti libri importanti. Ma io voglio parlare qui solo di un suo lungo racconto, o breve romanzo, Lettera alla madre (si trova in Privato, Garzanti, fra gli altri). Sono emerso dalla lettura di Lettera alla madre di Edith Bruck con il nodo alla gola. […]
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A proposito de “I segreti del Quarto Reich”
Guido Caldiron, studioso di nuove e vecchie destre, ha ricostruito la geografia dei boia nazisti che dopo il 1945 hanno goduto di aiuti ovunque. Uno spaventoso thriller storico
L’Angelo della morte, al secolo Josef Mengele, il “medico” assassino di Auschwitz, «il nazista “più popolare” del mondo», viene trovato morto per un attacco cardiaco che lo ha colpito dopo una nuotata nel mare di Bertioga, costa brasiliana di San Paolo; è esattamente il 5 febbraio 1979, quell’uomo ha quasi settant’anni; e bisognerà arrivare fino […]
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La giornata della memoria/1
Che ne sarà del peso concreto della testimonianza storica dell'orrore nazista e fascista quando tutti coloro che hanno vissuto l'Olocausto saranno morti? Bisognerà ricominciare a leggere i libri...
Sono ormai rimasti in pochissimi a dare testimonianza diretta dello sterminio nazista, effettuato – e non bisogna mai scordarlo – con una ferocia che potremmo definire burocratico/industriale. Rispetto agli anni scorsi, sono ovviamente diminuiti i libri ove si racconta l’odissea dell’umiliazione, della tortura e della morte. È un dato incontrovertibile in base alla legge anagrafica. […]
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Periscopio (globale)
Non è possibile raccontare il Novecento senza raccogliere la sfida dei campi di sterminio: tra senso di morte e fine della storia. Come dimostra Filippo Tuena ne “Le variazioni Reinach”, appena ristampato
Ci sono (ancora) scrittori per i quali la scrittura è un corpo a corpo con la realtà e che l’affrontano con l’acribia della ricerca e il desiderio di capire. Ne abbiamo almeno uno anche in Italia, e i suoi libri non sono mai banali, mai scontati. Mi riferisco a Filippo Tuena, di cui qualche mese […]
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Tra saggistica e narrativa
«Non luogo a procedere», il nuovo affascinante libro di Claudio Magris è un apologo sul secolo delle contraddizioni: un tempo lungo di vita e di morte che ha perso anche il privilegio della memoria
La Risiera di San Sabba a Trieste è stata, negli anni dell’occupazione nazista, lager; con tutti i suoi aspri orrori e luogo dell’unico forno crematorio in territorio italiano, tanto bruciante che si è cercato di dimenticarlo, anzi lo si è dimenticato per anni e anni, finché non lo si è “riscoperto” e trasformato in luogo […]
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