Parla la performer Angélique Cavallari
L’arte dell’instabilità
«La performance in sé è effimera. Ma proprio per questo, e grazie alla sua immediatezza, consente di arrivare molto più in profondità». Parla una protagonista di un'arte molto particolare
Ho conosciuto Angélique Cavallari durante il mio anno di ricerca sulle arti performative a Parigi. Ero al Théâtre de Verre quando ho visto H (con la regia di Stefano Odoardi). Una donna di una bellezza manga, molto magra, occhi chiari, grandi, allungati dal trucco scuro, vestita di nero, aderente, fetish, con stivali borchiati, tacco a […]