Leopoldo Carlesimo
Un racconto coloniale

Match di reclutamento

«C’era un capannone, in fondo al campo. Una specie di rozzo hangar fatto di tronchi scortecciati e fogli di lamiera. E dentro al capannone era stato eretto un ring, un semplice spiazzo sabbioso sommariamente cintato da due corde di canapa annodate a pali di legno infissi nel terreno»

La città era in corso di costruzione un paio di chilometri a monte della diga, sul primo gradino dell’escarpment che sale al Plateau. Il Nyika Plateau occupa il nord-ovest del Paese. È un altopiano brullo, un’ondulata distesa di brughiera duemila metri sopra il livello del mare, che dal bordo orientale precipita in un brusco salto, […]

continua »
Emiliano Morrone
Mondi artificiali

Il futuro è digitale?

Qual è l'impatto del digitale nella cultura, nell'educazione e nella vita quotidiana? Intervista con il sociologo Derrick De Kerchove. «Ormai la nostra identità si crea fuori del nostro essere, non più dentro»

Le tecnologie digitali favoriscono la didattica e l’interazione degli studenti. Da tempo rodate nell’apprendimento scolastico, durante la pandemia vennero utilizzate per le lezioni a distanza. Oggi, però, è sistematico il ricorso dei ragazzi a piattaforme, applicazioni e sistemi digitali che in pochi secondi consentono di acquisire la traduzione di interi brani latini, di ricevere temi […]

continua »
Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Un vita in giallo

“Anatomia di una caduta”, il film di Justine Triet che ha vinto a Cannes, racconta una storia quotidiana che si tinge di giallo. Ma, come nella vita reale, non c'è una soluzione certa

Un uomo, una donna, un bambino, un cane, sono i protagonisti. Uno chalet isolato sulle Alpi francesi fuori Grenoble è il luogo. L’uomo cade da una finestra e muore, in casa c’è solo la donna. Incidente, suicidio o omicidio? È la trama semplice di Anatomia di una caduta, il film di Justine Triet che ha […]

continua »
Andrea Carraro
Il 30 ottobre alla Casa delle Letterature

Il caso Sandro Onofri

Ritratto di Sandro Onofri in occasione della ristampa di “Luce del Nord” e dell'uscita della raccolta di reportage "L'Italia ieri mattina". E lunedì prossimo si assegna a Roma il premio intitolato a suo nome

Lunedì prossimo, 30 ottobre, presso la Casa delle Letterature di Roma si svolgerà la cerimonia finale del Premio Sandro Onofri dedicato al reportage letterario. In quell’occasione saranno presentate anche due novità editoriali che riguardano lo scrittore romano morto prematuramente nel 1999: la riedizione del romanzo Luce del Nord da parte di Elliot e la pubblicazione […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
A proposito di "Ferite ancora aperte"

Le ferite della storia

Dall'Ucraina all'Indonesia all'America Latina, il nuovo libro di Paolo Mieli racconto i conflitti (ancora aperti) della storia. Con qualche salto (eccessivo) nel passato remoto

Ci sono avvenimenti drammatici destinati a essere scolpiti nella grande muraglia del tempo, forieri di conseguenze in grado di mutare, in parte o in toto, la storia (anche quella odierna). Se ne occupa Paolo Mieli, ex direttore e de La Stampa e del Corriere della Sera, abilissimo divulgatore storico, titolare del programma tv (Rai 3) […]

continua »
Testo e foto di Barbara Renzi
View Master

Bunker alle Lofoten

Le Isole Lofoten non sono soltanto un luogo di nuvole, mare e paesaggi: ci sono anche i segnali della storia. Come quelli lasciati dai combattimenti della Seconda guerra mondiale

Lofoten: isole che evocano immagini di paesaggi paradisiaci, di panorami mozzafiato, di orizzonti dentellati da nubi plastiche ed espressive, di scogli affioranti apparentemente dal nulla. Quale che sia la stagione prescelta, con o senza neve, queste immagini s’impongono subito all’attenzione di chiunque. Qui, però, l’approccio è leggermente diverso. Perché il paradiso, questo paradiso fin troppe […]

continua »
Paolo Ardovino
Un autore da riscoprire

Le visioni di Deguy

Ritratto di Michel Deguy, poeta francese morto un anno fa e molto amato da Andrea Zanzotto, che ha inseguito il senso delle cose cercando di "fare" poesia, invece di scriverla

Circola in radio in queste settimane, con grande frequenza, uno spot. La promozione di un’università privata che punta forte sui suoi nuovissimi corsi che si sommano a un’offerta già ricca. La voce da venditore consumato sostiene con forza il concetto di «specializzazione». In un mondo complicato come quello di oggi, dice più o meno in […]

continua »
Giuliano Capecelatro
In margine a un film di successo

Quei cani sovversivi

Il nuovo film di Luc Besson usa i cani per parlare di solitudine, di amore, di Dio e degli uomini. In fin dei conti, letto alla rovescia, God diventa Dog...

Che canaio! Dall’inizio all’ultimo, non peregrino fotogramma. Un’epopea cinologica – cani in tutte le salse, di ogni razza, per tutti i gusti – che ha scatenato commenti accesi e contrastanti reazioni. Dogman di Luc Besson. Accolto, malgrado il pedigree, come un fastidioso randagio a Cannes; ma una volta immessi nel circuito, quei cani che più […]

continua »
Danilo Maestosi
Alle Scuderie del Quirinale di Roma

Calvino da vedere

La grande mostra che le Scuderie del Quirinale dedicano a Italo Calvino (e ai suoi rapporti con l'arte) è una delusione: a parte qualche intuizione di Giulio Paolini o Gianfranco Baruchello, le parte "scritta" sovrasta quella direttamente in esposizione

La pagina più intrigante è all’esterno. È un’istallazione luminosa presa in prestito a Torino dove da oltre 20 anni viene esposta come addobbo natalizio. E, collocata lungo la strada che da via Nazionale porta al Quirinale, supera il portone delle Scuderie e si arresta davanti all’obelisco dei Dioscuri. Di giorno si notano appena delle sagome […]

continua »
Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

L’altra Monica

Roberta Torre ha girato un film su Monica Vitti nel quale la grande attrice è "inseguita" da un'altra Monica. Un omaggio al cinema che presto si trasforma in una delusione cocente

Amo i film che celebrano il cinema. I primi titoli che mi vengono in mente: Effetto notte di Truffaut, La rosa purpurea del Cairo di Allen, The Fabelmans di Spielberg. Certo, questi sono i giganti che ci raccontano perché hanno speso le loro vite facendo cinema. Mi ero fatta l’idea che il nuovo film di […]

continua »