Parole e ombre/4
I pesci sono migranti liberi
«Il mare sembra una campagna desolata, che si diffonde enorme la paura; è una mamma che bara, che ci strangola e ci butta negli abissi. Io non pensavo il mare avesse i fianchi così deboli, e che poi fosse rude e violento»
Fotografia di Giovanna Chessa —– I pesci sono migranti liberi: e non hanno nessun ingresso sbarrato. E fanno il pallone, e si inseguono come fossero i fiati dell’organetto, e si addormentano felici. Io ho spesso avvicinato il mio palmo alle loro bocche, per cercare di raccoglierne l’eredità quando avevo paura del naufragio, e di poter rimanere […]