Vincenzo Faccioli Pintozzi
Corea: guerra o fuochi d'artificio?

Kim Jong-bum

Che cosa ha in testa il giovane dittatore nordcoreano? Dice un analista: “È sparito il potentissimo zio ed è riapparso un vecchio politico riformatore. Kim Jong-un vuole garantirsi la sopravvivenza e usa le minacce per blindarsi”. Ma il 53esimo parallelo rimane la “linea rossa” da non attraversare.

Il tempo passa e la tensione cala. Anche se in realtà il giorno buono potrebbe essere il 15 aprile – anniversario della nascita del “padre della patria” Kim Il-sung – è innegabile che il suo degenere erede ha calmato almeno i toni. Kim Jong-un aveva fissato per il 10 aprile l’ultimatum oltre il quale “non […]

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Gabriella Mecucci
Il libro a sei mani con Casaleggio e Dario Fo

Grillo come Pericle?

La filosofia grillista in pillole: tutti al potere, come nell'Atene antica. Peccato che nella Grecia di allora le cose andassero diversamente. Insomma, in storia e filosofia, il comico sarebbe rimandato a settembre. Malgrado l'aiuto del mentore premio Nobel

Il titolo del libro è una metafora programmatica. “Il Grillo canta sempre al tramonto” indica infatti che il Beppe nazionale fa sentire la sua voce alta e forte nel momento in cui tutti gli altri (politici ovviamente, ma non solo) stanno per alzare i tacchi, cacciati da un gigantesco “Vaffa” popolare. Il leader del Movimento […]

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Nicola Fano
Glauco Mauri è uno splendido Krapp

Beckett allo specchio

Il grande attore, insieme a Roberto Sturno, torna a mettere in scena l'autore irlandese. Ne viene fuori un magnifico sortilegio scenico dove il senso del "ricordo" assume in senso concreto di un nastro antico che gira a vuoto su un magnetofono

Non perdetevi Glauco Mauri che fa L’ultimo nastro di Krapp! Anche se lo avete visto negli anni passati, anche se ne ricordate ogni sfumatura emotiva, anche se ricordate il rumore sordo di quella vecchia bobina del magnetofono che chiude lo spettacolo, anche se avete nell’orecchio la voce sublime dell’attore che scandisce bobiiiina, andate al Piccolo […]

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Nicola Fano
Una proposta provocatoria

Vietate il calcio!

Le partite sono vendute. Ogni scontro costa alla comunità milioni e milioni di euro inutili. I giocatori onesti si contano sulla punta delle dita. Da Berlusconi in poi, il calcio è stato usato per intorbidire le intelligenze e dissimulare altri affari. Ecco perché, per salvare l'Italia, sarebbe meglio metterlo fuori legge...

Diceva Osvaldo Soriano che “in fin dei conti il calcio è fantasia, un cartone animato per adulti”. Ma Osvaldo Soriano quando parlava di calcio (e solo in quel caso) era un inguaribile ottimista. E poi, forse, a questo punto noi italiano abbiamo un po’ esagerato. Degli accoltellamenti fuori dallo stadio Olimpico prima del derby non […]

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Anna Camaiti Hostert
Dalla rivolta alla violenza

La tragedia del ’77

Uno spettacolo di Francesca Pirani e Eugenia Scotti mette in fila una serie di storie nate nel cuore dell'Autonomia. Per capire come dalla voglia di libertà si sia passati alla lotta armata. Un ammonimento anche per oggi?

“’77. La rivoluzione è finita. Abbiamo vinto” Così titolava il numero di giugno di A/traverso, la rivista dell’ala creativa dell’autonomia bolognese prima che la conclusione del grande convegno di settembre sancisse la fine di tutte le speranze che il movimento portava con sé. Da questo trae ispirazione il titolo dello spettacolo messo in scena da […]

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Nicola Fano
A proposito di uno spettacolo memorabile

Elogio di Brecht

Abbiamo trattato l'autore tedesco come un comunista appestato. E invece Umberto Orsini e Claudio Longhi, con "La resistibile ascesa di Artuto Ui" in tournée per la terza stagione, ci dimostrano quanto sia viva (e appassionante) la sua lezione

Da venticinque, forse trent’anni viviamo affogati nella pretesa di un modernismo dove ognuno galleggia per liberarsi di regole, vincoli, radici e memorie. Abbiamo buttato a mare idee e ideologie come fossero zavorra inutile per conquistare il paradiso delle grandi apparenze. Ogni tanto, c’è qualcuno che si ostina a ricordarci che cosa abbiamo perso e, chi […]

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Adriano Mazzoletti
Riletture: Mingus nel ricordo della moglie Sue Graham

Storia d’amore e di jazz

Dal primo incontro al “Five Spot” di Manhattan fino alla terribile malattia (la sclerosi laterale amiotrofica) che causò la morte del grande musicista non ancora cinquantasettenne

Sue Graham è stata l’ultima moglie di Charlie Mingus, ma non solo. È stata la persona che più di ogni altra gli è stata accanto negli ultimi anni della sua vita. E alla sua scomparsa ha continuato a mantenere vivo il ricordo, con l’orchestra Mingus Dynasty, ma anche con il Charles Mingus Institute, di uno […]

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Marco Scotti
Il caos della banca toscana come un romanzo

Un Monte di guai

Catastrofismo, sensazionalismo, un buco nero? Forse, per Monte dei Paschi di Siena il peggio è passato. Gli azionisti curano le ferite, i correntisti rialzano la testa e lo Stato ci "guadagna" gli interessi sul prestito-monstre. Controstoria di una favola italiana

Ci sono due modi per leggere il bilancio presentato questa settimana da parte della più antica banca del mondo: c’è il catastrofismo e il sensazionalismo, giustificato dall’apprendere che la mala gestio del precedente management ha portato un rosso di oltre 3 miliardi di euro. Non basta: i derivati che rimangono in pancia a Mps sono […]

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Pier Mario Fasanotti
Altre letture: autobiografia che passione!

Non c’è più storia

Dalle biografie reali dei padri (Valerio Magrelli e Maria Carla Fruttero) a quelle metafisiche (di Eugenio Baroncelli), a quelle inventate (di John Banville): l'importante è che la vita sia un romanzo...

Il tema del padre è molto ricorrente in questo periodo e fa da baricentro sia alla narrativa che alla saggistica. E la poesia, da sempre attenta alle figure genitoriali, non è da meno. Valerio Magrelli (Roma, 1957), uno dei migliori poeti italiani di oggi, affronta la figura centrale della nostra esistenza anche con un poetare […]

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Vincenzo Faccioli Pintozzi
Che c'è dietro le minacce di Pyongyang?

Le follie dell’imperatore

Davvero la Corea del nord vuole scatenare la guerra nucleare? Kim Jong-un deve mantenere a tutti i costi il potere: sfidare il mondo potrebbe essere la sua unica arma per evitare un colpo di Stato militare interno. Ecco perché bisogna temerlo.

Sarebbe ingiusto e pericoloso derubricare il dittatore nordcoreano Kim Jong-un a pazzo scriteriato. Nell’escalation militare che sta portando la penisola coreana pericolosamente vicina a una guerra nucleare c’è molto, ma non c’è pazzia. In realtà le minacce, i proclami e i gesti molto concreti – come la riaccensione del reattore nucleare di Yongbyon – ordinati […]

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