Alberto Fraccacreta
Nicola Crocetti celebrato a Urbino

La Dama e il Cavaliere

Al grecista, traduttore ed editore della rivista «più bella del mondo» il Sigillo d’Ateneo dell'Università degli Studi Carlo Bo. Tra i suoi tanti meriti quello di aver dato sostanza “sociale” alla Poesia, immettendola nel contingente, rendendola viva. Pubblichiamo il testo dell’omaggio che gli è stato rivolto

Ieri 16 ottobre, il Magnifico Rettore Vilberto Stocchi ha conferito al grecista, traduttore ed editore Nicola Crocetti il Sigillo d’Ateneo dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Per l’occasione sono stati celebrati i trent’anni di “Poesia”, storica rivista definita dal poeta inglese Tony Harrison «la più bella del mondo». Pubblichiamo l’omaggio rivolto a Crocetti da […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

La genesi di Pozzani

In “Spalancati spazi”, il poeta che ha fatto di Genova una capitale mondiale della poesia compie il sortilegio di raccogliere in modo unitario il lavoro di anni. E il libro si apre con «versi di vera pietà cosmica»: questi che pubblichiamo…

Con questa forte e scavante poesia si apre Spalancati spazi di Claudio Pozzani, un libro che raccoglie e sceglie i versi di un lungo periodo di quello che, presentando in questa rubrica, ho definito il Principe Azzurro della poesia italiana, per la generosità con cui ha fatto di Genova una capitale mondiale della poesia e […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

La forza del sorriso

A cinquant’anni dalla sua scomparsa è tempo di rendere giustizia a Halina Poświatowska, poetessa polacca di straordinario vigore ignorata dalla nostra editoria. Ma attenzione a non farsi ingannare dalla sua breve e dolorosa esistenza, perché nei suoi versi non c’è ombra di autocommiserazione

Nell’universo poetico e mitopoietico di Halina Poświatowska occorre entrare in punta di piedi, e con le sue stesse parole: «sempre quando voglio vivere grido / quando la vita mi abbandona / mi afferro ad essa / dico – vita / non andartene ancora / la sua calda mano nella mia mano / la mia bocca […]

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Pasquale Di Palmo
A proposito di “Conservazione della specie”

Poesia della disillusione

Con i suoi versi, Baldo Meo riesce a restituirci tutta l’aspettativa disillusa che pervade i nostri giorni, il senso di spaesamento, di straniamento per una vita offesa

«Per lunghi anni ho guardato / fuori dalla finestra / appena sveglio la mattina – / più per abitudine, / per una forma di saluto, / per prepararmi al clima. / Ancora oggi alzo le persiane / prima di ogni cosa – / guardo in strada, guardo in cielo / e non mi aspetto nulla». […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Andrea Longega

Ferite del presente

Tratti lirici e terrestri nei versi in dialetto nativo dell’autore veneziano. Tra i temi della sua ultima raccolta “La seconda cìcara de tè”, quello del viaggio con poesie ambientate nell’isola di Creta. Mentre Atene, con i suoi fasti passati e il grigiore dell’oggi, è la protagonista di una prossima plaquette

Il veneziano Andrea Longega si esprime nel dialetto nativo con una sorta di innata grazia, quasi di pudore. Il suo sguardo sembra derivare da quello di Saba e Penna, nonché di certo Valeri, legato com’è alla scoperta di una realtà dai tratti lirici e, nondimeno, terrestri. Longega ha al suo attivo varie raccolte, fra cui […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il Poeta e il girasole

Rileggere il Montale di “Ossi di seppia” insieme a Leone Piccioni e al suo “Com’è tutta la vita e il suo travaglio”. Dove sono raccolte le lezioni sul capolavoro montaliano che il critico tenne allo Iulm di Milano nell’anno accademico 1979-1980

Invocazione alla luce del fiore che vive nelle zone marine, aride: ma, in quanto marine, specchianti, pregne di trasparenza luminosa. E inoltre un fiore in armonia con il moto del sole di cui diviene simbolo nello stesso colore, “giallino” aggettivo trovato non solo per ragioni di rima del componimento (impeccabile e naturale al punto da […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Yeats e il pilota

Sono poesia assoluta i pochi versi ispirati alla fine del giovane figlio di un’amica del poeta irlandese, caduto in battaglia. Un presagio di morte che è tragedia e superamento del tempo, in volo

Stregante poesia sul volo umano, in guerra, nel tumulto squassante il cielo, e sulla predizione. Come un uccello, essere dalla mente istintiva infinitamente più acuta di quella dei mammiferi, compresi ominidi e umani, il giovane pilota anticipa, volando, l’istante in cui la sua vita avrà termine. La poesia, ispirata alla morte in battaglia del pilota […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Rosa Salvia

Poesia dell’irraggiungibile

Per l’autrice lucana (la cui ultima raccolta è “Il giardino dell’attesa”) si tratta di «una prova d’azzardo», raggiunta attraverso una parola sempre contrapposta a se stessa, come un ossimoro perenne. Perché l’unica verità che conta è quella enunciata da Eraclito…

Insegnante lucana che vive a Roma, Rosa Salvia ha pubblicato varie raccolte, tra le quali ricordiamo Mi sta a cuore la trasparenza dell’aria (2012) e Dolore dei sassi (2015). Nel 2017 per Samuele Editore è uscita la silloge Il giardino dell’attesa (100 pagine, 12 euro) in cui si sviluppa la tematica del giardino che diventa […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

La sapienza dei poeti

“Sogno di una notte di mezza estate” dove Shakespeare enuncia la visione romantica del mondo: solo uomini della sua specie o i pazzi o gli innamorati vedono cose che il sapiente non vede. È perché sono capaci di perdersi nella notte, come nota Teseo in un monologo tradotto da Roberto Mussapi

Mi è stato scritto: meno male che il cuore ritorna a battere. E che un mese e mezzo di vuoto pare più una pausa che una “sospensione”, come ho definito le vacanze di questa rubrica. Il punto è che la parola “pausa” mi evoca pausa-pranzo (nemmeno nell’esercizio fisico prevale, rispetto al corretto “recupero”), mentre quella […]

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Alberto Fraccacreta
A proposito di “Cieli celesti”

La poesia ancestrale

I versi di Claudio Damiani segnano il ritorno all’ancestrale (inteso come mito del buon selvaggio): un percorso tramite il quale è possibile recuperare la risonanza del primo vagito dell’universo

«Beppe Salvia è morto a Roma, a trent’anni, gettandosi dalla finestra di casa sua sabato 6 aprile, a via del Fontanile Arenato. Ho sempre avuto l’impressione che abitasse in quella via perché il nome gli piaceva. Un nome liricamente simbolico». È il drammatico inizio dell’articolo Morte d’un giovane poeta di Marco Lodoli, pubblicato il 18 […]

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