Al Teatro Argentina di Roma
Massimo Popolizio "legge" magistralmente il romanzo “Furore” di John Steinbeck. Nella rabbia e nella disperazione dei braccianti costretti ad abbandonare le proprie terre nell'America degli anni Trenta c'è il dramma dei migranti di oggi, costretti a inseguire la vita nell'altrui indifferenza
Massimo Popolizio, ad apertura della Stagione Teatrale di Pistoia, riesce a farci rivivere con grande pathos il dramma dei braccianti americani devastati dalla crisi degli anni ’30 interpretando magistralmente Furore, il testo di John Steinbeck (lo spettacolo ora è a Roma, al Teatro Argentina). Il tutto, accompagnato alle percussioni da Giovanni Lo Cascio e con alle spalle una […]
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Primo maggio/2
Prendete Steinbeck e Amado. Bisogna essere marxisti, oltre che grandi scrittori, per scarnificare il senso profondo del lavoro: brutale strumento di oppressione e nello stesso tempo stella polare di una umanità finalmente liberata
Scrive Jorge Amado: «Poi il sole giungeva sulla cima del monte e faceva male alla schiena nuda di Antonio Vitor e di tutti gli altri. I piedi affondavano nella melma, il vischio del cacao molle vi si appiccicava, ogni tanto la pioggia si incaricava di sporcarli ancora di più scendendo a rivoli, tra le frondose […]
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Periscopio (globale)
Rileggere John Steinbeck, cinquant'anni dopo: l'Occidente è tornato ad essere un mondo inospitale nel quale i conflitti non si ricompongono e dove l'alternativa è sempre tra uomini e topi
C’è una certa ruvida sgradevolezza nell’opera narrativa – e forse anche nella personalità – di John Steinbeck, almeno a dar retta alla prima moglie, che ne disse peste e corna, accusandolo in pratica di aver abbandonato lei e i due figli. Ma le testimonianze delle ex mogli vanno sempre prese con le pinze, e la […]
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