Marinella Petramala
A proposito di “La lingua che resta”

Capire il tempo

Il nuovo saggio di Giorgio Agamben analizza il rapporto tra comprensione della storia e analisi della memoria. Una pratica sempre meno apprezzata, nel tempo presente

L’uomo è in relazione con il passato da sempre: si pensi alle celebrazioni romane del Mundus Patet quando, per tre volte l’anno, tramite un’apertura circolare nella terra, il mondo dei vivi e quello infero dei morti entravano simbolicamente in contatto: «Esso congiungeva insieme anche il passato e il presente, il paese che i fondatori avevano […]

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Lucia Dell’Aia
“Cronaca di una vita abitante (1806-1843)”

Il Signor Hölderlin

Giorgio Agamben ricostruisce gli ultimi anni di esistenza del poeta. Posto ai margini della società, i suoi gesti, i suoi modi, la sua idea filosofica dell’Io sembrano «pretendere una dimensione pubblica il cui significato politico Agamben prova a mettere in luce»

Per chi fosse andato a far visita a Hölderlin nella torre affacciata sul Neckar a Tubinga sarebbe stato possibile, secondo la testimonianza di C. T. Schwab, ascoltarlo suonare il fortepiano e cantare, fra le altre possibilità, un’aria tratta dall’opera buffa di Giovanni Paisiello, L’amore contrastato o La bella molinara, tradotta in tedesco: Mich fliehen alle Freuden (Nel cor più […]

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Lucia Dell’Aia
Ricordo di Enrique Irazoqui

Il volto e la storia

Scomparso a 76 anni, è stato il Cristo del “Vangelo” di Pasolini. Di origini basche, attraversato da uno spirito rivoluzionario, partecipò al “simposio” pasoliniano e da Elsa Morante apprese, e poi esercitò per tutta la vita, la critica radicale dei poteri

Il non ci rivedremo mai più, come scrive Leopardi nello Zibaldone, non può non produrre una sensazione triste e una commozione ed è proprio quel mai più che non può essere udito senza una particolare sensazione di smarrimento. È così che una vita compiuta, giunta al suo termine, ci fa tornare in mente una serie di ricordi. Mi piace […]

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Lucia Dell’Aia
Società e covid-19: le polemiche su Agamben

Il decimo passo

Le reazioni anche violente alla tesi espressa in un articolo dal filosofo denunciano strumentalizzazioni, sprezzo dello studio, intolleranza verso chi non è allineato col pensiero dominante. Ma le idee profonde sono destinate a essere comprese nel tempo

Pensando allo studio in tempi di quarantena, mi torna alla mente la voce del poeta Caproni, riascoltata in un filmato di Gabriella Sica: il poeta è come un minatore, il quale dalla superficie, cioè dall’autobiografia, scava finché trova un fondo nel proprio io che è comune a tutti gli uomini e così scopre gli altri […]

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Domenico Calcaterra
A proposito di “Autoritratto nello studio”

Lo studio di Agamben

Il filosofo Giorgio Agamben racconta per frammenti la sua vita di studioso: gli incontri e gli scontri fanno da sfondo all'apocalittica convinzione che la letteratura e la vita hanno perso «ogni traccia di musica e di pensiero»

Non so se con Autoritratto nello studio (Nottetempo, 2017, pp. 174, €18,00) Giorgio Agamben abbia scritto il suo libro più intimo. Senz’altro, l’accentuato carico di trascendenza ne fa, più che un’autobiografia, un libro rivolto all’ascolto degli incompiuti “temi della vita”; all’inseguimento di cose e persone che hanno fatto parte del suo apprendistato e che adesso […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Gianni Zampi

Paesaggio plausibile

È come emerso il dettato poetico di “Qui è sempre inverno”, l’unica raccolta dell’autore toscano pubblicata nel 2013. Emerso da posti remoti, dai ripensamenti, dalle correzioni che nulla hanno tolto all’immediatezza, né al pudore e alla compostezza. E tra poco, in un nuovo libro, il lavoro degli ultimi anni…

«Non infierire con le parole» si legge in Qui è sempre inverno (80 pagine, 12 euro), l’unica raccolta poetica pubblicata da Gianni Zampi per Italic nel 2013. E tale assunto sembra caratterizzare la pronuncia poetica dell’autore toscano, trincerata in una sorta di pudore e compostezza che si riverbera nelle pagine di tutto il libro. I […]

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