A sessant'anni dalla morte
Moriva a Bologna il 18 giugno del 1964, uno dei più grandi artisti del Ventesimo secolo. Oggi a Bologna Marilena Pasquali, fondatrice e presidente del Centro Studi Giorgio Morandi, sua massima studiosa, racconterà gli ultimi anni di vita e l'estrema stagione artistica del Maestro
Sessant’anni fa, il 18 giugno 1964, moriva Giorgio Morandi, uno dei più grandi artisti del ventesimo secolo. Per ricordarne la figura e la sua estrema, altissima stagione artistica, Marilena Pasquali racconterà gli ultimi anni di vita di Morandi, tra il 1960 e il 1964, le circostanze della sua scomparsa e le reazioni che si registrarono […]
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Al Palazzo Reale di Milano
Una delle maggiori studiose dell'opera di Giorgio Morandi analizza la grande mostra milanese. Spesso l'impostazione critica è convincente, ma l'illuminazione e certe opere lasciate senza contesto penalizzano il grande maestro bolognese
Qualche giorno fa ho visto a Milano l’imponente mostra antologica di Giorgio Morandi, allestita al piano nobile di Palazzo Reale per la cura critica di Maria Cristina Bandera. L’ho visitata con molta attenzione, un po’ perché studio da quarant’anni questo artista grandissimo, uno tra i maestri assoluti del XX secolo, e un po’ perché credo […]
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A proposito di "io, testimone"
Marilena Pasquali, massima autorità morandiana, racconta la storia della nascita e della morte del Museo Morandi a Bologna. Una tipica storia italiana, in cui l'arte e la cultura da risorsa identitaria diventano un intralcio agli affari e alla politica
«Che cosa è successo a questa città (Bologna, ndr), che cosa le abbiamo fatto per farla cambiare tanto, per trasformarla in una sonnolenta, distratta, indifferente città uguale a tutte le altre?». Trovo questa considerazione amara e dolente, per altro scritta tra parentesi, in un libro di Marilena Pasquali (io, testimone, Noèdizioni, 136 pagine, s.i.p.) che […]
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Al Museo della Città di Pienza
Burri, Morandi, Guttuso, Maccari e tanti altri: un percorso nell'arte del Novecento finisce per ritrarre anche il critico che scelse queste opere per viverci accanto e trarne fonte di ispirazione (e amicizia): Leone Piccioni
Entrando a visitare la mostra della collezione di Leone Piccioni, Da Morandi a Burri, “Mio vanto, mio patrimonio” – in corso al Museo della Città di Pienza fino al 10 gennaio 2021 – ho provato ad astrarmi, a pensare di non saperne nulla. L’idea che ho tratto dalle scelte di quei quadri ha delineato in […]
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Pubblicato l'epistolario tra l'artista e il critico
Nelle lettere tra Giorgio Morandi e Leone Piccioni c'è quasi il romanzo di una passione comune per la creazione artistica e la sua possibilità di trasfigurare la realtà. Un grimaldello per entrare nel laboratorio del Maestro e del suo giovane ammiratore
Caro Morandi… Caro Piccioni… Che bello tornare a sfogliare questo epistolario di mezzo secolo fa, riportato in un prezioso libello, appena pubblicato dalla casa editrice toscana gli Ori (64 pagine, 20 euro) che rischia di scivolar via sommerso dall’eccesso di uscite, costrette in lista d’attesa dalla prima fase della pandemia. Che bello rivivere quel curioso […]
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Periscopio (globale)
In che misura le figure umane di Paul Cézanne influenzarono le nature morte di Giorgio Morandi? La risposta è in una bella mostra alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, in Emilia
L’occasione è ghiotta e l’accostamento, per quanto possa sembrare a prima vista audace, di grande interesse. Sto parlando della mostra “Da Cézanne a Morandi. La pittura è essenziale”, allestita alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, fra Reggio Emilia e Parma, mostra che merita una visita attenta. Anzitutto, l’occasione. Che è poi quella dell’arrivo […]
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Rivoluzione a Valle Giulia
Cambia nome, cambia percorso espositivo, perde la connotazione verticale cronologica in favore di un allestimento orizzontale a effetto: è la nuova vita della Galleria Nazionale d'arte moderna di Roma targata Cristiana Collu. Funzionerà?
Gnam. Scompare il vecchio logo attribuito da anni al padiglione primo Novecento di Cesare Bazzani di fronte alle scalinate di villa Borghese. Facile da iscrivere in un titolo di giornale e da riconoscere perché ti ricordava un verso da fumetto. Un agenzia di comunicazione, pagata chissà quanto, lo ha compresso a Gn, mutilazione che ora […]
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L'elzeviro secco
Quando il male ci soverchia, non vediamo che la tela del ricamo rovesciata. Non possiamo comprendere tutto, ma ci sono alcune decisive evidenze che ci salvano, dovrebbero salvarci: basta chiedere aiuto ai classici
Soltanto nelle idee dimora l’Essere. È una dimensione trascendente rispetto a quella del semplice vivere. L’ontologia platonica si presenta dualistica nelle cervella, comprensiva di due piani concettuali, quello delle realtà sensibili e quello delle idee, tra i quali sussiste una differenza cosiddetta “ontologica”, incolmabile e costitutiva della loro stessa natura. Il buon realista Aristotele, suo […]
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L'ezleviro secco
Viviamo un'epoca dominata da oggetti che sembrano vivere di vita propria: ma uno smartphone ci aggredisce senza conquistare il valore trascendentale delle bottiglie di Giorgio Morandi
Viviamo un’epoca oggettivante. Siamo assediati da questioni e cure, sollecitudini legate alle cose. Gli oggetti non sono più utili, ma aggressivi a fronte di una chiara pretesa di dominio: hanno una vita a sé stante, vita però battagliera, vita altresì dinamica, accelerata dal senso di frustrazione che la loro stessa presenza suscita. Mi è capitato […]
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“Burri e altri amici” di Leone Piccioni
Le invenzioni di Burri, il realismo di Guttuso, la scontrosità di Manzù, il riserbo di Morandi, la poesia di Marcucci. Artisti formalmente e caratterialmente diversi tra loro, ma che il critico accosta nella sua ideale galleria per l’autenticità del loro fare
Anche se non l’ho mai conosciuto, Leone Piccioni ha attraversato la mia vita fin da quand’ero molto piccolo. Ricordo con particolare intensità e nitidezza le sue apparizioni televisive che costellavano le serate della mia infanzia, alcuni frammenti di quella straordinaria trasmissione culturale che fu l’Approdo che i miei genitori si trovavano stranamente talvolta a guardare. […]
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