Raffaella Resch
Donne e Futurismo /1

La musa di porpora

Valentine De Saint Point fece dell’arte il suo codice identitario. Animatrice della scena intellettuale parigina inizio ‘900, impegnata sul versante della libertà al femminile, suscitò scalpore per le sue idee e per le sue pose. Frequentò i più grandi, stringendo con Marinetti una collaborazione scintillante

Le gesta di Valentine De Saint Point (Lione, 1875 – Il Cairo 1953) potrebbero fungere da soggetto cinematografico per almeno tre diverse fiction, basti dire che nasce col nome di Anne-Jeanne-Valentine-Marianne Desglans de Cessiat-Vercell e muore con quello di Raouhya Nour el Dine (Luce della religione, essenza dell’anima). L’energica, affascinante, eccentrica e anticonformista pronipote dello […]

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Rita Pacifici
Ultimi giorni per la mostra del Vittoriano

Il “viatico” Cézanne

Soffici, Morandi, Carrà, Casorati, Carena, Cagli, Gentilini, Rosai, Severini, Sironi, Boccioni… Così la pittura italiana ha dialogato col maestro di Aix, usandolo come punto di partenza verso l'arte europea

«Pazzo e primitivo, come Jacopone da Todi e Giotto», così Paul Cézanne faceva il suo ingresso in Italia, presentato da Ardengo Soffici sulla rivista Lacerba. Era il 1908, l’artista francese era scomparso da due anni, una grande retrospettiva a Parigi aveva tributato un tardivo omaggio alla rivoluzione pittorica e filosofica portata avanti con ostinazione dal […]

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