La voce del poeta: Alessandro Ceni
Il canto perpetuo
Un modo di procedere teso, per piccoli scarti, per approssimazioni, un versificare che sfugge e si nega «a un riscontro tangibile di lingua». Perché la poetica di Ceni, come le cose del mondo, è in perenne continuità e trasformazione
Una delle grandi scommesse della poesia novecentesca è stata quella di mettere in luce l’insufficienza della parola. Si pensi al caso di Paul Celan, la cui lirica si muove sul sottile discrimine che separa espressione e afasia. Su questa falsariga si può configurare la dimensione poetica di Alessandro Ceni, complessa, articolata, variegata, sempre alla ricerca […]