12
maggio
2024

letture

Marco Fiorletta
A proposito di “A scuola di dissenso”

Il Terrore italiano

Un saggio di Ilaria Poerio ripercorre le fasi più cruente del regime fascista. Quelle dei lager e della violenza sistematica. A ricordare ciò che fu il fascismo, contro ogni “giustificazionismo“

Che in Italia i conti con il fascismo non si siano fatti in maniera seria è ormai assodato e lo sostengono molti storici; che spesso si tenti di minimizzare certe espressioni politiche e sociali dei nostri giorni chiaramente razziste, xenofobe, sessiste, ecc con il termine riduttivo di qualunquismo, invece di utilizzare il più corretto fascismo, […]

continua »
Leone Piccioni
“Mio padre era fascista” di Pierluigi Battista

Padre e figlio divisi dalla Storia

Ha il merito di suscitare una forte partecipazione il toccante libro del celebre giornalista dedicato alla figura paterna e alla sua relazione con lui. Contrapposizione, consapevolezza, rimpianto sono i sentimenti che si snodano in una intensa narrazione

Pierluigi Battista ha scritto un libro per lui molto drammatico e molto sofferto, e per noi molto bello e intrigante, con una piena partecipazione alle vicende. Lo ha scritto sul padre che era stato ed era rimasto fascista: un ragazzo partito a vent’anni per andare a combattere per la Repubblica di Salò, poi per sempre […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Verso Xanadu

Anticipazione dal nuovo libro di Roberto Mussapi “La piuma del Simorgh”. Un viaggio - come ci dice l’autore - che ha come meta il mitico e il concreto, il nostro Oriente che si fa nostro Occidente. Sulle scie di Marco Polo e di Cristoforo Colombo, degli incontri fugaci, dei percorsi urbani…

Il buio eterno e dell’origine, la luce che scompare chiudendo gli occhi. Per entrare nel sonno e forse nel sogno, per risvegliarsi, rinascere. La via per Xanadu. Spegnimento, la luce passa all’iride, poi al misterioso regno custodito dal Sonno dei poeti latini, la Notte di quelli romantici, romantici autentici, inglesi e tedeschi, più Foscolo. Un […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Su “Fine del carabiniere a cavallo”

Sostiene Sciascia

Adelphi ha ristampato una serie di interventi critici sparsi di Leonardo Sciascia. Sono articoli e riflessioni sulla Sicilia, sulla letteratura, sulla politica italiana: una griglia di idee per capire quel che siamo diventati

Spieghiamo subito il bellissimo titolo, Fine del carabiniere a cavallo, scelto dall’editore Adelphi per la raccolta di saggi (246 pagine, 23 euro) di Leonardo Sciascia. Parlando del verismo italiano dal 1940 in poi, il grande narratore siciliano ragiona di quel «richiamo all’ordine» che fu una forte esigenza del primo dopoguerra. Anche certi letterati, per esempio […]

continua »
Pasquale Di Palmo
L’Europa vista da Gabriella Sica

Riconoscersi in Bach

Più che la moneta unica, secondo la poetessa e scrittrice romana, sarà il retroterra culturale a costituire il substrato di un ideale comune. E tra storia, autobiografia e letteratura disegna una mappa utile per opporsi al “ratto”, per arginare la crisi

È un libro anomalo, questo di Gabriella Sica, poetessa e saggista romana che annovera nel suo curriculum numerose e apprezzate pubblicazioni. Il titolo, Cara Europa che ci guardi (1915-2015) (Cooper, 368 pagine, 14,00 euro), si rifà a un celebre verso di Vittorio Sereni, tratto da una poesia del Diario d’Algeria. «Ho allestito una mappa mentale […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Il Bene e il Male

Paolo Iacuzzi è l’autore di un breve poema che prende spunto da una storia familiare e che, intrecciandosi con la storia del Novecento, pone forti interrogativi spirituali. Un’opera originale, sommessamente epica, intensamente lirica

Una storia familiare che si fonde con la storia del Novecento, segregazioni, prigionie, mentre prendono forma le opere di misericordia, tra cui nutrire gli affamati e dissetare gli assetati, in un’opera poetica che traversando cronaca e storia si interroga sulla natura e la presenza del male, con un forte interrogativo spirituale. Paolo Iacuzzi, poeta significativo […]

continua »
Valentina Fortichiari
“Al giardino ancora non l'ho detto”

I fiori di Pia

La leggerezza, la grazia di chi, mentre la malattia costringe alla resistenza continua, sa correre sempre in avanti, verso l'altrove. È questa l’arte di Pia Pera espressa ancora una volta in un bellissimo libro

È molto difficile a volte toccare certi argomenti e non si vorrebbe farlo mai. La malattia di una persona che ci è cara è tra questi: le parole, se affrettate, superficiali, retoriche, possono sortire effetti inopportuni. Pia Pera invece sa maneggiare con cura ogni cosa che dice, lei che sta conducendo la sua battaglia contro […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Più delitti che pene

Le inchieste di Roberto Costantini, Fulvio Santi, Martin Suter; i misteri di Jesse Ball e il rapporto tra giudice e ergastolano raccontato da Elvio Fassone. Cinque libri speciali sul mondo della giustizia

Il condannato. Si legge nella seconda pagina di questa straordinaria corrispondenza tra magistrato ed ergastolano, a cura di Elvio Fassone (Fine pena, ora, Sellerio, 210 pagine, 14 euro): «Ho motivo di preoccuparmi. Salvatore è condannato all’ergastolo. Ci scriviamo da ventisei anni, lui è in carcere da trentuno».  Poco dopo, Salvatore scrive: «L’altra settimana ne ho […]

continua »
Erminia Pellecchia
Un autore da ricordare/1

Quarant’anni senza Gatto

Poeta e prosatore tra i più autentici e acuti del Novecento, critico letterario, d'arte, d'architettura e di costume, giornalista, pittore, autore di teatro... Omaggio a un grande: Alfonso Gatto

«…Il tuo libro mi è venuto a bollire nel calderone dei miei pensieri e del mio non saper dove sbattere il capo di questi anni tra la sfiducia nel dire e la presenza là delle cose sempre da dire». Italo Calvino scrive ad Alfonso Gatto sull’onda emotiva della lettura delle liriche raccolte ne Il Capo […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
Un autore da ricordare/2

Il poeta in bicicletta

Alfonso Gatto è stato anche splendido cronista sportivo. Per anni ha seguito fedelmente il Giro e il Tour. Eppure non sapeva andare in bicicletta: neanche Fausto Coppi riuscì a insegnarglielo...

Alfonso Gatto muore a Orbetello il pomeriggio dell’8 marzo del 1976 in seguito a un incidente stradale. A quarant’anni di distanza da quel giorno, la sua poesia, costruita intorno a un lirismo appassionato e a tratti sognante, a una forte urgenza etica, a una «vitalità ariosa e costruttiva», secondo un’espressione coniata qualche tempo fa da […]

continua »