Pierre Chiartano
Lettera da Jakarta

La mossa di Riad

Persa la sfida dei prezzi con Mosca, in crisi con Washington e con Pechino, l'Arabia Saudita guarda al suo passato e cerca di "conquistare" l'Indonesia. Imponendo il wahabismo per spaccare il mondo islamico

Re Salman bin Abdulaziz del regno Saudita ha fatto il suo ingresso ufficiale in Indonesia poche settimane fa. Lo ha fatto tirandosi dietro inevitabilmente la zavorra wahabita, con il suo portato “supremazista”, il concetto di un Islam targato Golfo, che altro non è che il letteralismo dei beduini, ipocrita e violento, scaturito dopo le invasioni […]

continua »
Pierre Chiartano
Lettera da Jakarta

Risiko islamico

L'Indonesia, con la sua tradizione "laica" e il suo recente boom economico è diventato il luogo in cui rischiano di scoppiare le contraddizioni tra chi usa l'islam a scopo politico e chi lo vive come uno strumento di nuova identità collettiva

Fattore Islamico in Indonesia. Sembra una formula ma non lo è. Il paese del Pancasila, della costituzione dell’armonia sociale, della comunità eterogenea è in pericolo. Lo testimoniano le difficoltà del presidente Joko Widodo (Jokowi) indebolito dalla perdita di uno sponsor internazionale come Obama, in uscita dalla Casa Bianca, e dalla fine della luna di miele […]

continua »
Pierre Chiartano
Il caso Jakarta

Lampi sull’Indonesia

La più grande manifestazione di piazza degli ultimi tempi da parte delle organizzazioni islamiche è un campanello dall'allarme per il presidente Jokowi: anche qui la situazione sta diventando esplosiva

Venerdi mattina, ore 11.30. Sono nel traffico di Depok a sud di Jakarta vicino alla University of Indonesia. Il mio Go-Jek, moto-taxi che funziona con una app, va come una scheggia. Slalom continuo nel traffico mattutino, che a Jakarta significa intasamento costante (macet). Un’amica dell’ambasciata italiana mi ha avvisato che stanno chiudendo le strade intorno […]

continua »
Pierre Chiartano
Tra Oriente e Occidente

Ritorno a Jakarta

“Pulang“ di Leila Salikha Chudori è un romanzo struggente sospeso tra Jakarta e Parigi, alla ricerca di un'identità sempre in bilico tra passato e presente. Con il cuore in Indonesia

«Ero consapevole che ogni volta avessi pronunciato il nome di Surti il mio cuore avrebbe avuto un sussulto e si sarebbe scalfito». Sono le parole di Dimas, giornalista indonesiano, rifugiato politico nella Parigi sessantottina, uomo innamorato con in mano i pezzi di una emozione travolgente e silenziosa. Un amore che si confonde nel tempo, nei […]

continua »