Paolo Bonari
Ritorno ai maestri

Salviamo Foucault

Ritrovare un rapporto di causa e effetto tra l'etica e l'esigenza di "dire il vero": la lezione del filosofo francese (travolta o distorta dai foucaultiani) deve tornare a essere il faro del pensiero sociale

Se ci prendesse voglia di rivalutare uno di quei filosofi che, sull’altra sponda dell’Atlantico, hanno fatto furore, e che sono stati accomunati e raccolti sotto l’etichetta di esponenti della French Theory, io suggerirei il nome di Michel Foucault. Rivalutare, sì, perché la sbornia francesizzante dei decenni passati, e che perdura qua e là, è stata […]

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Paolo Bonari
Una ricorrenza trasversale

Il Calvino dimenticato

Ritorno alle origini, ai racconti de "L'entrata in guerra" pubblicati sessant'anni fa, per cogliere il peso della formazione umana e letteraria del grande autore ligure

Trentenne, Italo Calvino si mise a ripensare a quando aveva sedici anni, quasi diciassette, a ricordare la fine della primavera del 1940 e quell’estate, la fine di quell’estate, ed Elio Vittorini, che dirigeva la collana einaudiana dei “Gettoni”, vide giusto, accettando di pubblicare, nel 1954, il libriccino che raccoglieva il trittico di quei suoi racconti […]

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Paolo Bonari
Un nuovo romanzo Einaudi

L’amore normalizzato

«L'amore normale» di Alessandra Sarchi è una storia senza storie, un dramma senza drammi, una passione senza passioni. Insomma: un libro che racconta la vita come se procedesse per inerzia

Come funzionano i meccanismi di diffusione della fama e di creazione del successo? Arbitrariamente? No. Sa dominarli, ne è beneficiario, dacché il mondo è questo, chi riesce a dare una forma momentanea alle rappresentazioni sociali meno sconvolgenti e che più ci coinvolgono, tanto da metterci di fronte alla nostra identità, a chi siamo, ma anche […]

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Paolo Bonari
Una polemica su ironia e debolezza

Montaigne ci consola

A proposito della lezione del grande pensatore, contestata - senza troppa efficacia? - da Anna Maria Carpi sul ”Foglio“. E a proposito del rispetto delle fragilità, in letteratura

Io non me la sento di concordare con Anna Maria Carpi, e queste sono le mie ragioni: inizialmente, è stato il plurale a rendermi antipatico il titolo del suo articolo («Montaigne non ci consola»), pubblicato sul Foglio di mercoledì 7 maggio, ma può darsi che la contrarietà alle generalizzazioni indebite sia una mia personale ossessione […]

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Paolo Bonari
Un narratore da recuperare

Illazioni su Lucentini

Che ne sarebbe stato del popolare scrittore se non avesse incontrato il suo alter ego Fruttero? Forse, rileggere «Notizie degli scavi» è un buon modo per rispondersi: sarebbe stato, comunque, un grande!

Se ha ragione Domenico Scarpa, e Notizie degli scavi è «uno dei più bei racconti italiani del Novecento», qualcuno ne starà componendo il ricordo, perché siamo giunti al cinquantennale della sua pubblicazione, ma può anche darsi che saranno pochissimi quelli che si metteranno a ripensare ai tentativi letterari di Franco Lucentini che precedono il suo […]

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Paolo Bonari
Ricordo di un grande italiano

Encomio garboliano

Sta per arrivare il decennale della morte di Cesare Garboli (11 aprile) un motivo in più per tornare a riflettere su un genio scomodo. Troppo in fretta dimenticato

Dalla materia al suo sublime, e fare ritorno, poi, per ricevere la gratificazione che, sole, altre mani possono restituirci: sedersi accanto ai poeti – d’immagini, di versi o di capoversi -, per Cesare Garboli, era una necessità creatrice. Non riusciva, il viareggino, a tenersi a distanza, a mantenere quella severità d’intenti che, secondo alcuni, è […]

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Paolo Bonari
Alla riscoperta di un grande

Sillabando Parise

Sono passati trent'anni dai “Sillabari“. Fu una piccola grande rivoluzione tra poesia e narrativa: un azzardo subito cancellato dalla routine editoriale. Un motivo in più per tornare a parlarne

Nel 1984, il primo si unì al secondo e furono i Sillabari, finalmente: l’opera di Parise accedeva alla discussione critica, perché il suo era un libro vero e proprio, e quelle prose difficilmente etichettabili che era stato possibile apprezzare, sulle pagine del Corriere della Sera, erano letteratura, nonostante la via per raggiungere quell’altitudine, per guadagnarsi […]

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