Nicola Fano
In margine alla morte del grande regista

Ricordare Peter Brook

Shakespeare, spiritualità, vuoto: sono le tre parole chiave del teatro di Peter Brook. Ecco perché occorre ricordarlo: da lui e dalla sua lezione bisogna ripartire per dare ancora un senso al teatro

Peter Brook ha insegnato qualcosa al teatro anche con la sua morte. Questa circostanza è propria dei grandi la cui “improvvisa” assenza (è sempre improvvisa, la morte, anche se sopraggiunge a 97 anni) impone riflessioni, analisi, considerazioni necessarie; come a ricapitolare quale strada ci aspetta a partire da ciò che è stato. Quel che è […]

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Nicola Fano
La scomparsa di un magnifico attore

Per Sergio Fantoni

Da Visconti a Ronconi a Strehler, passando per Hollywood: la parabola di Sergio Fantoni è stata quella di un grande interprete dotato di misura, altruismo ed eleganza. Perché prima di tutto è stato un uomo speciale

Sergio Fantoni era un attore, un magnifico attore per formazione, cultura e vocazione. È morto nel pomeriggio di venerdì in seguito a uno stupido incidente domestico, aveva 89 anni, ne avrebbe chiusi novanta la prossima estate. Chiunque abbia amato il teatro dagli anni Sessanta del secolo scorso in poi lo ricorderà bello e carismatico: mai […]

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Alessandra Pratesi
Visto al Teatro Argentina di Roma

A lezione da Strehler

Perché l'Arlecchino di Strehler/Goldoni continua a catturare il pubblico dopo oltre settant'anni? Il passaggio di consegne da Ferruccio Soleri a Enrico Bonavera è l'occasione per tornare a riflettere su questa lezione di teatro

«Il Libro del Teatro mi fa conoscere con quali colori si debban rappresentar sulle scene i caratteri, le passioni, gli avvenimenti, che nel Libro del Mondo si leggono». Da quando ragionava sul teatro nella Prefazione alla prima raccolta delle sue commedie (1750), ne ha fatta di strada Carlo Goldoni. Oggi è l’autore di teatro italiano […]

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Nicola Fano
Una memoria fra teatro e società

Autobiografia del ’78

16 marzo 1978, Aldo Moro viene rapito e la sua scorta trucidata, Giorgio Strehler prova "La Tempesta" di Shakespeare: quando uno spettacolo può racchiudere l'incubo di un'epoca e il segno che questa lascerà sul futuro

Quarant’anni fa, quando rapirono Aldo Moro – il 16 marzo del 1978 – ero all’università, come ogni mattina. Con due o tre amici andavamo sempre a prendere il caffè al bar sotto il Rettorato, alla Sapienza di Roma: ci trovavo una ragazza che faceva la bibliotecaria all’Alessandrina che mi piaceva, così avevo convinto i miei […]

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Angela Di Maso
Ritratto d'artista

La passione, a teatro

Intervista sui generis a Cristina Donadio: «Se il teatro scomparisse, l'umanità scomparirebbe un attimo dopo. Ma per salvarci servono rispetto e coerenza verso se stessi»

Nome e cognome: Cristina Donadio. Professione: Vivere con coerenza accettando con un sorriso l’incoerenza di certi momenti “storti”, come donna prima e come attrice poi. Età: Diciotto, no?! Da bambina sognavi di fare l’attrice? Se saltare sul tavolo a 7 anni per improvvisare storie da raccontare a mio nonno può essere un segnale, allora sì, sognavo proprio di […]

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Laura Novelli
In scena al Vascello

Tempesta di ormoni

"La tempesta" diretta (e interpretata) da Valerio Binasco è un omaggio (con qualche lungaggine di troppo) alla modernità di Shakespeare, alla sua capacità di mettere a confronto giovani e vecchi

Di cosa ci parla oggi un dramma romanzesco come La Tempesta di Shakespeare? Come può una storia di magia e di esotica ricerca dello stato di natura risultare nostra contemporanea? Attraverso quali canali la vicenda del diseredato Prospero e di sua figlia Miranda può affascinare e nutrire la coscienza moderna? Sembra prendere le mosse da […]

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Nicola Fano
Un libro di Skira dietro le quinte di un maestro

Il teatro di piombo

Giorgio Strehler mise in scena la “Tempesta“ di Shakespeare all'inizio del 1978 proprio durante la prigionia di Moro. La pubblicazione del diario di quel lavoro, dimostra come la realtà riuscì a invadere il palcoscenico. Trasformandolo

Nel 1978 Giorgio Strehler mise in scena quello che probabilmente è lo spettacolo più bello della sua maturità: La tempesta di Shakespeare nella splendida traduzione di Agostino Lombardo. Lo spettacolo (in scena Tino Carraro faceva Prospero e Giulia Lazzarini volteggiava nell’aria, tirata su e giù da una solida corda, come Ariel) debuttò a Milano all’inizio […]

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