Flavio Fusi
La morte dello statista

L’uomo dei sogni

Ritratto di Mikhail Gorbaciov, l'ultimo illuminista che ha tentato di riformare il comunismo. Voleva rimettere in piedi un gigante morente ma in patria non lo seguirono e in Occidente, alla fine, gli preferirono Ieltsin: ecco perché oggi l'Ucraina è insanguinata

Nel tramonto, la scritta “Perestroika” in gigantesche lettere rosse luminose sfolgorava sul piano più alto dell’edificio di fronte. Machackalà, Caucaso settentrionale: ultima fermata prima della Cecenia in fiamme. Dalla lontana capitale, le parole del sogno erano arrivate fino a questa estrema periferia dell’impero. Riforme, ricostruzione, critica, trasparenza: ogni popolo traduceva a suo modo il vento […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Gerontocrazia globale

Trump (e Biden) negli Usa, Putin in Russia, Erdogan in Turchia, per non parlare dei leader cinesi dai capelli tinti: il mondo odia gli anziani ma poi riserva loro i posti chiave del potere. Quando toccherà alle prossime generazioni?

Prima ancora che dalle inesorabili ragioni della  storia, l’antica Unione Sovietica fu letteralmente “affossata” da una fulminea morìa di vegliardi al potere. La serie maledetta inizia nel lontano novembre dell’82, quando muore a 76 anni Leonid Il’ic Breznev, che già da tempo  i cittadini sovietici chiamano amabilmente “la salma”. Il successore designato, Yurij Vladimirovic Andropov, […]

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Angela Maria Salvatore
Futurismo e Urss: un libro di Gino Agnese

Il vero rivoluzionario

La vicenda è di per sé appassionante, ma lo diventa ancor di più attraverso l'avvincente e documentata ricostruzione dell’incontro segreto a Parigi tra Marinetti e Majakovskij nel 1925, a tutti gli effetti un “giallo politico”. L’autore è un esperto della materia, avendo anche dedicato al padre del Futurismo una corposa biografia

Il Futurismo fu un’estetica che raggiunse ogni campo. Non soltanto la pittura e la scultura, ma la poesia, il teatro, la musica, l’architettura, l’arte grafica e persino la moda, il vestiario. La stilista Laura Biagiotti confessò di ispirarsi ai quadri di Balla, il futurista fiorentino Thayath fu l’inventore della tuta. Al tempo stesso il Futurismo […]

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Jolanda Bufalini
A proposito di “Quando c’era l’Urss”

Il corpo dei soviet

Gian Piero Piretto racconta «70 anni di storia culturale sovietica», dal culto di Lenin contestato da Malevic a Raissa Gorbaciova che a Parigi voleva vedere Picasso: una linea di frattura costante fra i le avanguardie e il potere

La scomparsa e la canonizzazione del corpo di Lenin era iniziata ancor prima della morte: le fotografie di Vladimir Ilič malato, sulla poltrona a ruote, lo sguardo fisso, le gambe e le braccia abbandonate, non furono pubblicate fino al 1989. Negli ultimi mesi, dai giornali sovietici erano sparite del tutto le notizie relative alla sua […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Una donna può tutto”

Le streghe di Stalin

Ritanna Armeni ha raccontato la storia di Marina Raskova e delle donne aviatrici che, durante la Seconda guerra mondiale, frenarono l'avanzata dei nazisti verso Mosca

Che Josip Stalin sia stato alfiere dell’emancipazione femminile è semplicemente ridicolo pensarlo. Lo stesso vale per altri leader europei e mondiali. Esiste tuttavia un episodio, durante la seconda guerra mondiale che pone il “piccolo padre” della nazione russa (allora sovietica, ed estremamente ampia come territorio) come fautore (involontario) di una “certa emancipazione” delle donne, comunque […]

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Fabrizio Coscia
Ancora sul libro di Adelphi

Ossessione Majakovskij

Il romanzo-inchiesta di Serena VItale sul grande poeta russo ruota intorno a una domanda cruciale: perché ci si è ucciso? Delusione politica, delusione poetica o delusione d'amore?

«A tutti. Non incolpate nessuno della mia morte e, per piacere, non fate pettegolezzi». Come farà Cesare Pavese vent’anni dopo («Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi»), il poeta russo Vladimir Majakovskij, prima di spararsi un colpo al cuore, la mattina del 14 aprile 1930, lasciò scritto un biglietto […]

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Gianni Cerasuolo
Un libro di Giuseppe Ottomano e Igor Timohin

Il volo nel buio

Un bel libro ripropone la terribile parabola di Vladimir Jascenko, ragazzo sognatore, grande campione di salto in alto e infine "ucciso" dal regime sovietico in quanto «borghese individualista»

Per certi versi sono stati molto simili nella loro breve vita Vladimir Vysockij e Vladimir Jascenko. Il primo attore del teatro Taganka e di Jurij Ljubimov, cantautore ripreso da Branduardi, Finardi, Guccini che lo illustrarono in un Premio Tenco del ’93, compagno di Marina Vlady  e noto ubriacone; il secondo, atleta, primatista del mondo di […]

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