Adriano Mazzoletti
Ricordando Adriano Mazzoletti

Jazz can never die

Con un verso preso in prestito da Neil Young dedicato al Rock’n Roll e con un suo articolo del 2013 pubblicato su queste pagine, Succedeoggi saluta l’amico e collaboratore scomparso a Roma, storico del jazz e celebre conduttore radiofonico di programmi dedicati a questo genere musicale

Il modo migliore per ricordare Adriano Mazzoletti, profondo conoscitore e grande divulgatore di jazz – scomparso oggi a Roma, alla vigilia del suo 88° compleanno (era nato il 19 giugno 1935) – è riproporre ai nostri lettori un suo articolo apparso sulle nostre pagine 10 anni fa, cioè agli albori di Succedeoggi. Adriano, infatti, aderì […]

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Luca Fortis
Incontro con il sassofonista

Nel mare del ritmo

Parla Filippo Bianchini, uno dei protagonisti del jazz italiano in Europa: «Suonare è come cavalcare una grande onda del mare. Le cose vanno bene e vanno da sole, la musica scorre senza sforzi, non bisogna fare nulla, si sta lì, in equilibrio»

Poche cose come la musica possono esprime i sentimenti che una persona prova o veicolare pensieri e sensazioni. Il jazz è forse una delle espressioni più esplosive della musica. Ne parliamo con il jazzista e sassofonista Filippo Bianchini. Bianchini suona in Italia, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Germania, Finlandia, Stati Uniti e Regno Unito. Ha partecipato […]

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Adriano Mazzoletti
Un libro per Natale

Il jazz negli scatti di Jean-Pierre Leloir

Non solo immagini dei più grandi, ma anche ritmi e melodie di dischi introvabili recuperati dall’immenso archivio del fotografo francese, testimone chiave di un’epoca e di un genere musicale nella Parigi ruggente… Tutto disponibile in un cofanetto edito da Egea

Quando il grande pianista Martial Solal, durante i suoi concerti, presentava un brano dal titolo Leloir est cher, erano molti coloro che si chiedevano se cher era riferito al fatto che Jean-Pierre fosse particolarmente amato, oppure notevolmente costoso. Conoscendo bene quanto Martial fosse un fine umorista, era prevedibile che quel “caro” si riferisse al fatto […]

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Loretto Rafanelli
Piccioni e il nostro tempo in un libro-intervista

Un ‘900 da Leone

La letteratura, i poeti, i critici, gli scrittori e le scrittrici, gli artisti, i Maestri e gli Amici, la famiglia, la musica, gli aneddoti, il giornalismo, la Rai. Il grande critico si racconta a Silvia Zoppi Garampi e al figlio Giovanni. E ne viene fuori un memorabile e indispensabile vademecum

Sono un estimatore di Leone Piccioni e rimpiango di non avere letto tutti i suoi libri, che sono tanti e disseminati nel tempo. Il perché di questa attenzione è molto semplice da dire: i suoi interventi critici sono mossi da intuizioni che situano il lettore in scenari nuovi, ha una scrittura fresca e leggibile, scevra […]

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Filippo La Porta
In memoria di un intellettuale atipico

Storia di un italiano

Ricordo di Giampiero Rubei, animatore del jazz romano: una gioventù di estrema destra e una maturità da cosmopolita delle passioni. Pieno di contraddizioni

Ho conosciuto Giampiero Rubei, uno degli artefici del jazz a Roma, 10 anni fa parlando di Celine (su cui organizzammo insieme una serata al festival di Villa Celimontana), autore maledetto, scandaloso,  populista, terminale, immenso, a volte ripugnante, autolesionista. Irriducibile a ideologie e schieramenti, e che entrambi amavamo (accanto, ma per me decisamente meno, a Drieu La Rochelle). […]

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Silvio Perrella
Grande concerto a Milano

La musica scura

Al Blue Note è tornata Joyce Moreno. La grande artista brasiliana ha riscaldato la nostalgia dei classici: e il pubblico - come sempre - è stato tutto per lei

Per l’appassionato di musica jazz di passaggio a Milano, una visita al Blue Note è d’obbligo. Una volta si andava al Capolinea; ci s’andava in tram con il 19, seguendo attraverso il finestrino lo scorrere del Naviglio. Il Blue Note si trova in via Borsieri, in quel quartiere chiamato Isola dove salgono alti dei nuovi […]

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Adriano Mazzoletti
Da domani al Parco della Musica di Roma

Conversazioni in jazz

Affidato a Kenny Barron e a Dave Holland il concerto di apertura del festival romano. Due grandi nomi che insieme agli altri appuntamenti in programma confermano un'inversione di tendenza: dare al jazz quel che è del jazz. Come a “Umbria Jazz Winter” (dal 27 dicembre) dove si celebreranno i 50 anni di “A Love Supreme”

L’estate appena trascorsa ci aveva gettato nello sconforto, ai maggiori festival e rassegne dedicate al jazz la presenza di complessi rock, pop oltre a esponenti della canzone, della musica leggera e del varietà, erano a volte in maggioranza rispetto ai musicisti jazz. Anche il festival svizzero di Ascona, che per anni era stato il baluardo […]

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