Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Elogio dell’attore

Vittorio Viviani: «Un attore deve conoscere l’umanità. Con i suoi vizi e le sue virtù. Poi capire quanti, di quei vizi e di quelle virtù, abbiamo in noi stessi. Prendi il tutto e lo metti nel personaggio che devi interpretare, o meglio, rappresentare. E così diventi memoria storica...»

Nome e cognome: Il mio nome è Viviani. Vittorio Viviani. Professione: Attore, cantante, regista. Età: Non si dovrebbe chiedere nemmeno a un signore. Comunque sono nato il 22 di maggio del 1954. A voi il calcolo. Da bambino sognavi di fare l’attore? No. In verità mi sarebbe piaciuto fare il cantante. A sei, sette anni […]

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Paolo Petroni
Al Napoli Teatro Festival

Un Goldoni in nero

Maurizio Scaparro ripropone “La bottega del Caffè” di Goldoni con Pino Micol e Vittorio Viviani. Un testo durissimo sulla borghesia, sui suoi affari e la sua dubbia morale

Un bar per sfaccendati accanto a un locale bisca dove la gente si rovina giocando con le macchinette, spaccato di una società in crisi che deve trovare in sé la forza di reagire, un po’, possiamo pensare, come la Venezia settecentesca spensierata e mercantile al culmine del suo sviluppo ma allo stesso tempo viziosa all’inizio […]

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Nicola Fano
Da vedere a Roma

Arlecchino non è Charlie

Al Teatro della Cometa torna in scena “Uscita di emergenza” di Manlio Santanelli con Vittorio Viviani: un'occasione preziosa per capire come sono cambiate comicità e tragedia dopo la carneficina di Parigi

Uscita di emergenza di Manlio Santanelli rappresenta un po’ un discrimine nella drammaturgia europea del Novecento: è la coniugazione tra il pessimismo visibile e neorealista di Eduardo e quello irrazionale e metaforico di Samuel Beckett. La storia la sapete: Cirillo e Pacebbene, due napoletani intimoriti dalla vita per diverse ragioni, si rifugiano nella Pozzuoli che […]

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