Danilo Maestosi
Il dibattito su arte e conservazione

I musei e Instagram

La ristrutturazione del Macro e le celebrazioni per i dieci anni del Maxxi ripropongono un grande tema: a che cosa serve un museo? A capire e ad entrare nelle ragioni dell'estetica oppure a guardare (come facciamo con i social)?

Su Repubblica Francesco Bonami, un divulgatore e curatore titolato e smagato, tra i pochi capaci sulla piazza di maneggiare un linguaggio per non iniziati, ha pubblicato un articolo che offre molti spunti di riflessione a chi segue le vicende dell’arte e del mondo di oggi e non riesce a raccapezzarsi. Riflessioni che si intrecciano con […]

continua »
Danilo Maestosi
Piccola rivoluzione nell'istituzione romana

La Macro élite

Chiusa rapidamente l'esperienza di Giorgio De Finis, il Macro si affida a un curatore trendy e in carriera: Luca Lo Pinto. Riapertura ad aprile, nel segno di una vecchia avanguardia: quella dell'immaginazione preventiva

Archiviato, con molti ipocriti complimenti ma probabilmente nessun rimpianto, l’esperimento di Giorgio De Finis, il Macro di Roma, passato sotto la direzione di Luca Lo Pinto, presenta ufficialmente quello che dovrebbe essere il proprio futuro per i prossimi tre anni. La prima novità, di sostanza, è l’aumento del budget a disposizione: dai 400 mila euro […]

continua »
Danilo Maestosi
Al Palazzo delle Esposizioni di Roma

Le città di Basilico

Omaggio alla fotografia di Gabriele Basilico: il suo occhio scava nelle contraddizioni delle metropoli. I vuoti, i pieni, le luci, le forme: «La città che mi interessa raccontare contiene una mescolanza tra eccellenza e mediocrità, tra centro e periferia»

Nulla in fotografia conta quanto lo sguardo. Sì, certo, la tecnica, il dosaggio della messa a fuoco, il calcolo del tempo dello scatto, la costruzione del set per chi vi fa ricorso. Ma è lo sguardo che incorona un fotografo come un maestro, un artista capace di distillare l’invisibile dal visibile, vocazione che per chi […]

continua »
Danilo Maestosi
Alle Scuderie del Quirinale di Roma

L’arte dell’eternità

La mostra (in chiusura) dedicata al mito di Pompei e Santorini riflette sul rapporto tra realtà e illusione, tra natura e influenza dell'uomo. Perché l'arte ha sempre cercato di interloquire con l'eternità. Specie imitando la natura

No, non è una recensione. Arriverebbe troppo tardi. La mostra «Pompei e Santorini» alle Scuderie del Quirinale chiude il 6 gennaio. Resta però l’invito a visitarla. Un po’ di tempo c’è ancora. E ne vale la pena. Perché regala visioni ed emozioni davvero preziose. Spunti di riflessione e giochi di associazione quanto mai attuali, anche […]

continua »
Danilo Maestosi
Alla Biblioteca Vallicelliana di Roma

La Rocca infinita

Giancarla Frare ricostruisce la Rocca della sua memoria: il castello di Apice. Qui inserisce tutte le suggestioni del suo passato più lontano e tormentato. A dimostrare che certi colli non "escludono" l'infinito

C’è per tutti un luogo a cui bisogna tornare per dare senso al viaggio dell’esistenza, per guardare in faccia i propri ricordi, condividerli, coniugarli al futuro se si riesce a vincere la tentazione di voltarsi troppo indietro. E poi magari da lì ripartire. Come Ulisse da Itaca. Per Giancarla Frare, mezzo secolo di prestigiosa ma […]

continua »
Danilo Maestosi
Al Museo del Corso di Roma

Labirinto Cagli

Dopo lunghi anni di silenzio, torna l'attenzione su Corrado Cagli, uno dei grandi del Novecento italiano, amato, incompreso e dimenticato. Una ricca retrospettiva esplora la poliedricità delle sue ricerche

Ritorno al disordine. Ecco, se proprio si deve trovare una definizione per catalogare la poliedrica creatività di Corrado Cagli, perché non inserirlo in questa terra di mezzo, che si sgrana, inesplorata, tra le trasgressioni delle avanguardie e il ritorno all’ordine che ne ha segnato, tra gli orrori di due guerre mondiali, l’evoluzione, l’apparente rientro nei […]

continua »
Danilo Maestosi
A proposito di "Se tutto è arte"

L’arte della vanità

Il critico Roberto Gramiccia punta l'indice contro quel circolo vizioso tra mercato e galleristi che ha trasformato l'opera d'arte un oggetto di scambio come ogni merce, anzi una sottomerce: la qualità diventa irrilevante, conta solo il prezzo

Se tutto è arte… Non lasciatevi distogliere dal titolo con cui Roberto Gramiccia ha voluto battezzare il suo nuovo saggio nel quale, come in tutti i suoi libri precedenti, riversa e mette a nudo il patrimonio di conoscenze e prese di posizione della sua articolata biografia di medico, critico, curatore e collezionista d’arte e militante […]

continua »
Danilo Maestosi
Trent'anni dall'Ottantanove/8

Il pareggio del comunismo

Per capire il senso della caduta del Muro (e del comunismo) occorre riandare a quei frammenti di memoria nei quali la storia individuale assume un peso collettivo. Una memoria rotolata giù insieme alle pietre di Berlino

«Capitano… Mio capitano». Il primo ragazzo sale in piedi sul banco e pronuncia questo verso, stralcio di una poesia di Walt Witman. Poi un secondo lo imita. Poi un terzo. Poi l’intera classe che, infischiandosene della punizione che verrà, rende così omaggio al professore che ha insegnato a tutti loro la dignità della ribellione ed […]

continua »
Danilo Maestosi
Al museo Maxxi di Roma

I figli di Kandinskij

Una mostra (da un'idea di Lea Mattarella) fa il punto del rapporto tra arte contemporanea e "spirituale" (anche in versione new age). Una fotografia attendibile - piena di luci e ombre, dunque - della ricerca di oggi

Lo spirituale nell’arte. Nasce da un proposta incompiuta che Lea Mattarella, critica e storica da sempre avversa alle mode che pilotano il sistema dell’arte, si è lasciata alle spalle con la sua morte, il copione della mostra, appena inaugurata al Maxxi, che rispolvera questo titolo, preso in prestito da un celebre saggio di Kandinskij del […]

continua »
Danilo Maestosi
Al nuovo Musja di Roma

L’arte della paura

Quante delusioni dalla mostra curata da Danilo Eccher e dedicata al buio e alla paura? Quasi sempre, ormai, la provocazione (e lo spettacolo fine a se stesso) sovrastano la ricerca artistica

Luce e ombra. Il continuo intreccio di spinte contrapposte, alternanze di senso, scoperte e smarrimenti che segna la condizione umana è il leitmotiv della mostra «Chi ha paura del buio?», ideata da Danilo Eccher, critico e curatore d’arte contemporanea di lungo corso, per celebrare la trasformazione del Musja, il centro culturale, aperto da Ovidio Jacorossi […]

continua »