Gloria Piccioni
In ricordo di Pietro Citati

Il cercatore di tesori

«Il tesoro che io inseguo è senza dubbio la letteratura. Un tesoro continuamente inseguito e perduto, perché il massimo segreto della letteratura sfugge. Eppure questa avventura bisogna ripercorrerla sempre, e in modo avventuroso». Addio al grande critico scomparso

Un altro addio. Questa volta rivolto a Pietro Citati, scomparso ieri a Roccamare, luogo amato dove, fin quando gli è stato possibile, si godeva le sue mitiche lunghe nuotate. Il grande critico, detentore di uno sconfinato sapere che spaziava dalla classicità (ha «inventato e costruito» la Fondazione Valla, divenendone Presidente Fondatore) alla letteratura contemporanea abbracciando […]

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Sabino Caronia
Suggestioni a Gerusalemme

Da Amos Oz a Gesù

Fantasmi dell'immaginazione si aggirano per la città che trasmette il senso reale e fisico della vicenda del figlio di Dio. Kafka, Sholem, Hugo Bergman prendono vita nei quartieri vissuti dall’autore di “Una storia di amore e di tenebra”

«Se mi chiedessero di sintetizzare in una sola parola l’argomento dei miei libri, risponderei con “famiglie”», ha dichiarato Amos Oz ad Avvenire in un’intervista del dicembre 2011. Figlio di Yehuda Arieh Klausner e Fania Mussman, morta suicida quando il piccolo Amos aveva appena dodici anni, Oz ha fatto della famiglia il fulcro di tutta la […]

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Sabino Caronia
Una poesia per Primo Levi

Col coltello nel cuore

Il valore simbolico della scrittura dell'autore di “Se questo è un uomo”, in qualunque forma si sia espressa - narrativa, poetica e anche nel suo lavoro di traduttore di Kafka - è profondo e intatto. La sua forza ci paralizza e ci fa riflettere sul senso di vergogna già evocato da Josef K

A trent’anni dalla morte la scrittura di Primo Levi ha sempre un profondo valore simbolico. Ricordate il sogno pieno di spavento descritto alla fine de La tregua? Primo Levi comincia a farlo appena tornato a casa dal campo di concentramento di Auschwitz, alla fine della guerra. Gli pare di trovarsi in mezzo a persone care, […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Roberto Deidier

L’inquietudine addomesticata

Un dettato pacato quello del poeta romano (che spazia tra traduzioni, saggi e curatele), misurato ma non premeditato, che si riallaccia alla lingua e alle forme del passato e le utilizza per mettere ordine in un presente carico di tensione

La figura di Roberto Deidier è quella di un autore quanto mai versatile che spazia indifferentemente da una disciplina all’altra (traduzioni, saggi, curatele), ma sempre con un occhio di riguardo per la poesia. L’autore romano ha pubblicato le sillogi Il passo del giorno (1995), Libro naturale (1999), poi confluite in Una stagione continua (2002), e […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Umberto Fiori

Uno come tutti

Individuo e comunità. Due termini da sempre alla ricerca di una definizione nella poetica naturalmente etica di Fiori. Dai tempi dell’esperienza politica degli anni Settanta. Poi c’è la questione della “voce”, strumento identitario per eccellenza…

Il percorso poetico di Umberto Fiori si snoda attraverso un tracciato urbano riconoscibile proprio nei suoi aspetti più degradati e comuni, una Milano che in realtà potrebbe essere qualsiasi altra metropoli o città, con squallide periferie e facciate di palazzi che nascondono ogni sorta di angherie ma anche inaspettate tenerezze, ridendo nel buio con gli […]

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Giuseppe Lisciani
La scelta e il destino di Márquez

Sua Eminenza Gabo

Scrivere, una condizione sospesa tra fatalità e decisione. Ecco perché l'autore di “Cent'anni di solitudine” è “eminente”, padrone di se stesso: per la libertà con cui ha realizzato il proprio progetto esistenziale, ossia il suo essere scrittore

Il filosofo tedesco Hans-Georg Gadamer considera “eminente” un testo che corrisponda a «una forma autonoma in se stessa consolidata, che vuol essere letta di nuovo, continuamente di nuovo, anche se è stata capita da sempre». Secondo una tale premessa, Gabo è di certo autore di testi eminenti e perciò è, o dovrebbe essere, egli stesso […]

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