A proposito di "Un pensiero ribelle"
Mirella Armiero racconta la vita avventurosa di Maria Bakunin, alias Marussia, scienziata e intellettuale anticonformista nella Napoli a cavallo tra Ottocento e Novecento
Napoli fin de siècle. Una carrozza sfreccia nell’affollata via Toledo. A bordo una nidiata di bambini. Uno dei cavalli è imbizzarrito, caracolla frenetico, alla cieca. Il veicolo sobbalza, traballa pericolosamente, rischia di catapultarsi sui passanti, di sfasciarsi, fare vittime. Una bimba supera le urla terrorizzate dei compagni, afferra le redini, frena la corsa selvaggia dell’animale, […]
continua »
Un mondo sempre più in crisi
Da anni la stampa italiana è in caduta libera di vendite e di credibilità. Opinioni trasformate in calembour e insulti mascherati da fatti. Prendete i titoli dedicati a Papa Francesco o al 25 aprile...
La morte annunciata del papa ha segnato il climax di uno sceneggiato, ma forse sarebbe più appropriato parlare di sceneggiata, che va avanti da anni. Un duello rusticano tra i quotidiani cartacei, con le loro declinazioni online, digitali, e più in generale tra gli organi di informazione. Con un inasprirsi dei toni e un imbastardirsi […]
continua »
Tempi moderni
I social ormai controllano le nostre vite al cento per cento: tutto è postato e registrato. L'unica soluzione è la disubbidienza. Prendete il caso di un ragazzo che voglia marinare la scuola...
Un mio nipotino… nipotino, insomma, si fa per dire; un cristone di un metro e novantuno centimetri, nuotatore provetto, portiere tanto temerario da spaventare i suoi stessi compagni di squadra, consumatore indefesso di birrette, che si porta appresso con indolenza, tenendole per il collo della bottiglia che indolentemente dondola, come indolentemente porta alla bocca per […]
continua »
A proposito di “Piccole morti”
Ivana Slajko racconta un viaggio interminabile dai Balcani a Berlino. Me nella storia drammatica di un personaggio senza nome c'è il ritratto dell'Europa intera
«…I tedeschi avevano fatto uscire dalla scuola tutti gli scolari e li avevano fucilati, era una rappresaglia per gli attacchi dei partigiani, la scuola venne bruciata…». «… statistiche degli annegati nel Mar Mediterraneo: nel 2014: 428; nel 2015: 2078; nel 2016: 2897; nel 2017: 1763, e così via…». L’orrore, l’orrore dilaga. Si svolge, sinuoso e […]
continua »
Un classico da recuperare
Lettura (personale) de "L'isola del tesoro" di Robert Louis Stevenson. Dove ci sono più realtà e vita adulta di quanto di solito si creda...
«La vita non si può prevedere», scriveva un accorato Franz Kafka nella Lettera al padre; padre che, assorbito dalle sue imprese commerciali, poco o punto si impegnava a capire quel figlio problematico. È così: chi riesce a prevedere alcunché? Lo sapeva fin troppo bene il giovane praghese, sperso nei suoi labirinti, allucinato dagli insetti sguinzagliati […]
continua »
In margine alle elezioni americane
Non solo Elon Musk. La «broligarchy», la famiglia di oligarchi che prospera e trama intorno a Trump, è ricca e variopinta. Che fosse anche pericolosa, lo aveva già detto Platone...
Platone l’aveva visto con largo anticipo, diciamo quasi due millenni e mezzo fa. Meglio, l’aveva fatto predire senza ambagi dal suo alter ego dialogante, Socrate, autentico monumento vivente alla sapienza: la democrazia conduce dritto dritto alla tirannide. Paradosso? Mica tanto. La prova provata la forniscono le recenti elezioni statunitensi, con il trionfo a mani basse […]
continua »
In margine a "Parthenope"
Viaggio nel cuore contraddittorio di Napoli, con l'aiuto delle visioni di William Blake, delle parole di Hermann Broch e delle immagini di Paolo Sorrentino
Ha un senso che il visionario William Blake aleggi sulle pendici di Caponapoli, acropoli della città greca, luogo di culto, di oracoli, di guarigione tramandata nei secoli, plasticamente testimoniata dall’ospedale e dalla fantastica Farmacia degli Incurabili. Blake, tra 1700 e 1800, fin dall’infanzia collezionò visioni, che lo fecero considerare pazzo, e sulle visioni organizzò il […]
continua »
La disfida italo-francese
La Francia rivendica la proprietà della Scalinata di Trinità dei Monti: uno scherzo solo a metà. Forse nasconde una nuova battaglia tra storia e cultura
Aux armes, citoyens! No, non allarmatevi, almeno per ora. Ma, in un’epoca di animi surriscaldati e deliri guerrieri, con ogni bravo borghese ansioso di gettare il cuore oltre le trincee, ci si potrebbe arrivare. Con buona pace degli ultimi frammenti del sogno di un’Europa unita. La Francia, che mai rinuncia a vellicare la propria, vera […]
continua »
Il ritratto di un mondo e una città
La società napoletana dopo la guerra, le speranze cadute, il ruolo del Pci nella cultura (e non solo): un volume raccoglie il dialogo illuminante tra Ermanno Rea e Renzo Lapiccirella degli Anni Novanta
Ermanno Non posso non pensare che Napoli in quegli anni, al di là delle nostre personali vicende, ha vissuto un’esperienza straordinaria; ecco, la mia impressione fu che la speranza sia arrivata nel vicolo. Renzo E però adesso non c’è più. Due uomini non più giovanissimi, diciamo attorno alla settantina, sono seduti davanti ad una scrivania, uno di […]
continua »
A proposito di “Il sole non bagna Napoli”
La scrittrice Antonella Cilento traccia una mappa misteriosa e veritiera di Napoli. Raccontandone il mito (soprattutto letterario) ma senza mai nasconderne la realtà e le contraddizioni
«Occhi, occhi e ancora occhi». Questione di occhi. Di sguardo. Di visione; cioè di occhi della mente. E allora Napoli può squadernare davanti a chi la osserva il famigerato paradiso abitato da diavoli come può configurarsi ammaliante sirena folle d’amore. Può far storcere il naso alla sensibilità erotizzata del lombardo Alberto Arbasino o conquistare il […]
continua »