Periscopio (globale)
A duecento anni dalla nascita di Gustave Flaubert si può analizzare la lunga scia di fascino e passione letteraria che i suoi personaggi hanno continuato a seminare in questi due secoli. Con un attenzione particolare a due “eredi” irregolari: Mario Vargas Llosa e Julian Barnes
Arrivati ormai quasi a celebrare il bicentenario della nascita di Gustave Flaubert, avvenuta il 12 dicembre 1821, è difficile non chiedersi quale altro scrittore dell’Ottocento abbia potuto tanto influenzare i posteri e incanalare la letteratura, e in primo luogo la scrittura di romanzi, in una direzione ben definita. Il peso della sua personalità letteraria in […]
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Una lettura controcorrente
«Siamo immolati agli imbecilli»: rileggere, oggi, Bouvard et Pécuchet di Flaubert è un'esperienza terribile. Nel disperato tentativo del grande narratore francese di ritrarre la stupidità del mondo c'è la nostra condizione di spettatori attoniti dell'ignoranza fatta metodo virtuoso
Ecco, quel signore carnoso, epilettico e incazzato è un genio. Molte notti si dimentica di andare a dormire perché deve perfezionare una frase che ha scritto e riscritto. Le parole non suonano mai abbastanza bene per lui, la costruzione non è mai abbastanza perfetta. Lavora alla luce della lanterna come un minatore con il suo […]
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Un libro per Natale
Rapiscono le pagine di “Madame Bovary” in cui Flaubert s’addentra nell’interiorità. Affilato, essenziale e modernissimo il pennello con cui tratteggia i moti del cuore della protagonista del suo celebre romanzo che impiegò otto anni a concludere
Per completare quel capolavoro che si chiama Madame Bovary, Gustave Flaubert (1821-1880) impiegò otto anni. Meticoloso, documentatissimo, procedeva lentamente, anche perché distratto da molti altri impegni e vittima di sporadici attacchi di epilessia (sua madre era nevrastenica). In una lettera all’amante Louise Colet confessa di essere ossessionato dalla perfezione: «Ci vogliono spesso molte ore per […]
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Non basta la parola/11
Ricercare il realismo nella narrativa significa non avere preconcetti "morali" nei confronti dei personaggi. Anche quando sono dei mediocri. Proprio come il grande Frédéric Moreau di Flaubert
Prima di parlarvi della forma-romanzo da un punto di vista storico-teorico vi parlerò di un romanzo che a me ha cambiato la vita facendomi decidere di scrivere. E cioè L’educazione sentimentale di Flaubert. Ho letto L’educazione sentimentale, prima da giovane e poi, nuovamente, soltanto adesso, a distanza di trent’anni, e proverò a raccontarvi le mie […]
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