Angela Di Maso
Ritratto d'artista

«Io, regista discreto»

Carlo Cerciello: «Un consiglio a un giovane teatrante? Restare in questa Italietta, rivoltandola, culturalmente, come un calzino o emigrare, al più presto»

Nome e cognome: Carlo Cerciello. Professione: Regista, attore, docente di regia e recitazione. Età: 63. Da bambino sognavi di fare prima l’attore e poi il regista? Nessuna delle due cose, mi piaceva cantare. Cosa significa costruire regie e dirigere gli attori? Rispondere all’urgenza visionaria e poetica di comunicare con se stessi e con gli altri. Il tuo film […]

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Nicola Fano
Una riscoperta dell'editore Manni

Cercasi orfanelle

Guido Davico Bonino ha ritradotto “Le due orfanelle”, capolavoro di imperfezione del teatro popolare dell'Ottocento. Nonché macchina (perfetta) da successo, di Adolphe D’Ennery e Eugène Cormon

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare de Le due orfanelle. Ci sono nomi/cose/storie che affondano le radici nell’immaginario popolare senza che se ne sappia troppo nei particolari. Le due orfanelle fa parte di questa famiglia di mattoni dell’immaginario popolare. I cinefili, forse, possono ricordare con nettezza il film di David W. Griffith […]

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Paolo Petroni
Al Napoli Teatro Festival

Un Goldoni in nero

Maurizio Scaparro ripropone “La bottega del Caffè” di Goldoni con Pino Micol e Vittorio Viviani. Un testo durissimo sulla borghesia, sui suoi affari e la sua dubbia morale

Un bar per sfaccendati accanto a un locale bisca dove la gente si rovina giocando con le macchinette, spaccato di una società in crisi che deve trovare in sé la forza di reagire, un po’, possiamo pensare, come la Venezia settecentesca spensierata e mercantile al culmine del suo sviluppo ma allo stesso tempo viziosa all’inizio […]

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Lidia Lombardi
In scena all'India di Roma

Per un teatro civile

Piero Maccarinelli ha riscoperto e portato in scena “L'Esposizione Universale”, un testo di Luigi Squarzina sulla speculazione edilizia del dopoguerra. E poi dicono che non c'è drammaturgia contemporanea...

Si lamenta spesso quanto il teatro sia povero di nuovi testi, quanto la drammaturgia contemporanea langua di autori. Ma c’è pure il paradosso di un lavoro di settan’anni fa, firmato da un grande regista italiano, vibrante di tematiche politico-sociali mai andato in scena, se non una volta nel 1955 in Polonia. Adesso il Teatro di […]

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Angela Di Maso
Ritratto d'artista

La cucina del teatro

«Essere ricchi, aver fatto l’assistente alla regia per molto tempo, non saper cucinare: ecco i tre difetti che impediscono di fare teatro». Parola di Antonio Latella

Nome e cognome: Antonio Latella. Professione: Regista.           Età: 48. Da bambino sognavi di diventare un attore? No, sognavo di volare. Cosa significa costruire regie e dirigere gli attori? Vivere totalmente un processo creativo ed essere in grado di condividerlo con i compagni di viaggio. Il tuo film preferito? Via col Vento… forse. Il tuo spettacolo teatrale […]

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Nicola Fano
Da un libro in odore di Strega

Il miracolo di Gemito

Renato Carpentieri interpreta alcune pagine de "Il genio dell'abbandono", il bellissimo romanzo di Wanda Marasco su Vincenzo Gemito: la premessa di uno spettacolo memorabile

Ieri ho assistito a un miracolo. L’hanno realizzato una scrittrice, Wanda Marasco, e un grande attore, Renato Carpentieri, i quali hanno evocato un meraviglioso, diabolico e angelico sculture napoletano a cavallo tra Ottocento e Novecento: Vincenzo Gemito. Tutto è successo in una sala della collezione ottocentesca della Galleria nazionale d’arte modernadi Roma, tra due splendide […]

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Giuliana Vitali
Un libro pubblicato da Edilet

Il teatrino degli ultimi

«Piccoli quadri romani», una raccolta di dieci pezzi teatrali di Paolo Vanacore, racconta il degrado della Capitale visto con gli occhi di un disincantato (e arrabbiato) napoletano

Leggere Piccoli quadri romani (Edilet editore, 131 pagine, 10 euro), nuovo lavoro dell’autore teatrale e scrittore napoletano Paolo Vanacore, è come ritrovarsi tra i personaggi di un film di Monicelli; penso a Parenti serpenti, l’ipocrisia familiare che aleggia tra le mura della casa di Saverio e Trieste e alla foto di rito con l’autoscatto. Il […]

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Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Il teatro avvelenato

«L'umanità è vaccinata: se non va a teatro, spia i drammi degli altri, come fosse uno spettacolo». Incontro con il grande regista: Giancarlo Sepe

Nome e cognome: Giancarlo Sepe. Professione: Regista teatrale. Età: 69. Da bambino sognava di diventare un regista teatrale? No, lo facevo e basta: costringevo i miei piccoli amici a fare strane storie, ognuno vestito con il proprio costume di carnevale, ne uscivano dei veri mélange drammaturgici. Cosa significa costruire regie e dirigere gli attori? Significa […]

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Nicola Fano
Visto all'Argot di Roma

Girotondo Cechov

La compagnia Macelleria Ettore sta lavorando su Cechov usandolo come un grimaldello (attualissimo) per entrare nella grande recita della nostra autoreferenzialità

C’è un teatro/specchio che riflette la società seduta in platea e uno che si pone come strumento per cambiarla. Così come preferisco il dubbio alla certezza, preferisco il teatro che riflette a quello che vorrebbe farsi atto politico di indirizzo (e che spesso non riesce nemmeno a indirizzare al meglio i processi che ha messo […]

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Valentina Mezzacappa
Un nuovo successo per il colosso inglese

La medicina teatrale

Il National Theatre porta in scena «Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte» di Marianne Elliott dal romanzo di Mark Haddon: la storia di un ragazzo che, indagando sul presente, ritrova la ragione delle sue paure passate

Penso che il teatro debba essere elaborazione in vivo, sintesi tra il fare e il pensare, manifestazione di una certa reattività critica. E credo anche che quella peculiarità critica insita nella natura del teatro conferisca tangibilità, opportunità di compartecipazione e umanità a ciò che questa forma espressiva comporta nella sua complessa totalità. Lo strano caso […]

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