Sergio Fantoni
Dall'Odèon al Valle

L’arte del gesto

Sergio Fantoni interviene con questa lettera nel dibattito sul Valle occupato: "Questi operatori teatrali sono protagonisti inconsci di un falso ideologico grande come la loro ingenuità. Non è facile essere artisti senza esuberanza rivoluzionaria"

Caro Nicola, leggo sempre il tuo giornale online quindi so tutto. Leggo anche il Corriere della Sera, da buon milanese, perciò seguo con attenzione la meritoria polemica sul teatro Valle occupato. È dagli anni ottanta, quando iniziò il fenomeno, che persone di sinistra agiscono sotto l’ombrello delle sue idee compiendo azioni pseudo rivoluzionarie illegali. Vediamo […]

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Alessandro Marongiu
Letture tardive

Storia & Passioni

"I giorni innocenti della guerra", il romanzo di Mario Fortunato, è un esempio importante di come si possano affrontare grandi temi partendo da frammenti quotidiani. Anche raccontando l'epopea della Seconda Guerra

«Stefano Portelli avrebbe ricordato a lungo quel bacio casto e infinito»: su questa immagine si apre e chiude, significativamente, il romanzo di Mario Fortunato I giorni innocenti (Bompiani, 2007, 213 pagine, 15.50 euro). Il bacio è infatti un elemento che ritorna costantemente nel corso del libro, come simbolo, nel periodo più buio della storia dell’uomo, […]

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Nicola Fano
Parla uno dei giuristi coinvolti

Le balle del Valle

Una fortuita (e fortunata) conversazione con uno dei giuristi che lavora al fianco degli occupanti sul concetto di "bene comune" svela due equivoci: che il Valle fosse chiuso da anni prima di essere espropriato e che stesse per essere trasformato in un supermarket...

Per un caso fortunato e fortuito, lo scorso finesettimana ho assistito a un convegno economico-giuridico fra i cui relatori c’era anche uno dei professori di diritto che sta aiutando gli occupanti del Valle a stilare un regolamento interno (lo Statuto della fondazione) che formalizzi il concetto di “bene pubblico”. Ho avuto una lunga conversazione privata […]

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Anna Camaiti Hostert
Le ragioni dello shutdown

Tea party al veleno

Pur di affondare Obama, la destra estrema dei repubblicani rischia di mandarein default lo Stato. Una situazione che ci suona familiare... Ma perché una fazione politica decide di speculare sul proprio paese? Quali interessi ci sono dietro?

Mission accomplished. Così i Tea Party ce l’hanno fatta. “Tutto quello che avevamo in programma di ottenere l’abbiamo ottenuto” ha dichiarato ieri in TV  Michelle Bachmann, una delle leader del gruppo, con ciò confermando una pregiudiziale antigovernativa di principio. Come ha detto infatti in due successive conferenze stampa un Obama adombrato e preoccupato “una piccola […]

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Marco Fiorletta
Un saggio di Bruno Mondadori

L’altro 8 settembre

Un bel libro di Paolo Sorcinelli mescola storia alta e bassa per risostruire una giornata fondamentale per la nostra identità. Un giusto tributo a tutti coloro che nulla decisero ma si trovarono immersi in un momento cruciale, ormai sconosciuto ai più

Settanta anni dopo l’8 settembre 1943 e c’è chi, in questi giorni, lo evoca parlando di Berlusconi e del Pdl o Forza Italia che dir si voglia. Qualcuno evoca anche il 25 luglio ma sarebbe un altro discorso. L’Otto settembre di cui parliamo è quello del 1943, quando Badoglio dette l’annuncio via radio che era stato firmato […]

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Fabio Ciriachi
Un romanzo che fa riflettere

Lettera sul realismo

Una lettera-recensione per analizzare "Come fratelli" di Andrea Carraro: non solo un romanzo riuscito e avvincente, ma anche un libro che apre una strada nuova per "capire" le contraddizioni del nostro Paese

Caro Andrea Carraro, ho finito di leggere il tuo bel libro (Come fratelli, Barbera editore, 16,90 euro),  e, come faccio sempre, provo a focalizzare subito in poche parole l’impressione-chiave da cui muovere per raccontarti, in sintesi, cosa ho colto attraversandolo: per me Come fratelli è, soprattutto, una riuscita (e ampiamente condivisibile) dichiarazione di poetica. Provo […]

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Angela Scarparo
Libri dimenticati: "Homer & Langley"

La recessione secondo Doctorow

La storia drammatica dei due fratelli Collyer che si chiudono in casa e lentamente rompono ogni contatto con il mondo esterno ricorda da vicino quella "deriva dell'isolamento" che colpisce una società in crisi Ecco perché è un classico da rileggere

Non so se Doctorow sia un autore classico. Probabilmente sì. Ha un’abitudine, tipica degli scrittori che dopo un po’ lo diventano, che è a mio parere, questa: espone una scena, o una conversazione, oppure un episodio. O semplicemente descrive le caratteristiche di una persona, il modo in cui è, come si presenta, ti racconta cosa […]

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Erika Savio
Un'iniziativa di Simone Sacco

Libri in risciò

È durato tutto il mese di settembre in Toscana (e avrà una coda in Piemonte, questa settimana) il “Giro d'Italia in 80 librerie”. Un tour di librai e scrittori che hanno portato il gusto della lettura lungo le strade e nelle piazze

Pedalare, è noto, fa bene. Non è però solo il fisico a trarne giovamento: pedalando il cervello respira più ossigeno e fa sviluppare mirabolanti associazioni che possono portare a inusitati sviluppi. L’idea del “Giro d’Italia in 80 librerie” arriva proprio così, un anno e mezzo fa, con Simone Sacco (classe ’76)che se ne andava per […]

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Furio Terra Abrami
Berlusconi scopre le carte

L’agonia di Sansone

L'atto finale della Seconda Repubblica chiarisce l'equivoco: gli interessi di uno hanno sempre avuto il predominio sugli interessi di tutti. Salvo che oggi il costo di questo delirio lo paghiamo tutti. In modo drammatico

Quello a cui stiamo assistendo in queste ultime ore, altro non è che l’agonia – che tutta l’intera nazione pagherà ancora, e a caro prezzo, per chissà quanto tempo – di una dittatura televisiva (proprio del mezzo dico) durata circa vent’anni. Dittatura che ha portato in piena regressione tutti quanti noi, ne fossimo complici o […]

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Nicola Fano
Quello che Alemanno e Marino non sanno

Gli antenati del Valle

L'occupazione del teatro Valle ha un precedente storico illustre. Di maggiore intensità politica e di minore durata temporale. Capitò nel 1968 a Parigi, quando il Movimento prese il Théâtre de l’Odéon. Ma finì in un altro modo...

Le polemiche per l’occupazione (festosa) del teatro Valle di Roma hanno un precedente illustre: di maggiore intensità politica ma di minore durata temporale. Capitò nel 1968 a Parigi e a far da sfondo alle istanze rivoluzionarie di una generazione piena di punti interrogativi fu il Théâtre de l’Odéon. Una bella sala finesettecentesca, se la conoscete: […]

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