Paolo Petroni
Al Teatro India di Roma

A lezione da Goldoni

Piero Maccarinelli, con i (bravi) giovani attori dell'Accademia Silvio D'Amico ha messo in scena "La casa nova" di Carlo Goldoni: uno spettacolo perfetto e "contemporaneo" che dimostra come si potrebbe dare un futuro migliore al nostro teatro

Le smanie di Cecilia e Angiolino per La casa nova, come si intitola la commedia di Carlo Goldoni del 1760 , sono quelle di chi vuole apparire più di quel che è e può, sono quelle della nuova piccola borghesia di bottegai arricchiti che si vergognano del loro passato e cercano i farsi accettare nella […]

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Nicola Fano
Al Teatrino di Via Vittoria di Roma

La mafia esiste

Piero Maccarinelli, con un gruppo di dieci, giovani e bravi attori, porta in scena ”Mafia“, un insospettabile testo politico di Luigi Sturzo. Un dramma d'azione che tende alla dimostrazione di un teorema terribile: mafia e Stato, a volte, coincidono

Bene, riprendiamo da dove eravamo rimasti: dal teatro. Dopo interminabili mesi di buio, le luci si sono accese – per chi scrive – ieri pomeriggio nel Teatrino di Via Vittoria, a Roma, per illuminare un pezzo di storia d’Italia. Illuminare in senso proprio e in senso metaforico: sulla piccola scena – uno studiolo della nobiltà […]

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Agnese Falcarin
Dopo il premio Oscar

La vita che sfuma

Il film che ha dato il secondo Oscar a Anthony Hopkins è tratto da un bellissimo testo teatrale di Florian Zeller (portato in Italia da Piero Maccarinelli): un apologo sulla malattia della memoria. E sulla difficoltà, per tutti, di convivere con la vecchiaia

Un grande appartamento a Londra, una casa borghese con una certa classe e un certo rigore, con i cuscini e le tende abbinate e i quadri alle pareti. È in questo ambiente che ritroviamo Anthony (Anthony Hopkins) seduto tranquillamente nella sua poltrona. È solo, è vecchio ma non ha bisogno di nessuno. Nemmeno di Anne […]

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Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Teatro di passioni

«Il mio consiglio a un esordiente? Di fare teatro solo se veramente non può farne a meno. E di rinunciarci se perseguitato dalla sfortuna»: lezione da Piero Maccarinelli

Nome e cognome: Piero Maccarinelli. Professione: Regista teatrale e ideatore di eventi. Età: 58. Da bambino sognavi di diventare un regista teatrale? No, volevo fare l’architetto o il costruttore. Cosa significa costruire regie e dirigere gli attori? Comunicare contenuti, diventare padre e madre, fratello, sorella o psicanalista. Il tuo film preferito? Tutti i film di Federico […]

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Lidia Lombardi
In scena all'India di Roma

Per un teatro civile

Piero Maccarinelli ha riscoperto e portato in scena “L'Esposizione Universale”, un testo di Luigi Squarzina sulla speculazione edilizia del dopoguerra. E poi dicono che non c'è drammaturgia contemporanea...

Si lamenta spesso quanto il teatro sia povero di nuovi testi, quanto la drammaturgia contemporanea langua di autori. Ma c’è pure il paradosso di un lavoro di settan’anni fa, firmato da un grande regista italiano, vibrante di tematiche politico-sociali mai andato in scena, se non una volta nel 1955 in Polonia. Adesso il Teatro di […]

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Giuliano Compagno
Incontro con l'attore

Di padre in figlio

Emanuele Salce interpreta "Ti ho sposato per allegria" della Ginzburg dal quale il padre trasse un celebre film. «Ma ho sempre cercato la mia misura, in mezzo a narcisismi e super-io»

Di Natalia Ginzburg si ricordano fatti e opere. Le sue ascendenze antifasciste, il calvario del marito torturato e morto in carcere a Roma nel 1944, la sua militanza nella sinistra extra-parlamentare con annesse due scelleratezze (la sua firma sulla brutta lettera aperta anti-Calabresi del 1971 e la sua attiva partecipazione a una campagna innocentista in […]

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Andrea Porcheddu
Debutta “Sarà Giorno“

Gianrico Tedeschi re

Siamo tutti aperti al nuovo teatro, ma non dobbiamo dimenticare i grandi maestri. Gianrico Tedeschi è uno di questi, forse l'ultimo... E a novantatré anni è ancora in scena con la sua classe e la sua modernità

In un’epoca come la nostra, fatta di presentismo disperato e esasperato e di un giovanilismo rivendicato o negato, in cui tutti – non escluso chi scrive – sentono il bisogno di un “ricambio” generazionale, fatto o meno di rottamazioni, bisogna però fermarsi e considerare, almeno per il teatro, anche da una prospettiva diversa, il tempo. […]

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