Fa male lo sport
Non solo Messico '70: le sfide tra Italia e Germania sono un romanzo dello sport che tracima nella società e nella politica. Dai tempi di Pozzo a quelli di Balotelli. Passando per Riva, Rivera, Grosso...
Non si contano i fotogrammi che hanno fatto la storia di Italia-Germania. Rivera buttato giù da Riva e dagli altri compagni festanti dopo aver sigillato sul 4-3, el partido del siglo del 17 giugno 1970 alla stadio Azteca; l’urlo di Tardelli dopo il gol del 2-0 e Pertini che si sbraccia rompendo ogni etichetta, Juan […]
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Fa male lo sport
Vincente, arrogante, urlante, previdente: Antonio Conte è il prototipo dell'italiano. Almeno quello sognato dalla maggioranza di noi. Uno che vince perché, per la prima volta, gestisce una nazionale senza fuoriclasse
Riuscisse a vincere gli Europei di calcio, viene difficile pensare che Antonio Conte possa sostituire Banderas, l’altro Antonio, nella pubblicità dei tarallucci del Mulino Bianco. Poco appeal e la fama di antipatico. Lo sa anche lui di non piacere, tanto che un giorno disse: «Sono antipatico perché vinco ma non è un problema mio…». Il […]
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L'elzeviro secco
Nei campionati di calcio partiamo sempre convinti della sconfitta: «la scintilla che dice tutto comincia quando tutto pare incarbonirsi». Più che tifo, uno condizione dello spirito
Sono iniziati gli Europei. Noi, come al solito, partiamo in svantaggio. Nessuno crede nell’impresa: «È una brutta Italia», anzi «è una pessima Italia». «Si mette male», «gol degli avversari al primo minuto del primo tempo della prima partita», «i nostri migliori sono infortunati». «Dovremo fare per forza quel tal risultato per passare il turno», «la qualificazione […]
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Fa male lo sport
Di qua l'Islanda, matricola agli Europei di calcio che iniziano domani; di là la Cina che compra i grandi club e "in casa" punta a 50 milioni di praticanti entro il 2020. È il calcio globalizzato, signora mia...
In Islanda si gioca al calcio e in Cina pure. Due fatti lontani tra di loro, solo in apparenza, certificano in questi giorni la definitiva mutazione cromosomica del calcio, lo sport più popolare al mondo. Dove al popolare bisognerà sostituire l’aggettivo più in voga di questi tempi: globalizzato. Primo fatto: l’Islanda, 102.819 kmq di superficie […]
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Fa male lo sport
L'autunno del patriarca (alias Berlusconi) passa anche attraverso la vendita del gioiello rossonero. Un'epopea durata trent'anni, tempestata di debiti quanto di titoli. Finita nelle fauci della grande balena cinese
L’autunno del patriarca passa anche dal calcio. La sua squadra, presa a schiaffi da tutti, è finita settima in serie A, superata anche dal piccolo Sassuolo. E gli stranieri sono alle porte. Berlusconi sta per cedere il Milan: ai cinesi, proprio a loro, bastardi comunisti un po’ sbiaditi, capitalisti camuffati che governano la finanza e […]
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Fa male lo sport
Un grande "aggiustatore”, tutto salvezze e promozioni; nessuna grande impresa ma alla fine si pentivano di averlo mandato via. Questo era Claudio Ranieri, prima che inventasse il miracolo Leicester
C’è stato pure l’happy end. Il Leicester di Claudio Ranieri ha sofferto fino alla fine per vincere la Premier League e scrivere la pagina conclusiva della sua fiaba di Cenerentola. Lui, Ranieri, è sempre rimasto lì a bordo campo, nel suo completo blu e cravatta regimental, ad aspettare e a ripassare la sua storia. Dalle tante panchine […]
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Fa male lo sport
Se Spalletti ha rianimato la Roma, nelle ultime partite di certo Totti gli ha fatto la respirazione bocca a bocca. Ma i ricchi “mecenati” che hanno in mano il calcio contemporaneo faranno fatica a capire che cosa sia successo ieri sera all'Olimpico. Perché Totti è il rimedio non taroccato al calcio degli imbrogli
Qualcuno ci ha già pensato: farlo sindaco, subito. Giachetti ha accarezzato l’idea di metterlo in lista ma poi ha rinunciato perché quello avrebbe preso molti più voti di lui e del Pd (certo, ci vuole poco). Si sa, invece, che il 2016 non sarà l’anno del Giubileo ma l’anno del Tottileo. Passeranno altri vent’anni e […]
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Fa male lo sport
Piaceva poco a Berlusconi e ancora meno a Gianni Brera, ma ha rivoltato come un pedalino il calcio italiano, ha imposto un cambiamento culturale: imporre il proprio gioco invece di aspettare l'avversario. Arrigo Sacchi compie settant'anni
In panchina portava spesso un trench doppio petto, bianco, stretto dalla cintura, un cilicio che gli faceva un vitino di vespa, quasi a completare una figura da anacoreta, la faccia ancora giovane, gli occhi spiritati nascosti dai Ray-Ban, un cespuglio di capelli bianchi sulla nuca che lo invecchiava. Così si presentò Arrigo Sacchi alla Serie […]
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La morte di un mito (non solo sportivo)
Il romanzo malinconico di un campione ribelle dalla povertà in Olanda al trionfo a Barcellona. Ritratto di Johan Cruijff, il calciatore che Michelangelo avrebbe dipinto nella Cappella Sisitina
Non bisognerebbe scriverne, andrebbe soltanto guardato. È come scrivere della Cappella Sistina, invece di mettersi con il naso all’insù e contemplare. Iddio dell’Universo creò Adamo. Iddio del calcio creò Johan Cruijff, brutto, magrolino, con i piedi a papera, sgraziato come quell’altro, Maradona. Dovesse ridipingerla oggi, Michelangelo potrebbe metterci loro: Schiaffino, Di Stefano, Pelé, Maradona, Cruijff. […]
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Fa male lo sport
Portiere da record e personaggio pubblico controverso: scommettitore e gaffeur, ma anche uomo sincero, ex depresso e tifoso. Gianluigi Buffon è il prototipo del "campione normale" che resta nella storia
Il record di imbattibilità (973 minuti con la porta sigillata nel campionato italiano) non aggiunge nulla alla già straordinaria storia di Gianluigi Buffon, detto Gigi. Uno di quei numeri 1 che rimarranno nell’immaginario collettivo come lo sono stati Zoff e Yascin, Zamora e Neuer, Schmeichel e Chilavert, Gilmar e Banks. Non è mica da questi […]
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