Rocco Civitarese
Parole e ombre/14

Ti devo parlare!

«Alza il viso contro il getto d’acqua. Si tira indietro i capelli. Ripete il gesto. Due mani sulla fronte, la nuca. I pollici gli sfiorano le orecchie. È una bella sensazione. È calmo, caldo e solo. Ma da solo c’è sempre il rischio che arrivi»

Immagine di Ernesto Fiorentino Andrea– Aspetta! Dove scappi? Fammiti dare un’ultima sistemata.– Non troppo pesante il trucco, Marlena.– Giusto un po’ di fondotinta per il lucido. Ecco, fatto. La nostra Star.– Pronti con la 4? Partiamo con la 4, poi un’inquadratura sulla schiena con la 6.Francesco, il regista, cinse per le spalle Andrea, la Star. […]

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Rocco Civitarese
Parole e ombre/2

Caleidoscopio

«La terrazza era il suo piedistallo. A filo con il cemento, gli ulivi. Più in alto, le palme vestite di foglie secche e i pini marittimi. Andrea avrebbe percorso la terrazza fino al bordo»

Fotografia di Emanuele Dini —– Andrea Dionisi aveva pronunciato le sue prime parole in ordine strano. «Lagna» prima di «pappa». «Miei» prima di «papà» e «mamma». Da piccolo piangeva come un idrante decapitato. La sirena delle sue corde vocali era un sottofondo perenne e il problema di ogni discorso. Perché frignava così tanto? Era schizzinoso, […]

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