Marco Vitale
Lettere ritrovate

Anna Maria Ortese ai tempi del GUF

Esce, a cura di Apollonia Striano, il carteggio intrattenuto dalla scrittrice, tra il ’39 e il ’42, con il poeta Michele Cammarosano e con la studentessa Maria Vittoria Ciambellini. Una testimonianza preziosa per capire il clima dell’epoca e la sua vocazione letteraria in divenire

Un plico di lettere finora inedite, scritte da Anna Maria Ortese in un arco temporale che va dall’inizio del 1939 al novembre del ’42, viene oggi a gettare nuova e preziosa luce su un ambiente di giovani intellettuali napoletani su cui pure molto è stato scritto e naturalmente sulla vita e l’acuminata sensibilità della grande […]

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Luigi Colagreco
A proposito di “Tu non c'era ancora”

Portante e la lingua dell’anti-guerra

Nella “riscrittura” in italiano di sue poesie composte in francese, l’autore nato in Lussemburgo da genitori abruzzesi «promuove l'idea di una poesia vissuta come ascolto e condivisione di visioni, poesia che diventa base fondante di una comunità universale, antidoto ai conflitti…»

C’è una linea, un filo ininterrotto di parole, che lega la raccolta Tu non c’era ancora (Milano, La Vita Felice, 2022) alla ricerca linguistica di Jean Portante, e lo fa nel segno dell’idea, personalissima e tutta portantiana, di “langue baleine”. La “langue baleine” nasce da una potente similitudine: come il cetaceo nasconde il suo polmone, il ricordo […]

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Marco Vitale
Racconti brevi e brevissimi di Tiziano Rossi

L’ippopotamo ribelle

In questa “Piccola orchestra”, la prosa del poeta milanese ha il nitore e l’esattezza dei versi. “Antifavole” lucide e cariche di ironia, dove si aggirano eroi umani e animali, testimoniano la felicità di una scelta ormai irreversibile

«“Come la mosca cede alla zanzara”: Gherardo è innamorato di questi versi di Dante, che evocano con tanta grazia e sapienza il calar della sera; e si augura perfino che questi animaletti – mosche e zanzare – tornino un giorno o l’altro nella sua casa a scandire le ore. Ma da più di un anno […]

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Pasquale Di Palmo
Due libri di Giancarlo Pontiggia

Luce mediterranea

Sottrarre la parola «al frastuono della lingua comune» recuperando la dimensione lirica osteggiata dal modernismo. È uno degli obiettivi di Pontiggia, come testimoniano tutta la sua produzione poetica ora raccolta in volume e gli “Undici dialoghi sulla poesia”

Con il passare del tempo la figura di Giancarlo Pontiggia spicca sempre più come una delle più rappresentative del panorama poetico di quest’avaro scorcio di millennio. Forse si può fare solo qualche nome che possa stargli alla pari sul piano della personalità e dei risultati: penso ai casi di Milo De Angelis e dell’ancora poco […]

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