“Le belle lettere” di Marino Biondi
Vita e letteratura è il binomio che unisce il percorso intellettuale e umano dei due critici a cui lo studioso fiorentino dedica due “portrait littéraire” carichi di ammirazione ed emozione. Raccontando come hanno segnato la storia della cultura e della letteratura italiana del ‘900
Il dittico di ritratti, sul modello francese del portrait littéraire, a opera di Marino Biondi, Le belle lettere. Carlo Bo e Leone Piccioni. Maestri e Amici (Helicon, pp. 152, 12 euro), intende ricordare «con ammirazione, e comprensibile emozione» due figure che hanno segnato la storia della cultura e della letteratura italiana del Novecento e, particolarmente, la vicenda […]
continua »
Al Museo della Città di Pienza
Burri, Morandi, Guttuso, Maccari e tanti altri: un percorso nell'arte del Novecento finisce per ritrarre anche il critico che scelse queste opere per viverci accanto e trarne fonte di ispirazione (e amicizia): Leone Piccioni
Entrando a visitare la mostra della collezione di Leone Piccioni, Da Morandi a Burri, “Mio vanto, mio patrimonio” – in corso al Museo della Città di Pienza fino al 10 gennaio 2021 – ho provato ad astrarmi, a pensare di non saperne nulla. L’idea che ho tratto dalle scelte di quei quadri ha delineato in […]
continua »
Giulio Cattaneo a dieci anni dalla morte
Ricordo di un fine scrittore e critico letterario. Amico fraterno di Leone Piccioni, condivise con lui i maestri, gli amici e quarant'anni di lavoro in Rai. Sapiente autore di biografie (su Ferdinando Tartaglia e Federico II di Svevia), resta memorabile il suo ritratto di Carlo Emilio Gadda
In Italia la biografia non è mai stato un genere troppo praticato, al di là di un indiscusso maestro quale è oggi Pietro Citati; i grandi ritrattisti appartengono alla tradizione anglosassone. A quella cultura letteraria sembra ispirarsi uno dei tratti narrativi di Giulio Cattaneo, fine scrittore, critico letterario nato a Firenze nel 1925 e scomparso […]
continua »
Pubblicato l'epistolario tra l'artista e il critico
Nelle lettere tra Giorgio Morandi e Leone Piccioni c'è quasi il romanzo di una passione comune per la creazione artistica e la sua possibilità di trasfigurare la realtà. Un grimaldello per entrare nel laboratorio del Maestro e del suo giovane ammiratore
Caro Morandi… Caro Piccioni… Che bello tornare a sfogliare questo epistolario di mezzo secolo fa, riportato in un prezioso libello, appena pubblicato dalla casa editrice toscana gli Ori (64 pagine, 20 euro) che rischia di scivolar via sommerso dall’eccesso di uscite, costrette in lista d’attesa dalla prima fase della pandemia. Che bello rivivere quel curioso […]
continua »
Ricordo di un Maestro
Rievocava di recente i tempi d'oro del Premio Estense, condivisi con amici a cui lo accomunava soprattutto il modo di sentire il mondo: la convinzione che l'umanesimo «viene prima di ogni altra sapienza»
«Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io…». L’ultima volta che sono andato a trovarlo, in luglio, ricordava con nostalgia gli anni trascorsi in meravigliosa intesa con gli amici Leone e Carlo. Gli anni del prestigioso Premio Estense, quando, schierati nella giuria, appunto Zavoli, Piccioni e Bo, con magica sintonia andavano dritti al punto sulla […]
continua »
Ceppo: la lecture di Marta Morazzoni
Per la scrittrice, vincitrice del Premio Ceppo “Leone Piccioni Vita e Letteratura”, il fascino di un grande autore non sta tanto nel tema che racconta, ma nel suo stile, nella forma. Nella sua esperienza l’ascolto della voce altrui è il modo per trovare la propria. In lei il richiamo a inventare si è nutrito di Proust
Oggi, giovedì 23 luglio alle 18,30 a Palazzo Fabroni a Pistoia (via Sant’Andrea 18), nella cerimonia conclusiva della 64° edizione del Premio Internazionale Ceppo dedicato al racconto, Marta Morazzoni, vincitrice del Ceppo “Leone Piccioni vita e letteratura”, oltre a presentare il suo libro di racconti “Il dono di Arianna” (Guanda), terrà la prima delle conferenze […]
continua »
A cinquant’anni da Ungaretti /1
Guardare le cose del mondo affidandosi alla purezza di una ispirazione che riguarda da vicino tutti i viventi. Ecco allora che «una parola non logorata dall’uso improprio, ma trovata con fatica e senza illusioni si fa “delirante fermento”», poesia...
Succedeoggi celebra i 50 anni dalla morte di Giuseppe Ungaretti tornando a presentare ai sui lettori un’“esclusiva”: un brano tratto dal libro “Ungaretti e il Porto Sepolto”, che Leone Piccioni, allievo di Ungaretti e curatore di tutta la sua opera poetica, scrisse per le nostre edizioni nel centenario de “Il Porto sepolto”. Le righe che […]
continua »
Leone Piccioni a due anni dalla morte
Un lettore rigoroso e partecipe, che usava gli strumenti della ragione e dell’emozione. Così lo ricorda Marta Morazzoni, notando come per il critico letterario l’aver amato e ascoltato musica abbia avuto un grande peso nel suo lavoro rendendolo unico
Due anni fa moriva Leone Piccioni. Collaboratore della prima ora di Succedeoggi, è stato un nostro nume tutelare. Lo vogliamo ricordare con la testimonianza di Marta Morazzoni tenuta al convegno “Leone Piccioni – Una vita per la letteratura” che si è svolto all’Archivio Centrale dello Stato a Roma nel maggio 2019. Gli atti del convegno […]
continua »
“Consegnati al silenzio” di Paolo F. Iacuzzi
Vita, sentimenti, memorie, dolori, malattia, afasie, segreti. Mischiati, ingarbugliati, chiariti. È complessa la nuova raccolta del poeta pistoiese. Certo una prova di maturità poetica, tutta tesa a «scavare paesaggi individuali e collettivi». Così l’autore da singolo si fa doppio che si fa singolo…
Il poeta Paolo Fabrizio Iacuzzi, dopo sei raccolte tra il 1996 e il 2018, offre ai lettori una nuova prova di maturità poetica con questo volume dal titolo emblematico: Consegnati al silenzio. Lo pubblica Bompiani, e questo ci permette di dire del recente importante impegno di questo editore rispetto alla poesia, con la nascita della collana […]
continua »
In mostra a Forte dei Marmi, a Villa Bertelli
La collezione del critico con numerose importanti opere trasmette lo spirito con cui è stata nel tempo costituita: «l’amore per il bello e per la cultura, l’impulso per la condivisione delle arti e della conoscenza, le affinità elettive che legano il critico ai pittori, poeti, intellettuali suoi amici»
La figura del collezionista è sempre stata determinante nella storia dell’arte e nella formazione dei musei, sia per il lavoro di raccolta e individuazione di oggetti e opere che provenivano dalle migliori scuole di artigiani, dai più valenti artisti, sia per aver indirizzato, anticipato, in qualche modo costruito il gusto delle generazioni che ne accoglievano […]
continua »