Danilo Maestosi
A proposito di "Eredità storica e democrazia"

Archeologia o spettacolo?

Carlo Pavolini, archeologo di lungo corso, dedica un bel saggio alla battaglia recente tra valore storico e conoscitivo dei monumenti e il loro uso spettacolare. Spesso assai spregiudicato, in linea con la politica del ministro Franceschini

Varcata la soglia della pensione, Carlo Pavolini, archeologo di lungo corso, una ventina d’anni a dirigere scavi e restauri per la soprintendenza di Roma, continua ad esplorare gli orizzonti della sua professione e le sue mutazioni con ammirevole spirito critico e impegno civile. Un lavoro di analisi concentrato sul complesso scenario di novità introdotte sotto […]

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Francesco Clemente
A proposito di "Processo al nuovo"

Siamo tutti Nuovi?

La politica insegue il presente e annuncia continuamente di volerlo interpretare in modo "nuovo" e così nascono realtà senza progetto, senza passato e senza identità. È la tesi di un saggio di Marco Damilano

Ognuno crea i propri miti, questi si consolidano e scardinarli poi diventa impresa da giganti, forse impraticabile. Quello che è stato confezionato nel nostro recente passato/presente ha le sembianze di un mostro, che rivela un volto ed è nella sostanza l’esatto opposto di quanto appare. Questo reliquiario dinanzi al quale viene a tutti chiesto di […]

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Ilaria Palomba
Catalogo del Novecento

Doppio Truman Capote

«Colazione da Tiffany» di Truman Capote è un romanzo (splendidamente scritto e costruito) nel quale i personaggi non sono mai ciò che appaiono. E anzi inseguono la propria identità fino alla fine

Sul tema dell’identità, della molteplicità delle identità, dei punti di vista, della diffrazione delle esistenze, la letteratura novecentesca ha detto molto. Mi piace però l’idea di confrontare, in questo caso, due autori e due testi radicalmente diversi, dal punto di vista stilistico e contenutistico. Dopo aver parlato di Mario Soldati e del suo Il vero […]

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Valentina Di Cesare
Intervista al critico Antonio Di Grado

Anarchico Leopardi

«Una maggiore attenzione alla “disobbedienza” di Leopardi avrebbe potuto evitare molte aporie dell'anarchismo tradizionale. Come l'inguaribile ottimismo nei confronti della natura umana...»

Dopo la morte di Allende, Marquez affermò che «non è possibile cambiare la forma del mondo senza provocare terremoti della terra». Se a provocare ancora questi necessari terremoti possa o debba essere la parola culturale e la sua testimonianza, bisogna domandarlo a chi è chiamato a svolgere nella società una funzione intellettuale. Indagando più a […]

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Nicola Bottiglieri
A sessant'anni dalla morte

Il Gattopardo oggi

L’Italia di oggi è come la Sicilia del Gattopardo, una piccola realtà che deve inserirsi in una realtà più grande e sconosciuta. E allora perché l'Italia letteraria ha dimenticato di ricordare Tomasi di Lampedusa?

Il 23 luglio 1957 moriva a Roma in Via San Martino della Battaglia 2, a 61 anni, Giuseppe Tomasi, Duca di Palma e Montechiaro, principe di Lampedusa. Aveva lasciato Palermo il 30 maggio per fare nella capitale delle visite mediche specialistiche, perché gli era stato diagnosticato un tumore polmonare, a causa delle mille sigarette fumate […]

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Ilaria Palomba
A proposito di “Grande era onirica”

La vita è sogno?

Nel suo romanzo Marta Zura-Puntaroni perlustra lentamente le varie fasi della «presa di coscienza» della propria incoscienza. Un percorso in cui l'unica realtà è quella del contesto: Siena

Grande era onirica di Marta Zura-Puntaroni (Minimum Fax, 2017, pp. 180, euro 16) è un romanzo di una bellezza devastante. Si tratta di un’autofiction in cui la protagonista, Marta, sperimenta diverse ere oniriche, appunto, attraverso le sostanze che assume. Inizia con il tabacco, poi l’alcol, poi comincia un percorso di catabasi nella chimica. Non si […]

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Giuliana Vitali
A proposito di "Insperati incontri"

Elogio dell’errore

«Occorre tenere vivo l’umanesimo dell’errore. Credo che sia l’errore a produrre conoscenza. Chi ha parlato dell’energia dell’errore, ha colpito nel segno». Incontro con Silvio Perrella. A proposito di parole, città e poesia

Già dalla copertina realizzata da Maurizio Ceccato, si rivela lo spirito del nuovo libro di Silvio Perrella, Insperati incontri (Gaffi ed., 508 pagine, € 23,00): c’è un ombrello capovolto, quasi a voler riparare l’autore, raccogliendo la bellezza delle voci, dei suoni, delle immagini di intellettuali capitati nella sua vita d’improvviso… Silvio Perrella, qual è la […]

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Nicola Fano
Su “Tra il Po, il monte e la marina”

Romagna, Italia

Francesca Da Rimini e Edda Ciano, Giovanni Pascoli e Fellini, Aurelio Saffi e Mussolini, Francesco Baracca e Pantani: Pier Mario Fasanotti in un bel libro racconta i romagnoli. Prototipo perfetto degli italiani

Sanguigni, rissosi, intraprendenti e visionari; ma, soprattutto, borghesi. Sono i romagnoli raccontati dal nostro Pier Mario Fasanotti in un bel libro intitolato Tra il Po, il monte e la marina (“I romagnoli da Artusi a Fellini”) pubblicato da Neri Pozza (304 pagine, 18 euro). Messi così in fila – da Francesca da Rimini fino a […]

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Ilaria Palomba
Catalogo del Novecento

L’identità di Soldati

“Il vero Silvestri" di Mario Soldati è un romanzo che racconta quanto spesso non coincidano l'immagine di sé e quella che gli altri hanno di noi. Come nel miglior Pirandello...

Mario Soldati, scrittore, regista e sceneggiatore, è maestro nella drammaturgia che si colloca, dal punto di vista stilistico, a metà strada tra arcaismo e modernismo. Il vero Silvestri è un romanzo fondamentale sul tema dell’identità, al pari di Uno, nessuno e centomila di Pirandello. La prima e la seconda parte del romanzo affrontano ciascuna un […]

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Nicola Fano
A proposito di "Non è una questione politica”

Partito Berardinelli

Dall'alto del nitore del suo senso critico, Alfonso Berardinelli legge le cose della politica. E spiega che sono governate da «un'ideologia fondata sul pensiero e non sulla realtà»

«Se c’è un posto in cui non vorrei stare è la testa di chi si sente elettore fedele di una Sinistra “prigioniera del proprio passato”. Era così bello questo passato? Quale passato? La rivoluzione sempre alle porte degli anni ’68-’75? O quella fantastica (volevo dire: fantasiosa) chiamata “compromesso storico”, che in condizioni di perdurante Guerra […]

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