Domenico Calcaterra
Un lungo saggio su Garboli e Calvino

Ritratto per due

Analisi in parallelo della malattia (e del gioco) della scrittura in Cesare Garboli e Italo Calvino. Due grandi intellettuali che molti hanno letto in contrapposizione. Ma vediamo perché questo è solo un pregiudizio sbagliato

Sono passati dieci anni esatti dalla morte di Cesare Garboli. Modello spesso frainteso (lo ricordava a ragione sulle pagine del «Foglio» Matteo Marchesini, qualche settimana fa) e per molti critici, giovani e non, eletto a santo protettore per lo scarico di coscienza della somma tentazione dell’arte, della seduzione di “fare romanzo” (non ultimo per ragioni […]

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Domenico Calcaterra
Il nuovo libro dell'autore de "La lucina"

Il caso è un romanzo

Un clochard e una ragazza: storia di un rapporto che nasce senza ragioni e senza ragioni finisce. È "Fiaba d'amore" di Antonio Moresco, il tentativo, non sempre riuscito, di scardinare le regole della ragione

Più che all’economica visione della fiaba come condensazione di un destino in una «sintesi di fatti» (così per Calvino), la Fiaba d’amore di Antonio Moresco (Mondadori, 2014) ci riporta alla definizione che (non ricordo più dove) ne diede Bufalino, come unione di un incantesimo con uno spavento. Ancora una storia paradigmatica (cos’era La lucina, se […]

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Paolo Bonari
Alla riscoperta di un grande

Sillabando Parise

Sono passati trent'anni dai “Sillabari“. Fu una piccola grande rivoluzione tra poesia e narrativa: un azzardo subito cancellato dalla routine editoriale. Un motivo in più per tornare a parlarne

Nel 1984, il primo si unì al secondo e furono i Sillabari, finalmente: l’opera di Parise accedeva alla discussione critica, perché il suo era un libro vero e proprio, e quelle prose difficilmente etichettabili che era stato possibile apprezzare, sulle pagine del Corriere della Sera, erano letteratura, nonostante la via per raggiungere quell’altitudine, per guadagnarsi […]

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Filippo La Porta
Tra cinema e letteratura

La commedia globale

Rapidità, leggerezza, esattezza, visibilità, molteplicità: ecco gli elementi che rendono "Smetto quando voglio" un prodotto perfettamente italiano e pienamente in linea con le leggi del mercato internazionale. Seguendo la lezione di Calvino...

In un film italiano in circolazione – Smetto quando voglio, di Sydney Sibilia – c’è una istantanea della crisi più fulminante di tanti libri di sociologia. Quando il proprietario di un’autodemolizione chiede a un giovane in cerca di impiego alcune informazioni su esperienze precedenti, lui risponde: «Beh, ho avuto un’aspra diatriba legale…». Da una frase […]

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Domenico Calcaterra
Una (bella) disputa critica

Volponi & Calvino

Oggi il romanziere di "Memoriale" avrebbe compiuto novant'anni. Ci piace ricordarlo come un nevrotico calviniano. Tutto il contrario di come lo ha letto il grande critico Alfonso Berardinelli. Sbagliando di grosso, per una volta...

Capace, a ogni sua prova, di rivoltare tutto, forzare al limite (come in un esperimento) le condizioni di un serrato corpo a corpo con se stesso e con il proprio tempo, Paolo Volponi, avrebbe compiuto novant’anni il 6 febbraio. Stupisce quanto poco adesso sia letto: forse perché lo si considera, a torto, imbozzolato in una […]

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Silvio Perrella
Tempo di partire

L’arte del viaggio

Vivere è come attraversare un ponte, che sia quello di Brooklyn o quello sull'Oreto a Palermo: occorre andare, rischiando anche di cadere. La riflessione di un critico letterario sui rapporti tra viaggio e scrittura

I rapporti tra il viaggio e la scrittura? È un tema ampio, se non lo si circoscrive si rischia di essere generici. Conviene  dunque partire da se stessi, dalle proprie esperienze. Posso dire di essere un viaggiatore? In parte sì, perché sono attratto dal movimento e non mi scarseggia quella che potremmo chiamare la curiosità di […]

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Domenico Calcaterra
Il nuovo libro di Antonio Moresco

Il ritorno di Palomar

Ne "La lucina", lo scrittore racconta il peso insostenibile della solitudine prima della morte. Così, come all'eroe di Calvino, al protagonista di questo racconto non resta che assistere alla violenza cieca della natura

Non si fa fatica a comprendere perché Antonio Moresco consideri La lucina (Mondadori, 2013), come scrive nella Lettera all’editore, non il suo libro più significativo, ma senza dubbio quello dal sapore più inequivocabilmente testamentario, come si trattasse della «scatola nera» di tutta la sua esistenza che, nel suo caso, equivale a dire della sua letteratura; […]

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Nicola Fano
Pensieri (a freddo) su un grande artista

I romanzi di Jannacci

Le sue canzoni raccontavano storie e hanno coltivato l'immaginario popolare del secondo Novecento così come la letturara aveva fatto nell'Ottocento e la poesia nel primo Novecento. Un autore tra Calvino e García Márquez. Ecco che cosa abbiamo perso davvero

In morte di Enzo Jannacci è stato scritto di tutto, tranne la cosa più “scandalosa” per la cultura italiana: che era un romanziere. Forse uno dei nostri maggiori romanzieri del dopoguerra. Nel secondo Novecento il romanzo ha perso i connotati del canone ottocentesco ed è diventato un’altra cosa. È diventato un contenitore di storie slegato, […]

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