26
aprile
2024

letture

Ilaria Palomba
«Ferite profonde forse guaribili»

Gli ultimi fratelli

Andrea Bocchia esordisce nel romanzo raccontando una periferia squassata dove la solidarietà tra derelitti è l'ultima frontiera. Con la musica dei Genesis sullo sfondo

Ferite profonde forse guaribili (Alter Ego, 2015, pp. 312, 15 euro), esordio di Andrea Bocchia, è un romanzo bukowskiano che parla dell’oggi senza esibizionismo giornalistico, i cui personaggi vivono la propria condizione di outsider in modo naturale, senza rendersi conto di esserlo. Scritto con un linguaggio moderno senza lirismi o ammiccamenti letterari, a metà strada […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Radiografie del tempo

Alla scoperta di Annie Ernaux, autrice che evita ogni concessione alla facilità della scrittura (e della lettura). E che l'editore Gallimard celebra con un volume intitolato "Scrivere la vita”

“Écrire la vie”, scrivere la vita, sembra un progetto di una difficoltà insuperabile, di quelli che fanno tremare le vene. Quando poi diventa il progetto dell’intera vita di uno scrittore, il titolo con il quale il tuo editore (in questo caso, Gallimard) decide di sintetizzare tutta la tua attività creativa, non puoi sottrarti al confronto, […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Il plancton di Tacito

In tempi di rincorsa affannata al successo, soprattutto economico (anche se drogato), qualcuno continua a parlare alle coscienze. Come Raffaelli editore con la collana "Scintille"

Dostoevskij è in libreria dall’Ottocento, si diceva. Or bene: un libro nasce dall’urgenza di stigmatizzare una sensazione, una presa d’atto. Il fine del libro è la bellezza, vista nei suoi contorni tersi, svincolata dalle situazioni o dalle ideologie. E Dostoevskij ci è perfettamente riuscito; bisogna armarsi soltanto della pazienza di leggerlo (cosa non da poco). […]

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Leone Piccioni
Tre titoli Guanda, a quarant’anni dalla morte

Rileggendo Pasolini

Pagine sul Friuli tra invenzione e biografia e “Poesie scelte” a cura di Nico Naldini e Francesco Zambon. Da “Poesia in forma di rosa” a “Ragazzi di vita” al “Vangelo secondo Matteo”, considerazioni su un’arte sempre in bilico tra marxismo e cristianesimo

A quarant’anni dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini escono tre volumi, in gran parte riferentesi all’epoca friulana dello scrittore, alle sue composizioni in dialetto eai suoi riferimenti narrativi al Friuli. Quel terribile 2 novembre confermò le irrefrenabili passioni omosessuali di Pier Paolo che si imbattè in un miserabile giovane (Pino Pelosi) che proveniva probabilmente […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Oltre la mano

Sulle orme di John Donne, nei suoi versi Gabriela Fantato tratta il sacro e il divino attraverso i gesti e le cose del quotidiano. Che svelano sempre, a saperli osservare, un mondo altro, misterioso

Gabriela Fantato è un poeta della generazione immediatamente successiva alla mia, di cui però è culturalmente coetanea per intensità d’esperienza mitopietica, per l’intenzione radicale che caratterizza la poesia di De Angelis, Cucchi e mia. Condivide del nostro mondo l’idea di poesia come necessità, e la percezione di sacralità del quotidiano e liricità dell’epifanico. Qui si […]

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Alberto Fraccacreta
Intervista (via email) al grande poeta polacco

Il papavero di Zagajewski

«La poesia è stata un ingrediente costante della nostra civiltà per così tanto tempo che la sua scomparsa completa pare assai improbabile». Così ci rassicura il cantore che con i suoi versi trasmette la purezza della parola e una lezione di rara semplicità

Adam Zagajewski, oltre a essere senza dubbio il maggiore poeta vivente, è un poeta per elezione, come lo sono pochi nella contemporaneità. La strategia compositiva delle liriche, soprattutto nella seconda parte della sua opera, gioca sull’assenza di concettualizzazione, sull’abbattimento dell’ideologia, sulla dissoluzione della forma mentis per conquistare una più elevata leggerezza, capace di modulare l’indagine […]

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Giuseppe Grattacaso
A quarant'anni dalla morte

Dalla parte di Pasolini

Renzo Paris ha scritto un libro di memorie, notizie e amare riflessioni su Pasolini; sul deserto che lo scrittore aveva visto prima degli altri e sul suo senso di delusione. Che lo portò al massacro

«Mi chiedo che libro scriverò su quel ragazzo a vita», si domanda con un po’ di apprensione Renzo Paris appena all’inizio del volume dedicato a Pasolini (Pasolini ragazzo a vita, Elliot edizioni, 240 pagine, Euro 18,50), per concludere: «Ripercorrerò affebbrato i luoghi dei nostri incontri, come il segugio di un’ombra». Di fatto la struttura portante […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

La fine del ritorno

Si compie il destino, Itaca è raggiunta. Adesso Ulisse, l’uomo di multiforme ingegno e la sposa fedele possono raccontarsi le sofferenze patite per l’assenza, nella lontananza. La resistenza è stata premiata: non cedere al nulla è l'essenza dell'Odissea

Il ritorno ha fine. Le avventure, le visioni, le sventure, i naufragi e gli incanti. Questo è il segreto ultimo, e il senso primo dell’Odissea: non cedere al nulla, credere al ritorno. Ora Ulisse è ritornato e rievoca alla moglie Penelope i momenti essenziali della sua avventura. È uno dei momenti culminanti del poema, poiché […]

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Pasquale Di Palmo
“Burri e altri amici” di Leone Piccioni

L’etica nell’arte

Le invenzioni di Burri, il realismo di Guttuso, la scontrosità di Manzù, il riserbo di Morandi, la poesia di Marcucci. Artisti formalmente e caratterialmente diversi tra loro, ma che il critico accosta nella sua ideale galleria per l’autenticità del loro fare

Anche se non l’ho mai conosciuto, Leone Piccioni ha attraversato la mia vita fin da quand’ero molto piccolo. Ricordo con particolare intensità e nitidezza le sue apparizioni televisive che costellavano le serate della mia infanzia, alcuni frammenti di quella straordinaria trasmissione culturale che fu l’Approdo che i miei genitori si trovavano stranamente talvolta a guardare. […]

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Fabrizio Coscia
Un bel libro di Adelphi

Proust nel Gulag

L'arte può salvarci la vita, anche nelle situazioni più drammatiche. Come dimostra «Proust a Grjazovec» che riunisce le "lezioni" di Józef Czapski, recluso in un Gulag a 40 gradi sotto zero

Qualche anno fa uscì un agile e ironico libretto di Alain de Botton, intitolato Come Proust può cambiarvi la vita, dove l’opera del grande scrittore francese veniva disinvoltamente utilizzata come un pratico vademecum sull’arte della vita. Un titolo che sarebbe stato perfetto, nel suo significato à la lettre, anche per il Proust a Grjazovec di […]

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