Delia Morea
A proposito di “Non fa niente”

Fatti del Novecento

Margherita Oggero racconta la storia di due amiche la cui vita (fatta di sogni come di delusioni) attraversa un secolo intero. Elogio di un'amicizia descritta con un linguaggio forte e sicuro

Non fa niente (Einaudi) di Margherita Oggero, è un romanzo denso, ricco, per scrittura e contenuti. La storia attraversa gli anni più significativi del ‘900, quelli che ci riguardano da vicino, dalle leggi razziali in Germania, al secondo conflitto mondiale, passando attraverso il boom economico degli anni ’60, fino ad arrivare ai cosiddetti “anni di […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “La seconda cicara de tè”

Poesia del blu

Quel «duro far niente davanti a 'sto blu potente»: le poesie di Andrea Longega raccontano vite dolenti e "ammaccate" usando in uno straordinario e vivacissimo dialetto veneziano

Sarebbe meglio forse nemmeno parlare di poesia in dialetto, cioè non definirla come tale, evitando di costringere in tal modo in una categoria che suona riduttiva una produzione letteraria che appartiene di fatto al nostro patrimonio culturale comune. La poesia o è poesia o non lo è, in qualsiasi lingua essa venga scritta. Del resto, […]

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Giuliano Capecelatro
Le parole per (non) dirlo

La lingua spensierata

Affatto, corrusco, piatire, catalizzare... sono solo alcune delle vittime del nostro parlare distratto, quando non propriamente ignorante. Malgrado gli sforzi dei dizionari che si aggiornano

Entrare ed aggirarsi in un giardino prensile. Roba da Lewis Carrol, per un’Alice nel mondo dell’acido lisergico. La prensilità è stata conferita a un qualsiasi giardino pensile sulle pagine di un quotidiano. Lapsus calami, ovverosia voce sfuggita ad una penna (computer) impertinente? Ignoranza, o casuale quid pro quo? Comunque sia, il giardino in versione psichedelica […]

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Lina Sanserini
Le memorie di un "tätowierer"

Storie dal Lager

Ludwig “Lale” Eisenberg era costretto a tatuare i numeri sull'avambraccio dei prigionieri di Auschwitz. Per oltre mezzo secolo ha mantenuto il suo segreto. Solo prima di morire lo ha rivelato in una lunga intervista appena uscita in Gran Bretagna

Ha trascorso tre anni nell’inferno di Auschwitz, dove era stato deportato nell’aprile del 1942, all’età di 26 anni. La storia di Ludwig “Lale” Eisenberg, nato in Slovacchia nel 1916 da genitori ebrei, inizia proprio nel campo di sterminio che più di ogni altro è il simbolo dell’Olocausto. Lale era il “tätowierer”, il tatuatore di Auschwitz, […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Gianni Priano

La sorgente ambigua

Dietro un dolore ce n’è sempre un altro che assume forme irriconoscibili. Nella raccolta dell’autore genovese, “rossocuore”, l’esilio, la distanza, la separazione coniugale, qualche luce piemontese… Ma gli elementi fondamentali della sua poetica sono l’endecasillabo e la chiarezza

La poesia del genovese Gianni Priano si colloca in bilico fra «il microcosmo degli orti coi loro muretti a secco e il macrocosmo delle disuguaglianze sociali o dei conflitti intestini alla coppia», come osserva giustamente Maurizio Casagrande. Insegnante in un liceo, Priano ha pubblicato varie raccolte poetiche: L’ombra di un imbarco (1991), Città delle Carle […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Tagore e l’ombra

Mistero e evidenza, incanto e dramma. Il poeta indiano è un lirico assoluto, al pari dei Greci, ma sentimentalmente raffinato. Come quando racconta, in questi versi, un fugace incontro che muove l’anima…

La poesia e tutta l’opera di Rabindranath Tagore sono uno scrigno di gioielli in cui l’elisir d’Oriente (quello delle Mille e una notte, ma anche del Poema degli uccelli del mistico sufi Attar) si fondono con la coscienza poetica del Novecento ai suoi più drammatici esiti lirici (Ungaretti, Valery…). Tagore, amato da Yeats (e da […]

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Leonardo Tondo
“Chiamami col tuo nome”, il film e il libro

Condanne d’amore

Sul grande schermo, la storia dell'incontro amoroso tra un ragazzo e un giovane uomo in un’estate italiana ha una sua furbizia hollywoodiana ma ha anche il merito di sfidare lo spinto puritanesimo americano. Il libro, invece, restituisce la vicenda con maggiore autenticità. Tratto comune: l’“Amor ch’a nullo amato amar perdona”

Non credo sia uno spoiler scrivere che quella di Chiamami col tuo nome sia una storia d’amore (l’ho detto) tra un adolescente (assenza dell’apostrofo) e un giovane americano ventiquattrenne, ospite del padre, erudito archeologo, che passerà con la famiglia sei settimane dell’estate 1983 per preparare una tesi su Eraclito. Occuperà la stanza del figlio e da […]

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Alberto Fraccacreta
A proposito di “E così via”

Le lingue di Brodskij

Adelphi pubblica l'ultima raccolta poetica di Iosif Brodskij: un gioco di rifrazioni, scritto parte in russo parte in inglese, alla ricerca di un'identità divisa nella quale le parole sono emozioni

Non è detto che la poesia abbia il suo unico referente nel linguaggio. Certo, quest’ultimo è il “corpo” del poëticum, la base solida e concreta grazie alla quale è possibile osservare la cosiddetta tensione lirica. Ma qual è il suo “spirito”? Dove risiede il senso della poesia? In quale regione dell’interiorità la consistenza delle lettere […]

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Raffaella Resch
La mostra al Palazzo Reale di Milano

Le introspezioni di Toulouse-Lautrec

Da non perdere l’esposizione milanese che chiuderà i battenti il 18 febbraio. Un’occasione per ammirare oltre 200 opere del celebre conte pittore, tra dipinti, gouaches, disegni, litografie, acqueforti e affiches che raccontano il suo talento e le sue audaci sperimentazioni artistiche. E che spiegano la sua grandezza

Ultimo mese per ammirare a Milano il rutilante e gaudente mondo di Toulouse-Lautrec, ospitato nelle sale di Palazzo Reale (Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec, fino al 18 febbraio), la sede espositiva che più si addice al millenario titolo nobiliare dell’artista, dopo ben sedici anni dall’ultima mostra (che si tenne presso la Fondazione Antonio Mazzotta nel […]

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Giuliana Vitali
Un inedito su devozione e disperazione

La processione

«Arrivano all’ingresso del retro della chiesetta da dove una ventina di uomini, vestiti con tuniche bianche e mantelli rossi e blu, portano fuori la grossa croce di legno porpora insieme al baldacchino della Madonna e quello del Cristo in croce»

Trascina la sedia verso di sé e una volta girata, ci cade sopra a gambe aperte, appoggiando poi i gomiti sullo schienale di plastica. – Tu lo sai dove abito? – fa l’uomo, con lo sguardo fisso sul ragazzino seduto di fronte a lui. Quello fa solo un cenno con la testa, continuando a giocherellare […]

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