Tina Pane
Una mostra post-Expo

Mangiare è un’arte?

Nelle sale del Convento di San Domenico Maggiore, una mostra fatta di immagini come di odori, ripercorre il rapporto tra cibo e cultura, nei secoli, a Napoli

Si chiama Magna, e non è inteso come grande, ma come voce del napoletano magnare, mangiare. Se poi ci mettiamo l’accento diventa ‘o mmagnà, l’atto del mangiare e quindi per estensione il cibo, parola che in dialetto è espressa con un verbo e non con un sostantivo. Magna è una mostra interattiva dedicata al tema […]

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Danilo Maestosi
Una bella mostra a Roma

La tavola imperiale

All'Ara Pacis non perdetevi un lungo percorso nei rapporti tra l'Impero Romano e il cibo. Dalle peripezie globali del grano al prezzo del pesce da scoglio. Duemila anni fa.

Roma verso Expo. Il logo inserito in sopratestata fa prevedere il peggio: una delle tante inflazionate manifestazioni d’occasione sul tema del cibo realizzate per sfruttare anche in periferia i richiami della fiera milanese, e figurare in qualche modo nel cast. Invece, la mostra Nutrire l’impero, confezionata dalle soprintendenze archeologiche di Roma e di Pompei e […]

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Pier Mario Fasanotti 
Consigli per gli acquisti

Dio era un fumatore

Intelligenza, ironia, logica, comicità, provocazione nelle 22 riflessioni di Ermanno Cavazzoni. Milano al tempo dell'Expo è lo spunto della raccolta di racconti edita per l'occasione da Sellerio. Poi le pagine documentatissime di Scurati dedicate a Leone Ginzburg

L’errore – Miscelate intelligenza, ironia, logica, comicità, provocazione: ecco il profilo di uno dei più arguti scrittori, Ermanno Cavazzoni. Ha riunito in un libro 22 riflessioni che non sono veri e propri racconti, ma possono essere letti come tali. O, se volete, come elzeviri (Il pensatore solitario, Guanda, 172 pagine, 15 euro). Tra i più […]

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Lidia Lombardi
Opere da tutto il mondo fino al 19 luglio

Il sapere di Leonardo

Imperdibile mostra a Palazzo Reale di Milano, omaggio della città dell’Expo al più grande artista che la abitò e la amò. Dal “Paesaggio, 5 agosto 1473” a un disegno della serie dei “Diluvi”, l’alfa e l’omega di un percorso intellettuale

Leonardo da Vinci fece e rifece il suo dipinto più famoso, La Gioconda, dal 1503 al 1515-‘16. Vale a dire da quando aveva cinquant’anni alla vigilia della morte, datata 1519. Oltre due lustri, durante i quali procedette il suo impegno di scienziato, di curioso della natura. E infatti La Gioconda tanto intriga e ha intrigato […]

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Teresa Maresca
La “Rondanini” alla ribalta per l'Expo

Quella Pietà non è incompiuta

È convincente la lettura che Henry Moore fece dell'opera di Michelangelo, da sempre considerata “sbozzata e non finita”. Secondo lo scultore inglese vi si può leggere un mutato stato d'animo e una grande libertà creativa

In occasione dell’Expo La pietà Rondanini di Michelangelo ha trovato una nuova e più ampia collocazione, sempre al Castello Sforzesco, ma nel restaurato Ospedale Spagnolo del Castello. Mi sembra una buona occasione, anche per chi l’ha già vista, quella di tornare e prendersi un po’ di tempo per considerare questa grande opera incompiuta, che anche […]

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Pier Mario Fasanotti
La corruzione da Babilonia al Mose

Piccoli e grandi travèt della tangente

Giulio Cesare era un ladro, Demostene si sporcò le mani con un'Olimpiade e anche se Croce sosteneva che i corrotti non sono materia da storici, una frase di Rabelais rende quelli del passato quanto mai attuali: «Il vizio lo chiamano virtù, la cattiveria bontà, il tradimento lealtà, il ladrocinio liberalità; rapina è il loro motto: e tutto questo lo fanno con sovrana e irrefutabile autorità»...

Prima Milano (Expo), poi Venezia (Mose). La corruzione dilaga e si trasforma in una grande sberla sulle guance di milioni di italiani perbene. Crea nausea e imbarazzo. Ricordo (scusate il riferimento biografico) che qualche anno fa mi trovavo a Lisbona, che considero una delle più affascinanti città europee (dopo Roma, ovviamente). Ebbene, nella piazza di […]

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