Arturo Belluardo e Roberto Cavallini
Da sabato, la rassegna di racconti e immagini

Torna Parole e ombre

Succedeoggi, in collaborazione con la Tevere Art Gallery di Roma, lancia la seconda edizione dell'iniziativa che mette insieme i linguaggi della narrativa e della fotografia. Ma questa volta con un tema: Don Giovanni ci aiuterà a uscire dalla palude del covid?

Parte la seconda edizione del progetto Parole e Ombre, la rassegna di racconti e immagini di Succedeoggi. L’idea è sempre quella di far dialogare tra loro linguaggi diversi, artisti della parola e artisti dell’immagine. Narratori e poeti da un lato, fotografi, pittori, artisti visuali, i “mostri” della TAG (la Tevere Art Gallery di Roma) dall’altro. […]

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Alessandra Pizzullo
Parole e ombre/22

Salvina parla piano

«Mentre Salvina guarda le pagine della sceneggiatura, sento in bocca il sapore del pane di Piana degli Albanesi intriso di vino rosso: la mia prima comunione col rito ortodosso»

Fotografia di Serena Galluzzi Salvina parla piano, dolce. Siamo sole. E non è un caso che siamo sole, diventeremo amiche, dice. “Ci addumannai al parroco il permesso di fare il film in confessione e lui mi ha detto: Salvina, devi avere fede, non stai facendo niente di male, anzi è Dio che ti ha messo su […]

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Luigi Annibaldi
Parole e ombre/21

Il cuore della terra

«Il ragazzino del Wisconsin era scappato di casa per seguire il suo amore e più si avvicinava alla California più il sismografo rilevava cuori grandi»

Fotografia di Romina Mosticone (da un’opera di Maurizio Perissinotto) Col senno di poi è stato trovato il cuore della terra in un ragazzino del Wisconsin che si è innamorato di una ragazzina della California. La prima rivelazione del fenomeno fu di un algido professore che scoprì che oltre a ondulare e sussultare, la terra poteva anche pulsare. […]

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Sandro Dieli
Parole e ombre\20

Un cuore inciso

"Maurizio era impaurito dalle donne e le guardava sempre con occhi di sfida. Aveva perciò adottato una semplice forma di difesa: aspettava che si voltassero per scrutarne i sederi"

Paolo e Maurizio non si conoscevano e mai avrebbero immaginato il loro incontro nelle condizioni in cui si svolse realmente. Paolo e Maurizio camminavano, inciampavano sui loro corpi e si avviavano verso l’incontro che avrebbe deciso il futuro. Paolo amava gli occhi delle donne. Aveva imparato a cogliere le infinite sfumature di densità con cui […]

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Piero Fittipaldi
Parole e ombre/19

Il lavoro degli altri

"Lavata e vestita abbaia un saluto al marito. Mario ha forse un ricordo lontano di giorni in cui quel latrato era sostituito da un bacio leggero, biascica qualcosa di incomprensibile di rimando e si rannicchia nel bozzolo tiepido delle coperte"

Mario la mattina dorme. Sua moglie Giovanna no. Lei si alza di malavoglia dal letto, struscia le ciabattine sino in cucina e, palpebre ancora appiccicose di sonno, armeggia tra le stoviglie in cerca della caffettiera. Un leggero fremito al contatto di una superficie fredda e spigolosa la avverte che ha tra le mani ciò che […]

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Manuela D’Aguanno
Parole e ombre/18

Che ti guardi

"Che ti guardi? Sembra chiedermi con quell’aria da adulto. E chi guarda? Io non guardo proprio niente. Vorrei rispondergli io. Io che da adulto in quel momento ho solo l’età, mentre guardo (eccome!) il culo di sua madre (sua madre?)"

Fotografia di Enrico Graziani —– Che ti guardi? Sembra dire lui mentre fa un altro tiro. Che ti fumi? Vorrei dirgli io. Io che ho smesso da poco. Che fumavo cinquanta sigarette al giorno. Che ho detto basta alla schiavitù del tabacco. Che ti fumi? Vorrei dirgli io. Io che mi arrampicherei con le unghie per […]

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Roberto Todisco
Parole e ombre/17

La spesa

"Il supermercato a quest’ora è chiuso. Hai qualcuno a casa che ti aspetta forse? Chiese Luca. Fremeva, stupidamente non aveva calcolato un’eventualità del genere. Il ragazzo fece segno di no con la testa. Allora coraggio, accomodati. Ti offro la cena"

Fotografia di Ernesto Fiorentino —– Quella mattina Luca ebbe chiare due cose: la prima è che voleva uccidersi, la seconda che non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo da solo. Per qualche minuto, mentre dal letto ascoltava i vicini fare colazione oltre il ballatoio, questa consapevolezza lo rasserenò. Furono proprio i vicini a dargli l’idea […]

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Flavia Ganzenua
Parole e ombre/16

Le cose che ho di lei

«Sono una femmina che va con altre femmine, che ne mangia e si fa mangiare il cuore, so di letti e lenzuola sfatti e so di nido e di latte. Nessuna fede è abbastanza larga o stretta, nessuna resiste tanto a lungo da lasciare il segno, un’aureola, intorno alle dita»

Fotografia di Lara Garofalo —– Ho gli occhi chiari di mia madre, il loro stesso colore, ma più distanti l’uno dall’altro, due fessure, e tenuti sempre giù, in basso, a scovare piste e tracce, a stanare passi e impronte, come affondano nel terreno e cedono via via alla stanchezza e alla resa, perché io sono […]

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Vins Gallico
Parole e ombre/15

Fuga di notizia

«Ecco laggiù un varco, sembrerebbe. E invece è soltanto l'illusione ottica. Non c'è nessun passaggio. L'uomo e il padre sbirciano attraverso la protezione. Per un istante l'uomo ha sperato di trovare l'anello che non tiene, quello della poesia di Montale»

Fotografia di Alessandro Romagnoli —– I vecchi a un certo punto tornano bambini e, superato quel crinale, bisogna trattarli come tali. Bisogna imboccarli, lavarli, rassicurarli, cambiarli, guidarli, a volte bisogna anche prenderli in braccio o sulle spalle. Probabilmente Enea non pensò tutto questo mentre la città gli bruciava alle spalle, ma agì d’istinto, spronato dall’urgenza e […]

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Mara Ribera
L'evento alla Galleria Tag

L’incantesimo delle parole

Una delle scrittrici della serie "Parole e ombre" di Succedeoggi racconta la sua personalissima reazione alla mostra-performance che, la scorsa settimana a Roma, ha festeggiato il progetto

Le parole sono pietre, scrisse Carlo Levi. Significa che hanno un peso specifico importante e se le scagli addosso a qualcuno possono ferire. Io dico che a volte sono tufo, quando le metto insieme per dare vita a una storia. Io dico che guariscono, trasformano ciò che mi è accaduto in ciò che avrei voluto, […]

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