13
maggio
2024

commenti

Giuseppe Grattacaso
Italia, 13 novembre 2015

Il Muro di Parigi

La mattina dopo in una scuola, in mezzo a ragazzi che vivono l'Europa come una terra aperta, un luogo senza confini. E che non capiscono perché qualcuno voglia costruirci nuove barriere

È la mattina successiva agli attentati del 13 novembre ed ho la prima ora di lezione in una quinta classe. Entro nell’aula e sento gli sguardi dei miei alunni carichi di domande e di timore. Dovrei dire qualcosa a questi ragazzi che hanno quasi tutti poco più 18 anni, diventati maggiorenni da qualche settimana o qualche […]

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Danilo Maestosi
Italia, 13 novembre 2015

Il peso della morte

Prosegue la nostra iniziativa per riflettere sui fatti di Parigi. Se la morte non ci appartiene più diventa più semplice dispensarla ad altri come punizione inferta a chi ci ha costretto a farci i conti

No, non voglio parlare della paura. Quella, lo dò per scontato, non può che aumentare quando la strategia del terrorismo colpisce la gente qualunque e gli spazi di una vita collettiva che più ci assomigliano. Ma la paura più forte è la difficoltà di tenere a bada la paura quando produce odio e non senso, […]

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Gianni Cerasuolo
Italia, 13 novembre 2015

Facce e tecnicalità

Succedeoggi ha chiesto alle sue firme di raccontare un giorno normale che, inaspettatamente, drammaticamente, è diventato diverso. Cominciamo da una mattina in metro...

Si faceva fatica ad entrare nel convoglio della metropolitana. Roma, Metro A, stazione Termini, ore 12,30 circa, venerdì 13 novembre. La banchina, stretta e inadeguata, conteneva a stento i passeggeri. Spesso un treno arriva dietro l’altro. Da tempo vado sostenendo, scontrandomi con un’onda anomala di pareri contrari, che i mezzi pubblici al centro della città […]

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Odetta Melazzini
Dopo il 13 novembre

Come battere l’Isis

Ci sono ancora molte strade "politiche" per vincere il terrorismo internazionale. Per esempio, smettere di fare affari con la Turchia o andare a genuflettersi in Arabia Saudita. E una strategia condivisa

Gli attentati a Parigi dello scorso 13 novembre hanno ricondotto l’attenzione dei mass media sull’ISIS e il terrorismo islamico. È incredibile come, ogni volta, siano necessari dei morti (europei) per riaprire il dibattito. La minaccia del terrorismo non è un’emergenza e non va affrontata come tale; ormai è un fatto assodato e radicato, che riesce […]

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Nicola Fano
Dopo i fatti di Parigi

Noi, un bersaglio semplice

Da un lato interessi e guerre, dall'altro luoghi comuni e commenti banali: la sfida della modernità è tutta qui. E noi occidentali abbiamo abdicato ai principi della nostra complessità

Venerdì sera, mentre un manipolo di individui malediceva il proprio Dio uccidendo a Parigi decine e decine di ragazzi inermi io, ignaro, ero in un vecchio teatro di Roma ad assistere alla rappresentazione di uno strano, nero copione di Carlo Goldoni, italiano di oltre due secoli fa, sapido e sapiente nel cogliere le contraddizioni dei […]

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Vincenzo Nuzzo
Filosofia e terrorismo

Saper morire

Nel mondo cambia tutto dopo i morti di Parigi. L'Occidente ha l'occasione di guardarsi dentro e ritrovare il senso della propria storia e il valore della propria vita. Anche rileggendo i filosofi

Dopo lo choc tremendo provocato su tutti noi dagli eventi di Parigi, era inevitabile che poi fioccassero le più diverse e magari contraddittorie analisi dei fatti. Ed era inevitabile che di fronte a tale così folta molteplicità si restasse tutti sconcertati e confusi. Del resto anche questo rientra pienamente proprio nell’esperienza di choc. Che altrimenti […]

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Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

Doping, la storia infinita

Ora è il turno dell'atletica russa. Ma questa ultima inchiesta che mette sotto accusa un sistema di “farmacia statale” troverà credibilità solo quando tutti i santuari del malaffare e delle formule chimiche, diffusi ovunque, saranno esplorati

La corruzione della Fifa, i “biscotti” nel motociclismo, e ora il doping di Stato dei russi. Dovunque ti giri, lo sport emana un odore nauseabondo, una puzza di fogna a cielo aperto. Ogni tanto c’è un sussulto, una indagine, una squalifica. La società che corre e suda aderisce perfettamente a quella che trascorre le giornate […]

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Alberto Fraccacreta
MotoGP: riflessioni dopo Valencia

L’onore di non vincere

Come la sventura rende più nobili i Troiani degli Achei, avvicina più a Ettore che ad Achille, nello stesso modo la sconfitta di Valentino Rossi architettata dalla cricca spagnola rende la sua figura più poetica e la sua non vittoria più significativa dei nove titoli in carriera

La logica dello sconfitto è affascinante. La delusione, l’uomo in ginocchio, l’atleta che presta il passo alla sua umanità, piuttosto che al senso di onnipotenza da cavallerizzo – forma insopportabile di inverosimiglianza, ci chiama a una riflessione diversa sul destino comune. Questo è forse l’aspetto dello sport che, più di altri, lo rende un’emanazione diretta […]

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Furio Terra Abrami
Tutti gli eccessi di un rito

Il santino di Pasolini

Le celebrazioni per il quarantennale hanno trasformato uno scrittore arrabbiato in un'icona compiacente: ciò che a Pasolini avrebbe detestato con furia

Il 2 Novembre è ricorso il quarantennale della morte di Pasolini. Forse la cosa è sfuggita a qualcuno? Possono esserci persone che sono riuscite a sottrarsi al profluvio ininterrotto ed encomiastico della ricorrenza? Ne dubito proprio, anzi sono quasi sicuro di no. Proprio secondo le sue – oramai un poco datate – intuizioni, la pervasività […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

La Trinità di Dante

Settecentocinquanta anni dopo, i versi di Dante stanno ancora lì a raccontare il mistero dell'amore. Per l'Italia (nave senza nocchiero), per il mistero dell'uomo e per Dio

«“E se tu forse credi ch’io t’inganni,/ fatti ver’ lei, e fatti far credenza/ con le tue mani al lembo d’i tuoi panni./ Pon giù omai, pon giù ogne temenza;/ volgiti in qua e vieni: entra sicuro!”./ E io pur fermo e contra coscïenza./ Quando mi vide star pur fermo e duro,/ turbato un poco […]

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