Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Scandalo innocente

Con “Poesie a Casarsa”, esordio del 1942, il mondo poetico di Pasolini s’introduce negli annali della letteratura dialettale, quasi disarmato, all’insegna della provocazione. 48 pagine in-8°, rappresentano uno dei capitoli basilari nella vicenda umana e bibliografica del poeta friulano

«Scrittore dell’imperfezione» viene definito Pier Paolo Pasolini da Walter Siti, sulla falsariga dell’urgenza di un dettato che alterna momenti altissimi e quanto mai suggestivi ad altri meno risolti e proposti quasi allo stato di abbozzi, in particolare nell’ultimo periodo di vita, come se l’autore avesse la consapevolezza che l’opera, qualsiasi opera, non può che misurarsi […]

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Danilo Bonora
A proposito di “Diligenza e voluttà”

Il Professor Contini

Garzanti ripubblica una sapida conversazione di Gianfranco Contini con Ludovica Ripa di Meana. Un ritratto a tutto campo del grande critico,«Positivista senza positivismo, cioè senza metafisica e, al limite del possibile, senza mitologia»

Gianfranco Contini rammentava che a passeggio con Ungaretti gli sentì dire come la guerra fosse stata per lui soprattutto «caffè toscani aspirina e bismuto». Al suggerimento del giovane amico – aspirina e bismuto attendevano ancora «d’essere riscattati poeticamente» – Ungaretti replicò che non si poteva fare poesia con l”aspirina e il bismuto, «perché fra venticinqu’anni […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Antonio Turolo

La musa intermittente

Autore appartato, pubblica con estrema parsimonia, perché, dice, i poeti sono come i fiumi, «alcuni hanno un regime più ampio, altri meno. Guai a forzare le cose». Il suo baricentro sono i ricordi familiari e personali (fa eccezione l’ultima raccolta), e indifferente com’è agli allori, non teme di «rasentare il solipsismo»…

Antonio Turolo, figura riservata e schiva operante a Treviso, è stato allievo di Gianfranco Folena. Ha al suo attivo, oltre a qualche lavoro di taglio accademico, le seguenti raccolte: Le parole contate (1998) e Corruptio optimi pessima (2007). Ha inoltre licenziato nel 2016 la plaquette A parte il lato umano (Valigie rosse, 48 pagine, 13 […]

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Gabriella Mecucci
Sessant'annni di Rai fuori dal coro

Signore e signori, ecco a voi la Cultura

Bo, Contini, Emilio Cecchi, Bacchelli, Roberto Longhi, Ungaretti. Sono solo alcuni dei personaggi che popolavano “L'Approdo”, trasmissione radiofonica, poi televisiva nonché rivista trimestrale. È uno dei fiori all'occhiello del nostro servizio pubblico che ha fatto storia e audience ma che nessuno ricorda. Lo facciamo noi, riparlandone con il principale animatore: Leone Piccioni

Sarà bene stare fuori dal coro un po’ stucchevole che ha ricordato i 60 anni della Rai a colpi di Canzonissime, Lascia o Raddoppia, di Delia Scala, di Mike e di Mina. Nonché dell’inossidabile Pippo Baudo. Bravi presentatori, eccellenti cantanti, soubrette brillanti e amatissime. Eppure la Rai è stata qualcosa di più. Anzi, di molto […]

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