16
maggio
2024

racconti

Marta Troiano
Raccontare il corpo/8

Juego de toro

«Mi imposi di osservare lo spettacolo con il giusto distacco e spirito di osservazione, ma ero perplessa, non tanto dallo “spettacolo” di sangue, giustificato o meno che fosse, ma soprattutto dalla folla acclamante»

Vivere sei mesi a Castellón de la Plana mi ha permesso di cogliere quanto la quotidianità degli spagnoli non si discosti molto da quella degli italiani. L’unico aspetto sul quale mi interrogavo e che non riuscivo a spiegarmi era il culto della tauromachia e con esso una delle sue manifestazioni più conosciute al mondo, la […]

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Adelmo Cavuti
Raccontare il corpo/7

Il pecorino romano

«Ma il pecorino romano dov’è? Lì c’è un chiosco con del formaggio. Ma ahimè è sardo. Il venditore mi invita ad assaggiarlo affermando che le pecore per la produzione del pecorino romano sono tutte della Sardegna. Sarà vero?»

Il brecciolino scuro, dove parcheggio l’auto è il primo indizio che sono nella Tuscia e l’imponente Rocca dei Borgia in tufo lo conferma. Il viale che conduce dal ponte al centro di Nepi è pieno di bancarelle che con la sagra del pecorino romano non hanno nulla da spartire. Sono le dodici e mezza di […]

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Rosaria Persia
Raccontare il corpo/6

Fillus de anima

«Mia nonna mi osservava e sorrideva a me come a tutti i viaggiatori che giungevano alla stazione di Tempio Pausania, con l’unica differenza che io ero tornata per lei, per ripercorrere la sua vita»

Le ragazze al centro osservavano con sguardo dolce, entrambe, ma l’una pareva pudìca nel suo volersi schermire, l’altra invece, sfrontata, guardava negli occhi, con sguardo civettuolo. Avvolte negli scialli, agghindate col vestito della domenica, sembravano riflettere l’ironico commento del pittore sulle trasformazioni portate dal progresso in un mondo arcaico. Le aveva ritratte così, con le […]

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Angela Panaccione
Raccontare il corpo/5

Lo sguardo

«Il suo odore insinuò in Giulia la percezione di un pericolo imminente. Due mani rapaci la spinsero fuori dalla pista, mentre le persone intorno a lei ballavano inconsapevoli e distratte dalla musica»

Giulia aveva scelto L’Aquila, perché le piacevano il clima freddo di montagna e l’apparente scontrosità delle persone del posto. Tutto quel verde intorno a lei, poi, la confortava davvero, quando, in conflitto con il mondo, vi si perdeva fiduciosa. Era al secondo anno di lettere e quella facoltà si accordava perfettamente con il suo carattere. […]

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Giuliana Vitali
Italia, primo agosto/4

Black out

C’è un vento rumoroso e umido che mi scompiglia i capelli. Sono vicinissima al lungomare di Via Caracciolo e già la salsedine mi entra nella pelle e nelle orecchie e mi sento tutta attaccata.

– Chi ha fatto pipì qua a terra? – dice severo Carlo V D’Asburgo, indicando con un dito una pozzanghera d’acqua. – Io non ne so niente. –  risponde rilassato Carlo III di Spagna, con la mano molle in tasca. – A’ colpà è a’ mia, e allora? –  confessa orgoglioso Gioacchino Murat con il […]

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Monica Brandiferri
Raccontare il corpo/4

Statti zitta

«Avevo vent'anni tondi tondi allora, pensai. Questo diario con lucchetto ha quasi la mia età. Feci mentalmente il calcolo. La nonna aveva scritto questo diario poco più che sessantenne»

La credenza fu portata qui dopo la morte della nonna. Una rimessa degli attrezzi poco distante dalla casa principale sommersa dalla vegetazione e dai roseti incolti. Erano anni che non ci tornavo. Abbiamo deciso di vendere, portiamo via le cose più importanti. Tra le lenzuola ingiallite, un vecchio diario con un esile lucchetto. Lo portai […]

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Valentina Fortichiari
Italia, primo agosto/3

La cerimonia del nuoto

«Nuotare nel mare è il mio modo di celebrare un rito di fusione assoluta, esaltante e insieme panico: una lentezza mai scomposta accompagna i gesti, so bene che basterebbe un minimo incidente per compromettere la sopravvivenza»

Arrivo molto presto, il mattino. Amo poter stare nel silenzio e nella solitudine a guardare il mare. È necessario guardare lungamente il mare. Una forma di meditazione che aiuta a staccarsi da sé, toccando una dimensione senza corpo. Senza tempo. Soltanto sensi. Il respiro comincia a farsi profondo, le narici annusano, e i rumori del […]

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Luigia Striglioni
Raccontare il corpo/3

Anni sinistri

«Tony è l’ ultimo di sette figli. Mia madre mi ha raccontato che è nato alle 6 di mattina e l’infermiera del turno di notte, nella fretta di smontare, gli aveva tirato via il muco inserendo troppo a fondo l’aspiratore nelle piccole narici, sfondandogli un timpano»

Sabato scorso Tony ha compiuto 16 anni. È stato un compleanno strano: è andato a finire sul giornale. Tony è mio cugino, ha giusto due anni più di me ed è anche il mio migliore amico. Qualche settimana fa suo padre, il mitico zio Mario, che per hobby fa il rigattiere, ha preso in affitto […]

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Margherita Adduci
Raccontare il corpo/2

Amir

«Amir era uno di quei cani bastardi, però belli, con il pelo chiaro e i calzini sulle zampe. Si chiamava Amir, ricordava i nomi degli attentatori dell'Isis e come gli attentatori era in fuga. Ma la sua fuga era lieve»

Amir aveva iniziato a scappare dal recinto. Passava attraverso i fori. Rischiava di rimanerci secca. Ma la sua voglia di esplorare il mondo là fuori era diventato tutto. Amir era il cane di Alec. Alec si aggirava per le vie del suo paese. Era schizofrenico ma non voleva prendere i farmaci perché diceva che gli […]

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Manuela de Luca
Raccontare il corpo/1

Senza scarpette

«La domanda assordante aleggiava in quella baracca. Rimbalzava nel loro cervello ogni volta che un paio di scarpe appena catalogato, finiva nei cesti posizionati al fianco dei tavolacci, dove i prigionieri procedevano con il lavoro di smistamento»

Il soldato tedesco urlò il solito ordine mattutino. Guido e tutti gli altri si alzarono velocemente. Non c’era altro da fare  se non correre fuori  e mettersi in fila per l’appello. Neppure vestirsi. La logora divisa dell’esercito italiano era pigiama e abito da lavoro. Guido pensava a casa sua, al caffellatte caldo sul tavolo in […]

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