Giuseppe Ceretti
Riflessioni per il Giorno della Memoria

Leggere l’Olocausto

Quando scomparirà anche l’ultimo dei sopravvissuti, e nessun racconto dell’inferno potrà più essere proferito, non resterà che la parola scritta come antidoto alla rimozione. Così i testi di Fallada, Jonas, Amery, Arendt, Wiesel, Weil, Levi sono un invito per le giovani generazioni a vincere l’indifferenza

Presto non resterà altro che la parola scritta a raccontarci della lunga notte della ragione. «Noi non c’eravamo», che altro potremo dire quando l’ultimo dei “salvati” tornerà a fare compagnia ai milioni di “sommersi”? Il grande libro dell’Olocausto esiste, non nei pur pregevoli compendi che recano tale titolo. È un immenso tomo composto da testimonianze, […]

continua »