Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Il Moretti teatrale

Il debutto di Nanni Moretti nella regia teatrale con due atti unici di Natalia Ginzburg si consuma senza fuochi d'artificio. Tranne per il battage pubblicitario martellante

Ho visto Diari d’amore (all’Arena del Sole di Bologna), la prima regia teatrale di Nanni Moretti, e provo a buttare giù un paio di considerazioni semplici che, gioco a carte scoperte, mi mettono fuori dal coro della critica e del pubblico che inneggia a questo sorprendente esordio a 70 anni, al suo coraggio ecc. ecc. […]

continua »
Arturo Belluardo
Dopo "Il sol dell'avvenire"

Confessioni di un morettiano

In margine al dibattito che si è scatenato intorno al nuovo film di Nanni Moretti: come e perché l'immaginario del regista ha incarnato quello di una generazione. Un catalogo di scoperte, sogni e delusioni. Ma soprattutto di voglia di vivere e capire

«Faccio fatica a capire l’ilarità circa i numerosi post commenti a proposito dell’ultimo film di Nanni Moretti. Siamo stati mesi a concionare e pubblicare meme su una frase stampata sullo scialle di una influencer sul palco sanremese e adesso non meriterebbe, almeno, la metà di spazio e attenzione l’ultimo film di uno dei pochissimi autori […]

continua »
Sabino Caronia
“Il sol dell’avvenire”: una diversa lettura

Sì, Moretti sì!

Questa volta un apprezzamento convinto per un film che suscita richiami letterari, suggestioni, riflessioni anche di carattere religioso, che rimanda, non in modo autocompiaciuto ma più riflessivo, ad altri film dello stesso autore. Un richiamo alla responsabilità, con intermittenze del cuore

Chi si accinge a parlare dell’ultimo film di Nanni Moretti Il sol dell’avvenire, che ha lasciato giustamente una profonda impressione in me e in molti di coloro che l’hanno visto, non può fare a meno di richiamare le parole rivolte al giovanotto che pontifica subito dopo aver visto La dolce vita: «Smettila di dire sciocchezze!». E certo […]

continua »
Alessandro Boschi
Visioni contromano

Contro i morettiani

Qualche considerazione sulla complessità di "Tre piani", il recente film di Nanni Moretti. E qualche risposta alle critiche un po' banali di tutti quei fedelissimi del regista che si sono dichiarati delusi: è una riflessione amara sul tempo che passa. Per tutti

È piuttosto frequente parlare di altro quando non si è in grado di parlare del film di cui si dovrebbe parlare. Questo accade da qualche settimana a chi, come il sottoscritto, vuol dire la propria a proposito del film di Nanni Moretti Tre piani. Si parla di Nanni, così chiamandolo affettuosamente non si sa bene […]

continua »
Marco Ferrari
Addio al protagonista di "Habemus Papam"

Caleidoscopio Piccoli

Da Luis Buñuel a Nanni Moretti passando per la Nouvelle Vague, Godard, Marco Bellocchio e Marco Ferreri: Michel Piccoli è stato un attore formidabile e ricco di sfumature. Il suo volto attonito ha attraversato il cinema europeo da protagonista

Era il più italiano tra gli attori francesi e non soltanto per il cognome che portava: è morto all’età di 94 anni Michel Piccoli, attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico che aveva lavorato con i più grandi registi europei da Godard a Buñuel, da Marco Ferreri a Elio Petri. Nel 2011 è stato protagonista, nel […]

continua »
Danilo Maestosi
La mostra al Palaexpo

Pasolini senza Roma

Convince solo a metà l'esposizione dedicata al rapporto tra il grande artista e la capitale. L'intellettuale è ben descritto, ma mancano le borgate e la metropoli in trasformazione che lui per primo riuscì a raccontare

Un saggio a più mani, ben scritto, ma una mostra riuscita solo a metà quella che il Palaexpo porta in scena e terrà in cartellone fino al 20 giugno, dopo le tappe a Barcellona e Parigi, rimettendosi in moto a fatica con un nuovo presidente, Franco Bernabè, un budget e un futuro ancora incerti. Nel […]

continua »