Al Teatro La Comunità di Roma
“Femininum Maskulinum”, il nuovo spettacolo di Giancarlo Sepe, è davvero un sunto poeticamente perfetto di tutta la sua parabola creativa. Un percorso che si consuma alla ricerca della libertà
Mentre assistevo alla Comunità a questo nuovo, bello, vero spettacolo di Giancarlo Sepe, Femininum Maskulinum che dopo le repliche romane sarà alla Pergola di Firenze dal 23 al 28 aprile (che lo produce come Teatro della Toscana) mi è venuto in mente che fosse lo spettacolo della sua maturità. Una cosa ridicola, visto che Sepe […]
continua »
Viaggio nella memoria del teatro
Viaggio nei luoghi (vuoti) delle Cantine romane, il fenomeno che rivoluzionò il teatro europeo negli anni Settanta. E che ancora oggi, con la sua forza storica dirompente, potrebbe indicare una strada nuova. Anche se qui da noi, ormai, contano più i cuochi degli artisti...
Roma è una grande forma di formaggio Emmental. Una sequela di buchi dove sprofonda la storia, spesso senza più riapparire. Fretta, disinteresse generale, disprezzo per la memoria: le ragioni sono tante. Via Alberico II, via Giuseppe Gioacchino Belli, via dei Riari, Via Portuense, Lungotevere dei Mellini, Via Galvani, Via Benzoni: sono gli estremi di una […]
continua »
Al Teatro La Comunità di Roma
Giancarlo Sepe festeggia i cinquant'anni del suo mitico teatro, nel cuore di Trastevere, con uno spettacolo dedicato ad André Bazin protagonista del cinema francese degli anni Cinquanta. Una messinscena bella e visionaria, che - come sempre - mescola linguaggi e suggestioni
Alla prima di Bazin, il nuovo spettacolo di Giancarlo Sepe che apre le celebrazioni per i 50 anni del suo Teatro la Comunità, si è avvertita la presenza in spirito di personaggi che andavano da Eduardo De Filippo a Federico Fellini, Mario Monicelli, Alberto Moravia, Vittorio Gassman, Alberto Lionello, Maurice Bejart, Giulietta Masina, Romolo Valli, […]
continua »
Al Teatro della Pergola di Firenze
Guidati da Giancarlo Sepe, i ragazzi de iNuovi del Teatro della Toscana riportano in scena i racconti di Joyce. La rappresentazione simbolica di un mondo immobile, sospeso tra attesa, feste e lampi di impegno
Prodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana, The Dubliners, in scena fino al 14 ottobre al Teatro della Pergola di Firenze, rappresenta un doppio ritorno. Inizialmente previsto come titolo inaugurale della scorsa stagione, lo spettacolo riappare, infatti, nel cartellone fiorentino, a un anno di distanza, dopo che era stato cancellato a causa della seconda ondata pandemica […]
continua »
Visto al teatro Quirino di Roma
Giancarlo Sepe riscrive "Il gabbiano" di Cechov: Kostia (interpretato da Massimo Ranieri) non si uccide come nell'originale ma ricompare, a Parigi, vecchio e pieno di nostalgie
Lascia e raddoppia, Giancarlo Sepe, con Il Gabbiano (a ma mère) in scena al Teatro Quirino di Roma in questi giorni: lascia il testo originale per creare un doppio da quello stesso plot drammaturgico, uno speculare dramma dei ricordi – tristi – da far riaffiorare come in una seduta psicanalitica. Un ingiustificato insuccesso, un dislivello […]
continua »
Visto al Teatro Argentina di Roma
Le sfortunate vicende dell’arrivista e seduttore irlandese Barry Lyndon arrivano in scena, con una riduzione teatrale ed una regia firmate Giancarlo Sepe. Una sequenza di quadri per una danza macabra con la Fortuna e un elogio dell’immoralità
Non tutti, forse, conoscono la Sarabanda dalla Suite in Re minore HWV 437 di Händel per clavicembalo. Tutti, però, conoscono il main theme di Barry Lyndon di Stanley Kubrick. Ebbene, si tratta della stessa musica (anche se la seconda partitura risulta notevolmente migliorata dall’intervento di Leonard Rosenman sull’orchestrazione ampliata all’ensemble orchestrale). Poche musiche hanno avuto […]
continua »
Visto alla Comunità di Roma
Giancarlo Sepe mette in scena (alla sua maniera) "Washington Square" di Henry James: un carosello impazzito nel quale i sentimenti degli individui cedono agli interessi delle "masse"
La forza del teatro di Giancarlo Sepe è nello stile inconfondibile: un suo spettacolo si riconosce sempre. E i segni sono: la capacità di giocare con lo spazio e con i corpi; la forza persuasiva del rapporto tra azione e musica; una perfezione quasi maniacale nel governare la fisicità degli interpreti; la passione per quel […]
continua »
Una città in totale abbandono. Da anni
L'amministrazione romana vuole sfrattare Giancarlo Sepe dal suo teatro storico. Una vicenda simbolica della totale assenza di progetto culturale di Roma. E non solo di Roma
La storia del Teatro La Comunità è esemplare. Di Roma e non solo. Vediamo: nel 1972, quando venne trasformata in sala teatrale, la “cantina” che ospita La Comunità era un magazzino in disuso; prima era stata una palestra di pugilato e poi un commissariato di polizia, infine un deposito della zecca dello Stato. Giancarlo Sepe, […]
continua »
Ritratto d'artista
«L'umanità è vaccinata: se non va a teatro, spia i drammi degli altri, come fosse uno spettacolo». Incontro con il grande regista: Giancarlo Sepe
Nome e cognome: Giancarlo Sepe. Professione: Regista teatrale. Età: 69. Da bambino sognava di diventare un regista teatrale? No, lo facevo e basta: costringevo i miei piccoli amici a fare strane storie, ognuno vestito con il proprio costume di carnevale, ne uscivano dei veri mélange drammaturgici. Cosa significa costruire regie e dirigere gli attori? Significa […]
continua »