Ritratto controcorrente del critico scomparso
La vocazione frustrata di Segre
Per lui la critica di stampo strutturalistico-semiologico era la «più combattiva e ricca di risultati». Ma la sua cifra è stata anche la sua condanna, impedendogli di praticare l'indispensabile verticalità tra il testo e la vita
Era da poche settimane giunta la definitiva consacrazione, con un Meridiano dal taglio antologico intitolato l’Opera critica, la cui selezione era stata curata dallo stesso Segre, con uno scritto introduttivo a chiarire come più che all’aspetto specialistico avesse preferito dare spazio alla sua speculazione critico-teorica, a volerne riassumere in tal modo la fitta parabola. Mostrandosi […]