Un libro a cura di Gloria Manghetti
Ventuno testi “eccellenti” dedicati al grande critico, pubblicati nel 1955 sulla «Fiera Letteraria», ora raccolti in volume. Un omaggio al Maestro, studioso degli Antichi e dei Moderni, che con la sua “critica stilistica” ha saputo leggere il mondo morale dell’autore e del suo tempo
Oggi nel mondo letterario si parla poco di Giuseppe De Robertis (Matera 1888 – Firenze 1963), forse perché il mestiere del critico è laborioso quanto appartato; ne era egli stesso consapevole, e di proposito stava un passo indietro rispetto agli scrittori con cui spesso si accompagnava. «Siete voi scrittori che dovete parlare, non noialtri critici… […]
continua »
A cento anni dalla nascita
Note – attraverso brani delle sue opere – intorno alla grande poetessa e traduttrice del nostro '900 non ancora abbastanza conosciuta. Vittima di un pregiudizio letterario che ha accomunato le scrittrici del secolo scorso, deve la sua notorietà tra i lettori di poesia alla meritoria diffusione dei suoi testi, dalla fine degli anni Ottanta
Io vorrei scrivere certi versi che ho in mente da tanto tempo. Una specie di Cantico dei cantici rovesciato. “Andrò per le piazze e per le vie, cercherò quelli che nessuno ama”. “O tu che dimori nei giardini, non farmi udire la tua voce”. Vorrei scriverlo nella lingua più moderna, quasi sul ritmo di un blues, […]
continua »
A proposito di "Petraio"
Il nuovo libro di Silvio Perrella è quasi un dialogo dell'autore con la materia, con le pietre della terra che danno concretezza alle emozioni. Una personalissima guida al recupero di un rapporto concreto con le radici e con il presente al tempo stesso
Se il viaggio è la metafora della vita terrestre, poi riflessa nella letteratura, con Petraio di Silvio Perrella (La nave di Teseo, pp. 396, 25,00 €) ci si trova dentro un percorso: dimensione più circoscritta, intima e definita. Si usa parlare di “percorsi di recupero da dipendenze”, giusto per fare un esempio, o di “percorsi […]
continua »
“Versi d’amore” a cura di Lucia Dell’Aia
La donna non più come tramite di perfezione morale o spirituale, piuttosto per gli aspetti naturali dell’amore che incarna ispirando passione. Così, l’autore dell’“Orlando Furioso” si lega alla sua Alessandra per gli abbracci sensuali, la gelosia, le dolcezze, i turbamenti, la nostalgia…
Forse l’immagine più presente nei canzonieri del Rinascimento è la descriptio puellae. Topos già diffuso nella poesia latina che trova in Petrarca, e nella sua Laura, l’aureo archetipo in lingua volgare. Lucia Dell’Aia ha ora raccolto in un elegante volumetto per i tipi di Internopoesia un’antologia di brani poetici scritti da Ludovico Ariosto per la sua […]
continua »
Giulio Cattaneo a dieci anni dalla morte
Ricordo di un fine scrittore e critico letterario. Amico fraterno di Leone Piccioni, condivise con lui i maestri, gli amici e quarant'anni di lavoro in Rai. Sapiente autore di biografie (su Ferdinando Tartaglia e Federico II di Svevia), resta memorabile il suo ritratto di Carlo Emilio Gadda
In Italia la biografia non è mai stato un genere troppo praticato, al di là di un indiscusso maestro quale è oggi Pietro Citati; i grandi ritrattisti appartengono alla tradizione anglosassone. A quella cultura letteraria sembra ispirarsi uno dei tratti narrativi di Giulio Cattaneo, fine scrittore, critico letterario nato a Firenze nel 1925 e scomparso […]
continua »
Ancora su Ungaretti alla maturità
Quello che avrebbe più incuriosito il poeta dell’“Allegria” sarebbe stato leggere i testi elaborati dagli studenti maturandi. Perché «“Risvegli” come tutte le poesie del “Porto Sepolto” è un testo capace di sollecitare l’immaginazione, di far riflettere sui riverberi prodotti dai suoi versi striminziti». A iniziare da quella domanda su Dio
Parlare di esami di maturità significa spesso, e lo abbiamo appena visto anche quest’anno, innescare delle polemiche: da una parte sulla scelta degli argomenti, dall’altra sulle modalità indicate per svolgere la prova. Sul secondo aspetto ci tornerò indirettamente alla fine di questa considerazione sulla prima traccia proposta dal Ministero, dedicata all’analisi della poesia Risvegli della […]
continua »
Critico letterario, alto dirigente Rai, saggista, filologo e docente universitario, efficace comunicatore di cultura. L’ampiezza dei suoi interessi “gli procurò quella diffusa prevenzione degli intellettuali verso chi esercitava più funzioni nella società”. Un convegno lo ricorda a Roma il 27 e il 28 maggio all'Archivio Centrale dello Stato
Per un certo periodo, tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta dello scorso secolo, Leone Piccioni è stato un personaggio molto in vista nel panorama culturale italiano: critico letterario su quotidiani e riviste, alto dirigente Rai quando l’azienda ancora aveva il monopolio televisivo, saggista, filologo e docente universitario. La notorietà e il peso di […]
continua »
In ricordo dello studioso scomparso
Dalle ferme indicazioni per l’itinerario di un viaggio in Francia (sua seconda patria), alle severe revisioni di una tesi di laurea su un poligrafo veneziano del Cinquecento. Così un’allieva ricorda l’autorevole e catturante incontro con il Maestro
A causa di Tullio Gregory scoppiò la prima scenata del mio matrimonio. Località Lago di Annecy, luglio 1989. Per Gregory la Francia era una seconda patria anche se i suoi rapporti e le sue amicizie spaziavano per l’intera vecchia Europa. Mentre non celava disinteresse verso gli altri continenti. Fu quindi spontaneo chiedere a lui lumi […]
continua »
“Com’è tutta la vita e il suo travaglio”
L’essenza della poesia di Montale e la sua universalità nelle lezioni di Leone Piccioni su “Ossi di seppia”, tenute alla Iulm di Milano nel 1979-80, ora pubblicate da Dante & Descartes. Un metodo di lettura critica che recupera «in ogni singola lirica un significato spirituale relativo al comportamento dell’uomo nel mondo»
Fotocopie tenute insieme con una semplice spirale sono affiorate da una libreria, nascoste per anni tra volumi allineati in doppia fila. Un ritrovamento casuale quello della dispensa montaliana di Leone Piccioni nella sua biblioteca dove quotidianamente si lavora, si riordina, si manda a rilegare e si acquistano nuovi libri: letti, commentati, impilati su tavoli e […]
continua »
Piccioni e il nostro tempo in un libro-intervista
La letteratura, i poeti, i critici, gli scrittori e le scrittrici, gli artisti, i Maestri e gli Amici, la famiglia, la musica, gli aneddoti, il giornalismo, la Rai. Il grande critico si racconta a Silvia Zoppi Garampi e al figlio Giovanni. E ne viene fuori un memorabile e indispensabile vademecum
Sono un estimatore di Leone Piccioni e rimpiango di non avere letto tutti i suoi libri, che sono tanti e disseminati nel tempo. Il perché di questa attenzione è molto semplice da dire: i suoi interventi critici sono mossi da intuizioni che situano il lettore in scenari nuovi, ha una scrittura fresca e leggibile, scevra […]
continua »