19
aprile
2024

letture

Loretto Rafanelli
Poesia: ancora su “Il sangue amaro”

Il fiume e la fonte

Nei libri di Valerio Magrelli si ricava sempre l’idea di un percorso originale, unico, frutto di dubbi, sorprese, sconcertanti scenari, sguardi beffardi. Ma anche una grande condivisione per la fragilità umana, tanto più acuta nel poeta...

Valerio Magrelli, dopo otto anni, pubblica un nuovo libro di poesia, e lo fa partendo da un titolo che già in qualche modo indirizza il lettore: Il sangue amaro (Einaudi, 150 pagine, 13 euro). Un titolo che porta a chiedersi da dove giunga per il poeta questo stato inoltrato nel disagio, se è vero, come […]

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Andrea Carraro
Dialoghetto sul lavoro editoriale

L’editing robusto

«Guardi, il suo romanzo non c'è... serve un po' di editing, va riscritto, asciugato, reso meno banale...»: quando l'editore vuole salvare l'autore

“Dunque secondo lei il libro può andare…” “Dicevo che ci si può lavorare…” “Ah, come sono contenta… E il titolo, il titolo, «Vivere e morire a Kabul» le sembra buono?” “Il titolo è l’ultimo dei problemi… Il testo ha bisogno di un editing, come le accennavo… un editing robusto che migliori la lingua, elimini alcuni […]

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Paolo Bonari
Riflessioni su un grande autore

Il Calvino in fuga

«Quando cominciai a scrivere storie in cui non entravo io, tutto prese a funzionare»: l'evoluzione del "Sentiero dei nidi di ragno" segna la svolta dello scrittore

Quella che è passata di mano in mano e che è stata letta, di solito negli anni che più contano, quelli in cui il nostro immaginario letterario è ancora vergine, è l’edizione del giugno di cinquant’anni fa, e pochi lo sanno, convinti di avere a che fare con il vero primo libro di Italo Calvino, […]

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Giuseppe Grattacaso
La raccolta pubblicata da Ponte alle Grazie

Archeologia in versi

La poesia di Mussapi, anche quando si sviluppa a partire da un dato legato all'esperienza, trasforma presto l'evento in una conoscenza che trascende la sfera individuale

Gli esordi di Roberto Mussapi risalgono alla metà degli anni Settanta con la partecipazione alla rivista Niebo e, successivamente, con la pubblicazione nel 1979 delle poesie de I dodici mesi nei Quaderni della Fenice di Guanda, poi confluite in La gravità del cielo del 1984. A distanza di trent’anni da quel primo libro di versi, […]

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Paolo Bonari
Un grande narratore da recuperare

Stile Scerbanenco

Quarant'anni dopo, può essere utile rileggere uno qualunque dei suoi romanzi (per esempio «Né sempre né mai», del 1974) per scoprire che inventare uccide

Imbattersi in un romanzo di Giorgio Scerbanenco è una sciagura, perché conferma il carattere casuale e, per di più, dissipatorio dell’esistenza: al posto di quel suo libriccino, avremmo potuto impugnarne un altro, molti altri, tutti suoi – decine o un centinaio? – e qualcosa sarebbe cambiato, chissà, o ci saremmo evitati tanti guai, letterari o […]

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Angela Scarparo
Libri dimenticati

Dopo la dolce vita

Ne «I sensi truccati» Paola Chiesa, usando una lingua modernissima, aveva già messo a fuoco il dolore e l'horror vacui che avrebbero trionfato dopo la sbornia del boom

È l’italiano di Moravia, quello di cui parla Contini – «una grigia e neutra koinè di capitale, una lingua di ‘grado zero’(…)» – la lingua che Paola Chiesa adopera nel suo I sensi truccati (Sugar 1962).Il libro, bellissimo, a mio parere, uscito nel 1962, prende a prestito per raccontare una storia breve e drammatica, uno di quegli […]

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Marco Fiorletta
Un romanzo da recuperare

Trappole per topi

«Il Sorcio» di Andrea Carraro è un libro che fotografa alla perfezione il dolore legato a una formazione umana continuamente interrotta. Dai furbi, dagli arrivisti, dai competitivi...

Se non avete voglia di guardarvi dentro, di confrontarvi con la vostra vita lavorativa, con la famiglia – quella da cui si proviene e quella che vi siete o vi state costruendo – se non avete voglia di confrontarvi, insomma, con la vita, allora non leggete questo libro anche se forse, appunto per quella voglia […]

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Mario Massimo
A proposito de «Il mantello di porpora»

L’impero di Giuliano

Dopo Gore Vidal, anche Luigi De Pascalis dedica un romanzo al figliastro di Costantino che "revocò" la cristianizzazione d'Occidente. Ed è quasi un romanzo d'appendice

È di questi giorni la richiesta da parte di Papa Francesco ai vescovi di non «appoggiarsi a chi ha il potere»: magari gli daranno anche retta, ma è un fatto che l’orientamento della Chiesa è andato, per secoli, in direzione diametralmente opposta. A farci tornare con la mente all’epoca in cui si era appena realizzato, […]

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Pier Mario Fasanotti
Introduzione a un grande classico

L’inconscio di Montaigne

Antoine Compagnon, illustre professore del Collège de France, commenta con approfondita leggerezza 40 brevi passi degli “Essais”. Dimostrando la portata anticipatoria del pensiero del filosofo francese

Michel Eyquem de Montaigne (Bordeaux, 28 febbraio 1533 – Saint-Michel-de-Montaigne, 13 settembre 1592) non fu, come molti credono, un ricco e pigro signorotto di campagna con la schiena sempre curva sui classici del pensiero. Ebbe vita alquanto attiva, nell’amministrazione pubblica e nella diplomazia fino a quando decise di passare molte ore rintanato nella stanza del […]

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Giuliana VItali
Un romanzo “alla Stephen King”

Nuova Napoli noir

Reale e fantastico si mescolano in «Io sono dolore» di Maria Rosaria Selo. Una vicenda di omicidi seriali che si snoda tra rock e quadri "parlanti"

Nel romanzo noir Io sono dolore (Kairos editore, 211 pagine, 10,00 euro) della scrittrice napoletana Maria Rosaria Selo, la ricerca della verità e del suo movente portano a un’illusoria quadratura del cerchio dal sapore amaro. Il bene e il male spesso si confondono inducendo il lettore a riflessioni sul rapporto di simbiosi tra la figura […]

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